Come si diventa Procuratore dello Stato
Requisiti per la partecipazione al concorso
La nomina a Procuratore dello Stato avviene a seguito di pubblico concorso, bandito con decreto dell'Avvocato Generale e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, per un numero predeterminato di posti.
Per la partecipazione al concorso la legge richiede il possesso, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana
- età fra i 18 e i 35 anni
- laurea specialistica in giurisprudenza oppure laurea in giurisprudenza conseguita secondo il previgente ordinamento a seguito del corso universitario di durata legale non inferiore a quattro anni
- non sono ammessi coloro che precedentemente per due volte non abbiano conseguito l'idoneità.
Le prove del concorso
PROVE SCRITTE
Il concorso consta di tre prove scritte, di carattere teorico-pratico, di durata di otto ore ciascuna, sulle seguenti materie:
- Diritto privato e/o diritto processuale civile
- Diritto penale e/o procedura penale
- Diritto amministrativo sostanziale e/o processuale
Superano le prove scritte coloro che conseguono, in ciascuna di esse, un punteggio che va da un minimo di sei ad un massimo di dieci.
PROVA ORALE
Coloro che superano le prove scritte sono ammessi alla prova orale che, oltre alle materie indicate per le prove scritte, riguarda le seguenti materie:
- Diritto costituzionale
- Diritto internazionale privato
- Diritto comunitario
- Diritto tributario
- Diritto del lavoro
- Elementi di informatica giuridica
Sono dichiarati idonei i candidati che conseguono nella prova orale, valutata complessivamente, un punteggio che va da un minimo di sei ad un massimo di dieci.
La graduatoria
La classificazione dei candidati è determinata dalla somma della media dei punti riportati nelle prove scritte e dal punto riportato nella prova orale.
La commissione forma la graduatoria degli idonei classificati nel modo indicato dall’articolo 4 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 120.
A parità di punti si applicano i criteri preferenziali di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni nonché all'art. 2, punto 9) della legge 16 giugno 1998, n.191.