ANNO. IX -N. 1-2 GENNAIO-FEBBRAIO 1957 

RASSEGNA MENSILE 


DELL'AVVOCATURA DELLO STATO 


PUBBLI<JA.ZIONE DI SERVIZIO 


DELLA �RILEVANZA � DELLA QUESTIONE COSTITUZIONALE 
QUALE CONDIZIONE DELL' ORDINANZA DI TRASMISSIONE ALLA CORTE 


1. L'art. 23 �della legge 11 marzo 1953, n. 87 
prescrive che �l'autorit� giurisdizionale, qualora il 
giudizio non possa esser definito indipendentemente 
dalla risoluzione della questione di illegittimit� aostituz1onale 
o non ritenga che la questione sollevata 
sia manifestamente infondata, emette ordinanza, 
ecc.>>. 

La prima delle suddette condizioni (rilevanza e 
pertinenza della questione costituzionale) va posta 
in relazione con il carattere peculiare del giudizio 
di legittimit� costituzionale, quale � sancito dall'art. 
1 della legge costituzionale 9 febbraio 1948, 

n. 1. Come � noto la Corte Costituzionale non pu� 
essere direttamente adita dai singoli cittadini, ma 
solo da altri poteri dello Stato (giurisdizionale, esecutivo 
dello Stato o delle regioni). I cittadini possono 
soltanto, sollevando l'eccezione di incostituzionalit� 
della norma da applicare, sollecitare l'autorit� 
giurisdizionale a:ffinch� richieda alla Corte la 
risoluzione della questione di l�gittimit� costituzionale. 
Ma, a sua volta, l'autorit� giurisdizionale 
pu� -su istanza di parte, del P. M. o di ufficio adire 
la Corte soltanto quando l'applicazione della 
norma, di cui sia contestata la costituzionalit�, sia 
indispensabile per la definizione del giudizio; cio�, 
soltanto quando la. decisione della specifica controversia, 
della quale � investita l'autorit� giurisdizionale, 
sia paralizzata dal dubbio che la norma, 
che tale controversia risolverebbe, sia incompatibile 
con i precetti della Costituzione. 
Dal preciso disposto dell'art. 23 (in relazione con 
il precetto dell'art. 1 della legge costituzionale ;:i. 1) 
deriva che non possono essere portate alla Corte 
Costituzionale questioni astratte od� accademiche 
e che, di conseguenza, l'autorit� giurisdizionale � 
vincolata dal rapporto esistente tra i termini aoncreti 
(di fatto e di diritto) della controversia per la 
quale � stata adita e la norma della quale si assume 
l'incostituzionalit�. Pertanto, prima di emanare 
l'ordinanza di cui all'art. 23, l'autorit� giurisdizionale 
dovr� previamente: 

risolvere in senso positivo le questioni attinenti 
alla propria giurisdizione e competenza; 

risolvere in senso negativo le questioni pregiudiziali 
e preliminari, di rito o di merito, che facciano 
ostacolo all'applicazione della norma della quale 
sia posto in dubbio la legittimit� costituzionale. 

Nel novero delle questioni che ciascuna giurisdizione 
deve -nell'ambito della propria competenza 
-risolvere previamente, vanno comprese 
non solo quelle attinenti all'interesse r,d agire, 
alla legittimazione attiva o passiva, alle eccezioni 
di prescrizione, di decadenza,di remissione; di 
compensazione, ecc., ma altres� tutte quelle che 
importano un'indagine preliminare di fatto o di 
diritto alla soluzione delle quali, in senso positivo 

o negativo, � condizionata l'applicabilit� della 
norma che si assume incostituzionale. .Anche in 
mancanza di eccezioni pregiudiziali propriamente 
dette, l'autorit� giurisdizionale potr� trovarsi 
nella. necessit� di decidere se, per la soluzione 
della controversia, debba applicarsi una legge 
o un'altra, ovvero l'una o l'altra disposizione deJla 
stessa legge. Se soltanto per una legge o per una 
singola disposizione, � sollevata o pu� sollevarsi 
questione di costituzionalit�, l'autorit� giurisdizionale, 
prima di adire la Corte, deve, quanto meno, 
delibare in ordine alla legge o. alla disposizione da 
applicare nel caso concreto: e, soltanto se ritiene 
che, per la corretta soluzione della controversia, 
deve farsi applicazione proprio della legge o della 
disposizione per la quale la questione costituzionale 
� sollevata, pu� investirne la Corte e sospendere Jl 
giudizio. 
2. In ordine alle considerazioni che precedono 
e che costituiscono la mera esegesi del chiaro e tasativo 
disposto contenuto nell'art. 23 della legge 
n. 87, non sembra possano essere sollevati seri 
dubbi; a meno di non voler ritenere che le controversie, 
intervenute avanti una qualsiasi giurisdizione, 
possano costituire semplice pretesto per adire 
la Corte Costituzionale. 
P�� delicata si presenta invece la soluzione dei 
seguenti quesiti: 

a) � tenuta l'autorit� giurisdizionale a manifestare 
il proprio convincimento e quindi a motivare, 
in ordine alla rilevanza e pertinenza -ai fini della 
controversia che � chiamata a decidere -della 
questione costituzionale sollevata ~. 

b) Ove il precedente quesito venisse risolto in 
senso positivo, in quale atto deve essere contenuta 
la motivazione ~ nella� stessa ordinanza o -eventualmente 
-in atto separato ~ 



2


o) Spetta alla Oorte Oostituzionale, ai fini del mento. Ora, ai sensi dell'art. 134 c.p.c. l'ordinanza 
l'ammissibilit� della questione costituzionale della � cc succintamente motivata n: e ci�, nonostante 
quale � investita, un'azione di controllo circa la che le ordinanze siano, di regola, revocabili (art. 177 
rilevanza e� pertinenza della questione stessa in ree 
279). L'esigenza della motivazione deriva dal 
lazione alla definizione della controversia, nel corso concetto che l'ordinanza; pur senza avere :finalit� 
della quale � stata sollevata ~ decisorie, costituisce pur sempre un giudizio, che 

d) Quali sono i limiti del potere di controllo � non pu� essere che il risultato di un ragionamento 
della Oorte ~ logico. L'obbligo della motivazione costituisce, 

Sotto gli aspetti pratici presenta peculiare intequindi, 
controllo per il giudice e garanzia per le 
resse sopratutto la soluzione del terzo dei suddetti parti (1). 
qu�siti. Invero, se esso viene risolto affermativaA 
pi� forte ragione la motivazione, sia pur sucmente 
pU:� trovare ingresso, nei giudizi avanti la cinta, � indispensabile, se, per disposto di legge, la 
Oorte l'eccezione di inammissibilit� per difetto del possibilit� di adozione dell'ordinanza � subordinata 
requisito di rilevanza richiesto dall'art. 23. al concorso di condizioni essenziali. Ora -se non 

Ma la soluzione di tale quesito � connessa con vi � dubbio che contravverrebbe al tassativo diquella 
del primo. Invero la Oorte potr� esercitare . sposto dell'art. 23 l'ordinanza che omettesse quanto 
il suo controllo, solo se l'autorit� giurisdizionale � meno di enunciare, sia pure mediante semplice tratenuta 
a manifestare il proprio convincimento mescrizione 
il.ella formula del testo, il convincimento 
diante una opportuna -per quanto succinta -dell'autorit� giurisdizionale che la questione costitumotivazione. 
Ohe, invece, nessun controllo sarebbe zionale non � manifestamente infondata.-non � pospossibile, 
se l'autorit� giurisdizionale� potesse risersibile 
dimostrare il concorso dell'altra fondamentale 
vare in peotore, senza estrinsecarlo nella ordinanza condizione (rilevanza della questione costituzionale) 
di trasmissione, o in altro atto separato, il proprio senza una, sia pur succinta, enunciazione dei motivi, 
convincimento circa la rilevanza e pertinenza della in virt� dei quali l'autorit� giurisdizionale ritiene 
questione costituzionale ai fini della definizione di non poter decidere la controversia, se prima non 
della controversia. sia stata risolta la questione costituzionale. Il fatto 

Per converso -pur presentando il pi� alto instesso 
che l'ordinanza, per sua natura, non pu� 
teresse -hanno carattere �accessorio il secondo pregiudicare la decisione nel merito, permetterebbe 
e quarto quesito. Invero l'azione di controllo da a qualsiasi giudice di sollevare, anche di ufficio, una 
parte della Oorte potrebbe essere indifferentemente questione costituzionale, inutile ai fini della controesercitata 
se la motivazione in ordine alla rilevanza versia, di ottenere eventualmente (per scopi diversi 
e pertinenza siano contenute nella stessa ordinanza da quelli per i quali pu� essere adita la Oorte Costi


o in atto separato (sentenza parziale). I limiti del tuzionale) la dichiarazione di incostituzionalit� 
potere di controllo da parte della Oorte possono della norma e di dichiarare successivamente, dopo 
comportare l'esclusione di sindacato circa l'effettiva la pronuncia della Corte, non applicabile alla connecessit� 
della risoluzione della qu�stione costitutroversia 
la norma in ordine alla quale la Corte 
zionale ai fini della definizione della controversia; stessa � stata chiamata a pronunciarsi. 
ma non escludere la dichiarazione di inammissibiL'obbligo 
di una sia pur succinta motivazione 
lit�, ove sia provato che l'Autorit� giurisdizionale costringe, invece, il giudice (sia pure senza pregiunon 
si sia neppure posto il problema. dicarne la definitiva pronuncia) ad affrontare il 
problema della rilevanza della questione sollevata, 

3. In relazione a quanto premesso occorre quin_ a scartare le eccezioni che potrebbero opporsi aldi, 
in primo luogo, indagare se l'autorit� giurisdi l'applicazione della norma tacciata di incostituziozionale 
� tenuta a motivare il proprio convincinalit�, 
ed a render conto del processo logico, in 
mento in ordine alla rilevanza e pertinenza della base al quale � pervenuto all'emanazione, -nel ri1 


questione costituzionale. spetto delle condizioni poste dalla legge, dell'ordi


Il secondo comma dell'art. 23 prevede espressananza 
di trasmissione alla Corte. 
mente che l'ordinanza di trasmissione deve �rifeSotto 
un certo .senso potrebbe, invece, sembrare 
rire i termini ed i motivi dell'istanza con cui fu superflua la motivazione dell'ordinanza che respinsollevata 
la questione n di legittimit� costituzioga 
l'eccezione di incostituzionalit� per manifesta 
nale; ma non prescrive tassativamente che l'istanza irrilevanza. Perch�, se la controversia deve essere 
deve essere motivata, per quanto attiene alla riledecisa 
senza� che vada fatta applicazione della 
vanza e pertinenza della questione stessa. Invece norma tacciata di incostituzionalit�, il convincil'art. 
24 statuisce: �L'ordinanza che resping:;i, la mento dell'organo decidente, e quindi la motivaeccezione 
di illegittimit� costituzionale per manizione, 
risulter� dal separato atto (sentenza definifesta 
irrilevanza o infondatezza deve essere adeguativa 
o parziale), che, decidendo la� controversia o 
tamente motivata n. un punto preliminare di essa, dichiarir� non appli~ 

Peraltro, la differente formulazione di due articabile, 
ai fini della decisione, quella norma; dal che 
coli non sembra possa indurre a ritenere che il legideriver�, 
esplicitamente o implicitamente, l'irrileslatore 
abbia voluto escludere l'obbligo di motivare vanza dell'eccezione di incostituzionalit�. Se quindi 
l'ordinanza di trasmissione. il legislatore ha voluto che anche l'ordinanza, �-che 

Lo stesso riferimento ad un provvedimento ben 
noto n�ll'ordinamento processuale, l'ordinanza, implica 
l'applicabilit� di quelle regole e di quelle forme (1) In�tal senso ANDRIOLI, Commento al c. p. c., 1256, 
generalmente previste in ordine a tal provvedi-I, pag. 377. 



respinga l'eccezione, sia opportunamente motivata, 
ci� potrebbe dimostrare che la motivazione � stata 
testualmente richiesta in una ipotesi nella quale 
la sua necessit� poteva ritenersi dubbia: non lo � 
stata, invece, nella ipotesi in cui l'esigenza della 
motivazione � in re ipsa. Comunque -se per l'ipotesi 
di rigetto dell'eccezione � stata testualmente 
richiesta la motivazione in ordine alla �manifesta 
irrilevanza n -in base alla stessa ratio deve ritenersi 
inderogabile l'esigenza della motivazione in ordine 
alla � rilevanza n. 

In definitiva la motivazione della �manifesta 
infondatezza� pu� ritenersi necessaria, onde permettere 
ai giudici di grado superiore di controllare 
la decisione su tale punto ed, eventualmente, di 
modificarla : un'approfondita motivazione della 
� non manifesta infondatezza)) � invece superflua 
e basta la semplice affermazione al riguardo, per 
il semplice motivo che compete a. statutire sulla 
fondatezza o meno della questione costituzionale 
sollevata � la Corte Costituzionale. Il ragionamento 
.va invece pienamente rovesciato per quanto concerne 
la �rilevanzall. 

4. D'altronde l'esigenza della motivazione, per 
quanto concerne l'enunciazione del convincimento 
del giudice circa il concorso delle condizioni, alle 
quali � subordinata l'emanazione dell'ordinanza di 
trasmissione, sembra indispensabile onde permettere 
l'accertamento della sussistenza dei requisiti 
essenziali dell'ordinanza stessa. Sotto questo profilo 
la soluzione del primo e del terzo dei quesiti sovra 
prospettati, si presenta difficilmente separabile. 
In primo luogo -affinch� il disposto contenuto 
nell'art. 23 non resti lettera morta -sembra 
indispe:p.saqile che risulti che l'autorit� giurisdizionale 
sia convinta del concorso di due requisiti 
essenziali (rilevanza e non manifesta infondatezza), 
alla sussistenza dei quali � subordinata la potest� 
di emanare ordinanza di trasmissione alla Corte; 
e ci� indipendentemente dal problema della possibilit� 
di azione di controllo da parte della Corte 
stessa e dei limiti di tale controllo. 

Come si � detto la sussistenza del secondo requi


sito -che si estrinseca nella mera manifestazione 

di un dubbio circa la costituzionalit� della norma da 

applicare -pu� risultare dalla semplice enuncia


zione della formula contenuta nella legge. Peraltro, 

perch� sia possibile la manifestazione di un convin


cimento circa la sussistenza di un fumus boni juris, 

� indispensabile che la questione costituzionale sia 

esattamente delineata, mediante l'individuazione 

e della norma tacciata di incostituzionalit� e della 

norma costituzionale che si assume violata. In 

difetto di questo minimum, non sarebbe neppure 

possibile la manifestazione di un dubbio circa la 

costituzionalit� di una norma, se tale norma non 

� individuata o se non � individuato il precetto 

costituzionale che con essa contrasterebbe. 

Per converso, la semplice affermazione della rilevanza 
della questione costituzionale sollevata, non 
accompagnata da un minimo di dimostrazione implicita 
o esplicita, sarebbe insufficiente; perch� 
il convincimento al riguardo non pu� estrinsecarsi 
nella mera manifestazione di un dubbio (che � giu


2 

3


stificato, per quanto concerne il seeondo requisito, 
dal fatto che soltanto la Corte Costituzionale � 
competente a pronunciarsi sulle questioni di legittimit� 
costituzionale). Ma deve consistere in una 
attestazione positiva, che rientra nella competenza 
dell'autorit� giurisdizionale, avanti la quale � sollevata 
la questione costituzionale. Ora il convincimento 
del giudice non pu� mai risultare da una 
affermazione apodittica : deve, invece, essere il 
risultato di un ragionamento, quanto si voglia succinto, 
anche se r<.ivocabile. anche se non idoneo a 
pregiudicare la pronuncia definitiva. Perch� sia 
ottemperata alla prima delle condizioni poste dall'art. 
23, sembra, quindi, indispensabile che risulti 
dal testo dell'ordinanza (o aliunde) che l'autorit� 
giurisdizionale si sia data carico di constatare la 
rilevanza della questione costituzionale sollevata 
ed abbia potuto scartare gli eventuali ostacoli che 
si frapponessero all'applicazione della norma tacciata 
di incostituzionalit�. 

L'apprezzamento al riguardo pu� essere soltanto 
provvisorio, sia in ragione della natura stessa dell'ordinanza, 
che non ha carattere decisorio e non 
pregiudica la pronuncia definitiva, sia perch�, a 
quanto si desume dal tenore dell'art. 24, � sufficiente 
che la questione non sia manifestamente 
irrilevante. Spetter� quindi all'apprezzamento discrezionale 
dell'autorit� giurisdizionale decider~, 
in relazione ai peculiari aspetti della controversia, 
il criterio di economia dei giudizi, ecc., se, ad esempio, 
sia opportuno procedere previamente ad istruttoria 
oppure decidere prima la questione attinente 
alla costituzionalit� della norma che sarebbe da 
applicare. In particolare il magistrato penale non 
proceder� all'istruttoria, in attesa della. risoluzione 
della questione di legittimit� costituzionale relativa 
alla norma da applicare, perch� la cessazione 
di efficacia di essa, qualora venisse dichiarata 
incostituzionale, renderebbe insussistente il reato 
e qui�ldi superflua ogni indagine di fatto. 

5. I requisiti essenziali della ordinanza di trasmissione 
alla Corte Costituzionale, che limitano 
le ipotesi nelle quali possono essere legittimamente 
instaurati dei giudizi costituzionali ai sensi dell'art. 
1 della legge costituzionale 1948, n. 1, condizionano 
la regolarit� dell'ordinanza stessa, la quale 
-come pu� essere pacificamente ritenuto -� 
l'atto introduttivo del procedimento nei giudizi 
suddetti. Ne consegue: 
a) che non pu� negarsi alla Corte Costituzionale 
una potest� di controllo -vedremo entro 
quali limiti -per quanto concerne la regolarit� 
dell'atto che instaura il giudizio: 

b) che I.a necessit� di tale controllo -che � 
indispensabile altres� ai fini dell'accertamento della 
causa giuridica valida del procedimento costituzionale 
(la Corte pu�, invero, essere investita del 
giudizio di legittimit� costituzionale, ai sensi dell'art. 
1 sovra rammentato, solo se cQneorrano , le 
condizioni poste dall'art. 23) -costituisce ulteriore 
argomento per dimostrare la necessit� di 
motivazione, in ordine alla rilevanza della questione 
costituzionale; ch�, in difetto di motivazione, 
l'azione di controllo sarebbe impossibile. 



-4 

Ci� vale a dimostrare, da un lato, l'inseparabi


lit� della soluzione di due fondamentali quesiti che 

abbia.mo proposti (il primo ed il terzo). L'indero


gabile necessit� di un controllo tendente ad accer


tare la regolarit� della costituzione del rapporto 

proc�ssuale rende, d'altro lato, superfluo ogni ulte


riore dimostrazione, ricavata dall'argomento che 

solo la Oorte Oostituzionale pu� assicurare il rispetto 

del precetto contenuto nell'art. 23. 

In altri termini la Oorte Oostituzionale deve 

-come �ogni giurisdizione -previamente con


trollare la regolarit� dell'atto introduttivo non solo 

sotto il profilo della : 

legittimazione (solo un' cc autorit� giurisdizio


nale n pu�, ai sensi del ripetuto �art. I, richie


dere il giudizio circa la legittimit� costituzionale 

di una legge o di un atto avente forza di legge); 

qualificazione dell'atto che si assume incosti


tuzionale (deve trattarsi di legge o atto avente 

forza di legge) (I); 

della esistenza di una questione costituzionale, 

nel senso che sia individuato il precetto costitu


zionale che si assume violato; 

ma altresi sotto il profilo della ammissibilit� 

dell'azione, che si concreta solo nel concorso dei 

requisiti essenziali richiesti dall'art. 23 e segnata


mente di quello della rilevanza. 

.Ai suesposti concetti � da ritenersi abbia aderito 

la Oorte Oostituzionale, la quale, con ordinanza 

del 13-22 marzo 1957, n. 48-57, dopo aver ram


mentato il primo dei requisiti richiesti dall'art. 23 

ed aver ritenuto non esauriente la dimostrazione 

della rilevanza -� ai fini della definizione della 

controversia -della questione costituzionale sol


levata, ha affermato che spetti alla Oorte Oostitu 


zionale di esaminare preliminarmente se tale accer


tamento � stato esaurientemente compiuto (2). 

(1) Cfr. Corte Oost. sent. 23-26 gennaio 1957, n. 30-57. 
(2) Riteniamo opportuno trascrivere integralmente 
la motivazione della suddetta ordinanza: 
�La difesa della attrice Bergomi ha insistito, anche 

nel corso della discussione orale, nella tesi che la ecce


zione di inammissibilit� proposta dall'Avvocatura Gene


rale dello Stato non potrebbe essere accolta, perch� com


pete esclusivamente al giudice di .merito, al quale in 

ogni caso deve essere rimessa la causa, valutare se la 

disposizione dell'art. 278 del Codice civile rendesse inam


missibili le indagini sulla paternit� nella specie, data la 

circostanza pacifica della esistenza di figli legittimi. 

� Di questa competenza del giudice di merito non � 
possibile dubitare; il dubbio verte invece sul punto, se 
il giudice stesso pot~sse riservare il giudizio sulla questione 
ad un momento successivo alla definizione della 
controversia di legittimit� costituzionale, ovvero dovesse 
risolverla prima, e cio� al momento della proposizione 
�di tale controversia, posto che l'art. 23, secondo comma, 
della legge 11 marzo 1953, n. 87, dispone che l'autorit� 
giurisdizionale provvede alla sospensione del giudizio 
in corso ed alla trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale 
qualora il giudizio non possa essere definito 
indipendentemente dalla risoluzione della questione di 

�1egittimit� costituzionale. 
Il Tribunale di Voghera ha pronunciato una elaborata 
ordinanza nella� q�ale sono ampiamente riferiti i 

Sia pur con motivazione succinta la Oorte Oostituzionale 
ha quindi risolto in senso affermativo 
il primo ed il terzo dei quesiti dianzi proposti (3). 
Manifestiamo la nostra incondizionata adesione a 
tale insegnamento, sia a� motivo degli argomenti 
dianzi svolti, sia in ragione di quanto sar� detto 
fra breve, al fine di confutare le eventuali obiezioni 
che potrebbero essere sollevate in relazione alla 
cennata pronunzia. 

termini della questione di legittimit� costituzionale, 

anche con il sussidio di citazioni dottrinali; ma non si � 

proposto il quesito preliminare di cui si � detto sopra 

ed ha fatto una semplice menzione dell'art. 278 Cod. civ., 

del quale ha evidentemente tenuto presente il contenuto 

del solo primo comma, e non quello del secondo, di parti


colare importanza nella specie in riferimento al terzo 

comma dell'art. 252, che nell'ordinanza non � neppure 

menzionato. 

Di conseguenza, si deve riconoscere che l'esame della 

rilevanza della soluzione della questione di legittimit� 

costituzionale ai fini del giudizio principale e la <limo. 

strazione che questo non poteva essere definito indipen


dentemente dalla risoluzione di tale questione non sono 

esaurienti. 

� noto, ma non � forse superfluo ricordarlo, che, nel 
sistema adottato dalla Costituzione e dalle leggi succes~ 
sive, ilcontrollo della legitti:m.,it� costituzionale delle leggi 
e degli atti aventi forza di legge affidato alla Corte Costituzionale 
pu� essere esercitato solo in occasione e in 
funzione di un giudizio principale, la cui proposizione 
presuppone la sussistenza di un interesse alla tutela giurisdizionale 
senza di che mancherebbe la causa giuridica 
valida e del processo principale e del processo costituzionale. 
E, se l'accertamento del presupposto � demandato 
alla competenza del giudice della controversia principale, 
la Corte Costituzionale non pu� non esaminare 
preliminarmente se tale accertamento � stato esaurientemente 
compiuto. Per questi motivi la Corte Costituzionale 
ord�I).a che gli atti siano restituiti al Tribunale di 
Voghera,,. 

Giova sottolineare che l'eccezione di inammissibilit� 
sollevata dall'Avvocatura rifletteva davvero un caso 
limite. La questione costituzionale concerneva la pretesa 
incostituzionalit� dell'art. 252 e.e. per asserito 
straripamento di delega, in quanto era stato, in sede 
di coordinamento modificato il resto del corrispondente 
art. 250 del I lib. e.e. pubblicato nel 1938. 

La questione era stata sollevata nel corso di un giudizio 
per il riconoscimento di paternit� da parte di una 
figlia adulterina, giudizio esperito dopo la morte non gi� 
dell'altro coniuge, ma del genitore adultero. A parte 
l'evidente difetto di questione di legittimit� costituzionale, 
in quanto sia il I lib. e.e. del 1938 che il codice 
coordinato del 1942 emanavano dalla stessa fonte di 
produzione (potere esecutivo, nell'esercizio della stessa 
potest� delegata che si esaur� solo nel 1942) ed a �parte 
la sostanziale identit� di portata degli artt. 260 e 252, 
n� il Tribunale di Voghera n� il P. M. si erano accorti 
che, in ogni caso, l'azione di riconoscimento, ai sensi dell'art. 
278, 2� comma, sarebbe stata inammissibile, -in.quanto 
dal matrimonio del genitore adulterino era nata 
una figlia legittima. 

(3) In senso conforme, cfr. altre�� ord. 14-25 maggio 
1957, n. 69, 

.. 


6. In primo luogo potrebbe obiettarsi che la 
Corte Costituzionale pu� conoscere solo della questioni 
di legittimit� costituzionale: non pu� quindi 
esercitare verun sindacato, n� in fatto n� in diritto, 
e in ordine alle questioni, dibattute nei giudizi, nel 
corso dei quali � stata sollevata la questione costituzionale, 
e in ordine alle statuizioni delle giurisdizioni 
che hanno pronunziata l'ordinanza �di trasmissione. 
La netta separazione di competenze implicherebbe 
l'assoluta discrezionalit� delle giurisdizioni 
suddette, anche per quanto concerne l'apprezzamento 
circa la sussistenza delle condizioni 
poste dall'art. 23. 
Al riguardo pu� replicarsi che la separazione 
delle competenze comporta, certo, un limite all'azione 
di controllo da parte della Corte (e cercheremo 
in prosieguo di definire tale limite); ma non 
pu� compo:i;tare altresi l'impossibilit� per la Corte 
di accertare se il rapporto processuale sia.si instaurato 
in conformit� con le prescrizioni della legge. 

L'art. 23 -in applica.zia.ne del precetto fondamentale 
dell'art. 1 della legge costituzionale n. 1 
del 1948 -contiene una regola fondamentale di 
procedura che tende a limitare l'ammissibilit� della 
impugnativa di legittimit� costituzionale. Al rispetto 
di tali regole sono tenute non solo le autorit� 
giurisdizionali. abilitate a pronunciare l'ordinanza 
di trasmissione, ma la Corte stessa. Come � stato 

� esattamente ritenuto nell'ordinanza n. 48 del 1957 
la sussistenza del requisito della rilevanza costituisce 
la c�usa giuridica valida non solo del giudizio 
principale (che pu� essere sospeso, soltanto se la 
risoluzione della questione costituzionale � indispensabile 
ai fini della definizioni della controversia.), 
ma altresi del giudice costituzionale. Mentre, 
per quanto concerne il giudizio principale, � sempre 
possibile un rimedio, non immediato, perch� � 
esclusa la possibilit� di impugnativa dell'ordinanza, 
ma successivo (revoca dell'ordinanza stessa, impugnativa 
della decisione definitiva), l'indagine sulla 
sussistenza della causa giuridica valida del giudizio 
costituzionale non pu� appartenere che alla 
Corte stessa. 

D'altronde il requisito della rilevanza pu� utilmente 
paragonarsi a quello dell'interesse ad agire. 
Infatti pu� sorgere un interesse alla risoluzione 
della questione costituzionale solo se ci� � necessario 
ai fini della definizione della controversia. Il 
difetto di rilevanza si concreta quindi in un difetto 
di interesse ad ottenere la pronuncia della Corte 
Costituzionale. L'interesse costituisce presupposto 
inderogabile per l'esperimento dell'azione ed � per 
questo che il giudice adito deve controllare la sussistenza 
di un interesse valido che renda ammissibile 
l'azione. Allo stesso titolo non pu� essere negato 
alla Corte Costisuzionale il potere di accertare l'interesse 
-da �parte dell'autorit� giurisdizionale 
proponente -ad ottenere una pronuncia. sulla 
questione costituzionale sollevata. E ci� perch� 
-ripetesi -la Corte Costituzionale, come qualsiasi 
giurisdizione � chiamata ad emanare non pronuncie 
astratte od accademiche, sibbene a risolvere, o 
contribuire alla soluzione di eonorete . oontroversie. 

Pertanto, pur senza poter sindacare l'esattezza 
delle statuizioni -n� in punto di fatto u� tu punto 

di diritto -per quanto concerne la risoluzione 
delle questioni pregiudiziali e preliminari e l'eliminazione 
di ogni altro eventuale ostacolo che si 
frapponga all'applicazione della norma tacciata di 
incostituzionalit�, la Corte non pu� esimersi dal 
controllare se il giudice ha tenuto il debito conto 
delle obbiezioni, mosse dalle pa:rti o che potrebbero 
essere mosse, a riprova della manifesta irrilevanza 
della questione costituzionale sollevata e se abbia 
congruamente motivato al riguardo. In difetto . 
deve: o pronunciare l'inammissibilit� dell'impugnativa 
(il caso limite si produrrebbe ove risultasse 
esplicitamente od implicitamente la convinzione 
della non rilevanza della questione costituzionale, 
ai fini della definizione della controversia); o rimettere 
gli atti alla giurisdizione proponente per un 
pi� approfondito esame. 

7. In secondo luogo potrebbe rilevarsi un. co.ntrasto 
tra la citata ordinanza n. 48/57 e la sentenza 
n. 30/57. In tale ultima pronuncia la Corte rigettava 
le eccezioni di inamissibilit� per irrilevanza, 
in ragione sia dell'incompetenza del Pretore che 
aveva pronunziata la ordinanza di trasmissione, 
sia della cessazione della materia del contendere. 
Ma, a parte che, in ogni caso, si tratterebbe di 
evoluzione della giurisprudenza, sta ip. fatto che il 
testo delle due pronuncie non appare contrastante 
in quanto: 
per ci� che concerne l'ec.cezione di incompetenza 
la Corte ha ritenuto che la decisione al riguardo 
comportava un'indagine di merito che esulava 
dai suoi poteri; 

per ci� che concerne la cessata materia del 
. contendere la Corte ha ritenuto che tratta.vasi di 
giudizio di merito, sufficientemente motivato. 

8. Il rapporto fra le due citate pronunzie pu� 
invece fornire utile elemento per la risoluzione 
dell'ulteriore quesito: quali siano i limiti dell'azione 
di controllo della Corte Costituzionale. 
Al riguardo pu� partirsi dai seguenti postulati: 

a) vi � una netta separazione tra la competenza 
della Corte Costituzionale e quella delle altre giurisdizioni. 
La Corte Costituzionale non � una superoorte 
di Cassazione, ma soltanto il giudice della 
legittimit� costituzionale della legge e degli atti 
aventi forza di legge (oltre che dei conflitti di attribuzioni 
fra Stato e regioni e dei procedimenti di 
responsabilit� contro il Presidente della Repubblica 
ed i Ministri); 

b) la Corte Costituzionale deve, peraltro, poter 
vagliare la regolarit� della costituzione del rapporto 
processuale � la validit� della causa del giudizio 
costituzionale: 

Il limite dell'imprescindibile azione di controllo 
va quindi ricercato anzitutto nella netta separazione 
di competenza tra la Corte e le altre giurisdizioni. 
La Corte deve accertare la regolare formazione e 
manifestazione del convincimento ..della giurisdizione 
proponente circa la necessit� di risolver-e la 
questione costituzionale ai fini della definizione 
della controversia. Ma non pu� sindacare, n� in 
fatto n� in diritto, la statuizione della giurisdizione 
proponente e rilevare ad esempio deglj er:rori . di 


-6 

diritto dai quali possa essere. inficiato il convincimento 
suddetto. 


Perch� l'azione di controllo sia possibile � necessario 
che l'ordinanza sia motivata al riguardo; e 
che la motivazione, per quanto sintetica, sia sufficiente 
e pertinente. 


Da ci� consegue: 

a) non pu� sostituire la motivazione l'apodittica 
affermazione della necessit� di risoluzione della 
questione costituzionale, ove risultino alla Corte 
-dall'esame degli atti o dalla conoscenza del 
diritto� -che questioni preliminari, attinenti alla 
rilevanza, dovevano essere previamente affrontate 
e delibate; perch�, in tal caso, la motivazione 
sarebbe addirittura inesistente; 


b) deve risultare che sia stato tenuto conto 
delle eccezioni, sollevate o che dovevano sollevarsi 
di ufficio, contro l'applicabilit� della norma tacciata 
di incostituzionalit�; e debbono essere espressi 
i motivi, in base ai quali tali eccezioni sono state 
disattese; altrimenti la motivazione sarebbe insufficiente; 


c) deve sussistere un messo logico tra l'obietto 
della controversia e la norma tacciata di incostituzionalit�: 
ove la norma fosse manifestamente inapplicabile 
alla fattispecie controversa, una contraria 
motivazione, palesemente aberrante, dovrebbe 
essere ritenuta non pertinente; 

d) non potrebbe infine paralizzare l'azione di 
controllo della Corte una motivazione evidentemente 
contraddittoria o, in genere, ogni motivazione 
che contrasti con l'affermazione della necessit� 
di risolvere la questione costituzionale ai fini 
della definizione della controversia. 

D'altra parte, come si desume dal tenore del� 
l'art. 24 della legge n. 87 del 1953, la questione 
deve essere non manifestamente irrilevante. La Corte 
quindi non potr� sindacare il convincimento del 
giudice che, a un determinato stadio del procedimento, 
ritenga opportuno -pur senza pregiudicare 
la questione dell'applicabilit� o meno della 
norma tacciata di incostituzionalit� -ottenere 
la soluzione del dubbio circa la legittimit� costituzionale 
di essa. 

8. A questo punto � possibile tentare di risolvere 
il secondo dei quesiti che abbiamo prospettato e 
che � forse quello di pi� difficile soluzione. 
Come abbiamo ripetutamente segnalato, nulla 

' 
vieta che il convincimento del giudice circa la rilevanza 
della questione costituzionale risulti non gi� 
dall'ordinanza di trasmissione alla Corte, ma da un 
atto separato, al quale l'ordinanza stessa faccia 
semplice riferimento. Va peraltro� segnalato che 
siffatta pratica soluzione -che eliminerebbe gli 
inconvenienti qi cui ora si far� cenno -pu� essere 
adottata, nei procedimenti civili; mentre invece 
l'art. 23 contiene una regola generale che vincola 
ogni giurisdizione. 

I maggiori inconvenienti propri del sistema adottato 
dalla legge n. 87 del 1953 sono i seguenti: 

a) L'ordinanza, come � noto, non ha, e non 
pu� avere finalit�, decisorie. D'altra parte il giudizio 
sulla rilevanza della questione costituzionale 
implica una deci!lione su tutte le questioni pregiu-� 

diziali, o di merito che concernono l'applicabilit� 
della norma tacciata di incostituzionalit�. La decisione 
di tali questioni in un senso o nell'altro condiziona, 
da un lato, l'emenazione dell'ordinanza di 
trasmissione, ma costituisce, daWaltro, �lemento 
determinante per la decisione definitiva. � ben vero 
che la legge n. 87 (art. 24) richiede solo il convincimento 
della non manifesta irrilevanza: ma il raffronto 
con la tassativa condizione posta dall'art. 23 . 
(cc qualora il giudizio non possa essere definito indipendentemente 
dalla questione di legittimit� costituzionale 
... ))) sembra indicare che la latitudine 
discrezionale e l'apprezzamento di opportunit� 
riflettano piuttosto l'ordine delle indagini, segnatamente 
in relazione alle necessit� di istruttoria. 
Pertanto, ove tutti gli elementi necessari per la decisione 
della controversia siano in possesso del giudice, 
neppure la difficolt� di risoluzione delle questioni 
di ordine preliminare potrebbe autorizzare 
la manifestazione di una rilevanza puramente ipotetica, 
che contrasterebbe con il sistema del procedimento 
costituzionale e con il tassativo disposto 

dell'art. 23. 

In tale situazione, quindi, nelle fattispecie di 
ardua soluzione, sar� spesso non agevole condensare, 
nell'ordinanza di trasmissione, una motivazione 
adeguata e sufficiente circa la rilevanza della 
questione costituzionale. Ma questo' sarebbe ancora 
inconveniente di minor rilievo. L'inconveniente 
pi� grave � che -in ragione della revocabilit� e 
non impugnabilit� dell'ordinanza -non potranno 
essere impedite (salvo le ipotesi, di per s� limitate, 
suscettibili di sindacato da parte della Corte) le 
motivazioni sommarie ed affrettate; e sopratutto 
non potr� essere impedito che la questione ritenuta 
rilevante al momento dell'emanazione dell'ordinanza 
venga poi dallo stesso giudice -: dopo 
la pronuncia della Corte -dichiarata irrilevante. 
E se la pronuncia della Corte � stata di accoglimento, 
vengono con ci� stesso frustrate le finalit� 
perseguite dall'art. 23 e da tutto il sistema del procedimento 
di legittimit� costituzionale. 

Gli inconvenienti suddetti non possono peraltro 

essere invocati come argomento per sostenere l'inu


tilit� della motivazione in ordine alla rilevanza 

dell'azione di controllo da parte della Corte. Invero 

il fatto che il giudice sia obbligato a render conto del 

proprio convincimento ed a motivare conseguente


mente, la possibilit� di un controllo, sia pure essen


zialmente formale, da parte della Corte riducono 

notevolmente la portata degli inconvenienti sopra 

segnalati. D'altronde, per tutte le ragioni dianzi 

svolte, non sarebbe possibile rinunziare a quel 

minimo di garanzie, anche se non del tutto suffi


cienti, consentite dal sistema instaurato dalla legge 

legge n. 87 del 1953; 

b) Ugualmente arduo sar� il compito della ~ 

Corte Costituzionale, per quanto concerne la sua 

azione di controllo. Se in linea teorica � possibile 

fissare i limiti di tale controllo, assa;i pi� difficile 

sar� determinare l'esatta linea di demarc�zione


nelle concrete fattispecie. A parte che le affermazio


ni di diritto manifestamente aberranti, per quanto 

sotratte al sindacato della Corte, non potranno 

lasciare indifferenti gli eminenti giuristi di cui essa 


-7


� composta, sta in fatto che delicatissimi problemi 
potr� presentare ad esempio la questione della non 
manifesta irrilevanza, che, nel presente studio, 
abbiamo appena sfiorata. 

9. Come si � gi� accennato, i suddetti inconvenienti 
potrebbero essere eliminati se le questioni 
concernenti la rilevanza della questione costituzionale 
potessero essere risolti non nell'ordinanza 
stessa, ma con atto separato. Ci� sar� sempre possibile 
nei procedimenti civili, per quanto attiene 
non solo le questioni di giurisdizione e competenza, 
ma altres� per le questioni pregiudiziali o preliminari 
di merito. Avvalendosi del disposto dell'ar-ticolo 
279, secondo comma, n. 4, c�.p.c., le suddette 
questioni sarebbero quindi irrevocabilmente 
decise con sentenza parziale. La decisione definitiva 
nel merito -che implicherebbe, in conseguenza 
della reiezione delle eccezioni pregiudiziali 
o preliminari, l'applicazione della norma tacciata 
di incostituzionalit� -verrebbe invece sospesa: 
a ci� sarebbe provveduto con separata ordinanza, 
nella quale il riferimento alla sentenza parziale 
sarebbe largamente sufficiente ai fini della motivazione 
della rilevanza. 
Da tale soluzione deriverebbe il seguente fondamentale 
vantaggio: il giudice prima di adire la 
Corte Costituzionale sarebbe obbligato ad approfondire 
l'indagine su tutte le questioni di ordine 
preliminare. L'accoglimento di esse escluderebbe 
l'applicabilit� della norma tacciata di incostituzionalit� 
ed escluderebbe quindi il ricorso alla Corte 
Costituzionale. 

D'altra parte, giova avvertire che il c.p.c. mene 
ziona all;art. 187 le �questioni di merito aventi 
carattere preliminare n: e fra esse la dottrina cita 
le pronunzie sull'an debeatur (l) o quelle sulle 
eccezioni di prescrizione, remissione o compensazione; 
opportunamente l'Andrioli (2) osserva che 
cc il concetto di questione preliminare di merito 
adottato dall'art. 187, che non va confuso con la 
nozione di questione pregiudiziale, cui fa capo 
l'art. 34, � pi� ampio ... e diviene concreto in tutti 
i casi in cui una questione di merito sia tale da 
rendere superfluo l'esperimento del mezzo istruttorio 
richiesto e da risolvere il giudizio n. 

L'art. 279, a sua volta ha ripreso la nozione di 
questioni pregiudiziali di merito, prevedendo che 
esse possono essere decise, sia con sentenza definitiva 
sia con sentenza parziale. 

Non sembra che la decisione delle questioni preliminari 
di merito vada limitata alle sole esigenze 
dell'istruttoria. Il punto decisivo � che la questione, 
se preliminarmente risolta, :gossa definire il giudizio. 

(I) REDENTI, Diritto processuale civile, 1953, II, pag. 195. 
(2) Commento cit., II, p. 92. 
Deve, ben s'intende, trattarsi di <<questione n, che 
risolta nell'uno o nell'altro senso, possa permettere 
la decisione definitiva della controversia ovvero 
esigere una ulteriore e separata indagine: quindi 
non pu� configurarsi, in genere, come 1c questione 
preliminare n la scelta dell'una o dell'altra disposizione, 
che permetta, nel quadro della stessa indagine, 
di risolvere una stessa questione. Peraltro, 
ai fini dell'applicazione dell'art. 23 della legge 

n. 87 del 1953, anche il problema della scelta tra 
una norma, della quale non � messa in dubbio la 
legittimit� costituzionale, ed altra, tacciata in.vece 
di incostituzionalit�, determina il sorgere di una 
� questione � che deve essere decisa prima della 
questione costituzionale. 
Sembra quindi, in definitiv�, che, in ordine a 
tutte le questioni concernenti la rilevanza della 
questione costituzionale sia possibile da parte del 
magistrato civile una pronunzia mediante sentenza 
parziale. 

10. In relazione a tale soluzione potrebbero sollevarsi 
due obiezioni: 
l'una concernente la materiale impossibilit� 
dell'appello immediato della sentenza parziale; 
,!'.altra, in senso opposto, che l'appello immediato 
possa far considerare come non definitiva la 
pronuncia s1�la rilevanza e paralizzare quindi la 
decisione della Corte Costituzionale,� in attesa dell'esito 
dell'impugnativa. 

In relazione alla prima obiezione potrebbe sostenersi 
che la trasmissione degli atti alla Corte ai 
sensi dell'art. 23 renderebbe impossibile la trasmissione 
degli stessi al giudice di appello ai sensi dell'art. 
347 c.p.c. Ma, a parte il rilievo che l'art. 340 
consente in ogni caso la riserva di appello, dal 
tenore dell'art. 23 si rileva chiara l'intenzione del 
legislatore che l'ordinanza di trasmissione alla 
Corte determini la sospensione dell'intero giudizio. 

Tale ultimo argomento pu� essere invocato per 
respingere la seconda obiezione. In attesa della 
pronuncia della Corte sar� quindi impossibile, e 
per motivi logici e per motivi pratici, se non la proposizione, 
quanto meno la decisione delle impugnative 
avverso la pronunzia parziale. Comunque qualsiasi 
giurisdizione -di qualsiasi grado -pu� 
adire la Corte Costituzionale. Se risulta che essa 
ha rispettato le condizioni poste dall'art. 23 (e, 
segnatamente, se essa si � previamente pronunciata, 
nell'ambito della propria competenza, circa l'applicabilit�, 
per la soluzione della controversia, �della 
norma tacciata di incostituzionalit�), il rapporto 
processuale � validamente costituito avanti la 
Corte e questa deve pronunciarsi. Sicch� l'eventuale 
impugnativa della sentenza parziale, che abbia 
deciso dell'applicabilit� della norma tacciata di 
incostituzionalit�, non potrebbe mai paralizzare il 
procedimento avanti la Corte. 

NIOOLA <JATALANO 

AVVOCATO DELLO STAT�


3 



NOTE DI DOTTRINA 


G. 
SOIARELU E V. DE BELLIS: Codice delle leggi postali, 
telegrafiche, telefoniche, radioelettriche e radiotelevJsive. 
(A. Giu:ffr�, 1957). 
Nella preziosa collezione legislativa diretta da 

G. Zanobini, � uscito ora questo Codice, nel quale 
per la prima volta sono riunite sistematicamente e 
organicamente tutte le norme che comunque disciplinano 
i servizi postali e delle telecomunicazioni. 
Le difficolt� incontrate dagli autori debbono 
essere state certamente notevoli se si tien conto 
che tali norme sono sparse in una congerie di testi 
legislativi i quali, a volte, hanno per oggetto principale 
rapporti giuridici che con le poste e le telecomunicazioni 
non hanno molto a che fare. Pu� 
tuttavia affermarsi che queste difficolt� sono state 
brillantemente superate e che il reperimento e la 
sistemazione delle fonti normative sono stati compiuti 
nel modo pi� chiaro. Le note a pi� di pagina, 
pur opportunamente contenute, giovano all'aggiornamento 
dei testi riprodotti, in relazione alle modifiche 
delle leggi pi� recenti. 

Gli indici, simili a quelli degli altri volumi della 
preziosa collezione, completano il pregio dell'opera 
la quale costituisce uno strumento di lavoro assolutamente 
insostituibile. 

�& 

:-: 

M. ScoRDA E E. GRANARELLI: Le pensioni militari 
nella vigente legislazione. (Unione Arti Grafiche, 
Citt� di Castello, 1957). 

Il libro, frutto dell'opera veramente. meritoria 
di due giovani. funzionari, ha un valore maggiore 
di quello che il titolo sembra promettere. Infatti, 
le questioni trattate non hanno portata limitata 
al campo delle pensioni militari (che sono. cosa ben 
diversa dalle pensioni di guerra), ma concernono 
tutta la materia delle pensioni in genere, si che gli 

argomenti esposti, i risultati di accurate ricerche 
legislative e giurisprudenziali, le indicazioni esaurienti 
di prassi amministrative, possono ben essere 
utilizzate da chiunque debba occuparsi di problemi 
che comunque riflettano il diritto .alla pensione dei 
dipendenti dello Stato, le sue modificazioni, e il 
contenzioso relativo. 

Bench� la materia pensionistica non sia tra 
quelle delle quali maggiormente si occupi l'Avvocatura 
dello Stato, tuttavia il volume recensito, 
sopratutto per essere la prima trattazione sistematica 
dell'argomento, merita di esser� particolarmente 
segnalato e costituisce una pubblicazione 
molto utile. 



RACCOLTA DI GIURISPRUDENZA 


AMMINISTRAZIONE PUBBLICA -Rappresentanza. 
(C. Cass., S. U. Sent. n. 390/57 -Pres. Eula; 
Est. Flore; P. M. Pomodoro (conf.) -Siracusano c. Finanze). 


A norma delle vigenti disposizioni la rappresentanza 
legale in giudizio della Pubblica amministrazione 
in materia di controversie per l'applicazione 
dell'imposta di registro, spetta all'Intendente 
di Finanza pro tempore (tabella annessa al R. D. 25 
giugno 1865, n. 2361, richiamato dall'art. 52 del 

. T. U. 30 ottobre 1933, n. 1611). 
� pertanto inammissibile il ricorso per Cassazione 
notificato al Procuratore del Registro anzich� 
all'Intendente di Finanza, a nulla rilevando la circostanza 
. che l'Amministrazione finanziaria, sia 
stata presente nelle fasi del giudizio di merito in 
persona del Procuratore del registro, a cui erano 
stati notificati la citazione e l'atto di appello, senza 
sollevare eccezione alcuna. 

Riportiamo integralmente la motivazione in diritto 
della sentenza, precisando, in fatto, che il giudizio 
si � iniziato per opposizione ad ingiunzione per pagamento 
d'imposta suppletiva di registro, intimata dal 
Procuratore del -Registro di Messina. 

Pertanto, con la presente sentenza, le oscillazioni 
giurisprudenziali in materia di cui abbiamo dato_ 
notizia nei procedenti numeri della Rassegna dovrebbero 
cessare ed � augurabile, nell'interesse di tutti, 
ohe giudichi minori si adeguino all'insegnamento della 
Corte Supremo aff�nch� si consegua quella certezza del 
diritto che �, almeno in questo campo, molto piu preziosa 
della stessa esattezza delle soluzioni adottate. 

�L'Amministrazione resistente eccepisce l'inammissibilit� 
del ricorso. A tenore degli artt. 11 e 52 del 

T. U. delle norme sull'Avvocatura Generale dello 
Stato approvato con R. D. 30 ottobre 1933, n. 1611, 
esso andava notificato presso l'Avvocatura Generale 
dello Stato al titolare dell'ufficio investito della rappresentanza 
organica, che risultava (art. 52) della tabella 
annessa al R. D. 25 giugno 1865, n. 2361, 
nel caso, l'Intendente di Finanza di Messina, ohe 
a norma di questa tabella rappresenta lo Stato nelle 
controversie in tema di imposta di registro. 
Ha replicato all'udienza con argomentazioni copiose 
il patrono del ricorrente, ohe, a tenore degli artt. 145 
e 147 della legge sull'imposta di registro, l'opposizione 
e tutti gli atti successivi erano da proporre e sono stati 
proposti oontro il Procuratore del Registro ohe, in 
forza di quelle norme, ha la rappresentanza organica 
dell'Amministrazione finanziaria, per la quale pu� 
agire c stare in giudizio. E ha fatto cos� uno strenuo 

tentativo per ottenere un cambiamento di giurisprudenza 
da parte di questa Corte Suprema. 

Ma il tentativo non pu� essere fruttuoso. Il ricorso 
� realmente inammissibile perch� notificato a chi, 
non avendo la oapacit� processuale, non poteva essere 
parte in giudizio. � 

Gli argomenti difensivi desunti dagli artt. 145 e 
147 della legge sull'imposta di registro, quantunque 
rieoheggianti un argomento di rincalzo addotto da 
questa Corte Suprema sulla sentenza n. �2289 del 
1955, non hanno pregio. Il ricorrente trascura l'evoluzione 
legislativa in materia. Gli artt. 145 e 147 
della legge sul registro, sul punto nel quale radicavano 
la rappresentanza organica e quella processuale nel 
titolare e negli addetti agli uffici del registro, in ci� 
m.odifioando le norme della tabella allegata al R. D. 25 
giugno 1865, n. 2361 (all. E), rnodificata nel R. D. 
26 settembre 1869, n. 5286, furono abrogati dall'art. 
52 del T. U. delle norme sulla .Avvocatura dello 
Stato, il quale espressamente, come bene ha riferito 
il patrono dell'Amministrazione, riafferma il rigore 
di quelle norme cc fino a quando non sia approvata 
una 'J%Uova tabella in sostituzione di quella test� richiamata. 
E l'art. 61 aggiunge ohe le disposizioni contrarie 
�alle norme di quel T. U. sono abrogate: donde 
� da dedurre ohe la norma, oontrastante con quella 
dell'art. 52, dell'art. 145, legge sul registro, � abrogata, 
e ohe abrogata era altres� quella dell'art. 147 
Ci� � tanto vero ohe con il R. D. 13 gennaio 1936, 

n. 1313, l'art. 147 citato fu armonizzato oon le norme 
oonoernenti la difesa da parte dell' A vvooatura dello 
Stato, e oon espresso richiamo all'art. 11. 
Obbietta il ricorrente ohe questo riohiarno � fatto 
soltanto allo soopo di indicare ohe gli atti di opposizione 
vanno notificati presso l'Avvocatura dello Stato' 
e ohe il nuovo testo rinvia solo all'art. 11 del R. D. 

n. 1611 del 1933 e non all'art. 52. Ma � agevole replioare 
ohe l'art. 11 stabilisoe (1� oomma) che le notifioazioni 
sono fatte presso l' A vvooatura dello Stato 
<<nel oui distretto ha sede l'autorit� giudiziaria innanzi 
alla quale � portata la causa, nella persona ohe ne ha 
la rappresentanza organica n, questa norma va dunque 
oompletata oon il disposto dell'art. 51, siooh� il ri.ohiamo 
all'art. 11 non pu� essere inteso parzialmente. 
N� vale in oontrario l'obbiezione ohe in primo e 
seoondo grado l' .Amministrazione, presente per mezzo 
del Procuratore del Registro, non sollev� obbiezione 
alouna; siooh� O era valido il oontraddittorio nelle sedi 
anteriori o esso, se non � valido in questa �non � valido 
neanohe in quella sede, e la Corte dovrebbe oassare s�riza-rinvio 
la sentenza annullando l'intero prooedimento-

Peroh� la Corte Suprema possa far questo, oooor. 
rerebbe ohe il oontraddittorio fosse in questa sede vali




-10 


damente istituito oon un rioorso ammissibile. L'inammissibilit� 
del rioorso oostituisoe un ostaoolo insormontabile 
all'esame di qualsiasi vizio della sentenza 
denunoiata o del prooedimento >i � 

COMPETENZA E GIURISDIZIONE -Azione di 
risarcimento di danni derivati da alluvione Difetto 
di funzionamento dell'opera pubblica 
(paratoie di un sifone di affl.uente del Tevere) Competenza 
del Tribunale Regionale delle 
Acque Pubbliche. (Corte di Cass. S. U. n. 3755/54 Presidente 
Galizia -Rel. Duni -Est. Sagna -P. 

M. De Martini -Ministero Lavori Pubblici -S. A. 
Costruzioni Pasotti). 
Il Tribunale Regionale delle .Acque Pubbliche, 
� competente a conoscere della domanda di risarcimento 
di danni, tanto se sono prodotti dalla esecuzione 
dell'opera pubblica quanto se dipendono 
dal funzionamento della stessa. Tale criterio di discriminazione 
vale, non soltanto, per le controversie 
previste dall'art. 140, lett. D) T. U. 11 dicembre 
1933, n. 1775, relativa alle indennit� previste 
dall'art. 46 della legge 29 giugno 1865, n. 2359, 
in conseguenza dell'esecuzione o manutenzione di 
opere pubbliche idrauliche, ma, altresi, per le controversie 
�previste nella successiva lett. E; la quale 
attiene alle controversie per risarcimenti di danni 
dipendenti da qualunque opera eseguita dalla 
pubblica amministrazione, e quindi riferisce letteralmente 
il danno all'opera, e non al momento di 
esecuzione della stessa. 

La Corte Suprema, gi�, con sent. 17 aprile 1944, 

n. 758 (con richiamo alla giurisprudenza anteriore) 
aveva ripudiato la distinzione -ai fini della competenza 
-fra danni riferibili all'esecuzione e danni 
riferibili al funzionamento dell'opera idraulica. 
Con l'annotata pronuncia la S. C. rileva che se 
la precedente sentenza aveva pronunciato in tema di 
indennit� prevista dall'art. 46 L. espr. la ragionv 
sistematica ricusa di limitare il principio a detta 
ipotesi, onde esso va esteso anche a quelle controversi.
e ricomp1ese nella lett. E dell'art. 140 T. U. 
sulle acque pubbliche. 

Tale giurisprudenza � rimasta tuttora ferma. 

IMPOSTA DI REGISTRO -Imposte complemen� 
tari e suppletive -Discriminazione -Art. 7 L. 
registro. 

AGEVOLAZIONI FISCALI � Ricostruzione edilizia 
-DD.LL. 7 giugno 1945, n. 322 e 26 luglio 
1946, n. 221 -Grado di danneggiamento dell'immobile 
-Attestazione del sindaco -Efficacia 
-Accertamenti diretti da parte dell'Amministrazione 
-Ammissibilit�. 

IMPOSTA COMPLEMENTARE � Solve et repete 
Difetto di giurisdizione A.G.O. -Art. 6 L. 20 
marzo 1865, n. 2248, alle. E. (Cass. SS.UU. 14/6 
10 ottobre 1956, n. 3491 -Pres. Piacentini; Rel. Cannizzaro; 
P. M. Pomodoro (diff. Finanze c. Rey). 

L'imposta complementare, nel senso tecnico del 
termine usato dall'art. 7 della legge di registro, 
postula un errore oggettivo perch� si tratta di tributo 
accertato successivamente alla liquidazione, 

eseguita nonostante non esistessero tutti gli elementi 
materiali necessari. L'imposta suppletiva, 
sempre nel senso tecnico predetto, si ha nel caso 
di errore soggettivo in cui sia incorso l'Ufficio, che 
fin da1 principio era in possesso di tutti gli elementi 
necessari all'accertamento. 

L'attestazione dcl sindaco circa l'entit� del danneggiamento 
di immobile trasferito per la ricostruzione 
al fine del godimento delle agevolazioni fiscali 
portate dai DD.LL. n. 322 del 1945 e n. 221 del 
1946, non ha carattere, n� efficacia maggiore della 
stessa dichiarazione delle parti quando affermano 
che intendono provvedere alla ricostruzione dell'immobile: 
serve cio� ad avviare la denunzia del 
privat.o verso lo speciale trattamento della agevolazione 
fiscale. Ma non pu� essere equiparata a 
qualsiasi altro accertamento di carattere ufficiale, 
non essendo concepibile che il legislatore abbia 
ritenuto di affidare a tal genere di attestazione la 
definitivit� di un giudizio che, nel. campo fiscale, 
� sempre, invece, circondato da ogni cautela, mentre 
il sistema rimane sempre quello della denuncia 
controllata. 

In caso di accertamento di tassa di registro a 
termini dei DD.LL. n. 322 e 221 contenenti particolari 
agevolazioni fiscali, allorch� l'Ufficio finanziario 
provveda ad accertamento successivo, non 
viene in discussione una tassa suppletiva, per la 
quale non vige il principio del solve et repete, 
ma si pu� far questione soltanto di tassa complementare, 
per la quale, come per la principale, deve 
essere rispettato detto principio, altrimenti manca 
la giurisdizione del giudice ordinario. 

Sulla qu,estione oondensata �nella seconda massima 
esattamente hanno rilevato le Sezioni Unite ohe, per 
la risoluzione della questione stessa, non ha rilevanza 
stabilire se i provvedimenti legislativi del 1945 e del 
1946 abbiano o meno posto sullo stesso piano probatorio 
la dichiarazione del sindaco, e le attestazioni del 
Genio Civile e degli Uffi�i Teonioi Erariali. La questione, 
inveoe, va esaminata, data la materia speoiale, 
nei limiti e nello spirito del sistema e delle norme 
ohe detta materia regolano. 

E nell'ambito del sistema rientra appunto quel 
potere di aooertamento e di autoliquidazione dei propri 
diritti ohe istituzionalmente spetta alla Pubblioa 
Amministrazione. 

In sostanza l'aoquirente di un immobile danneggiato 
per oltre un terzo da eventi bellioi, ha, diritto 
alla registrazione del oontratto a tassa fissa. llfa 
questo diritto oompete soltanto se effettivamente 
sussistano i presupposti di fatto e di diritto per la 
applioazione della norma. 

Condizione neoessaria � che l'immobile sia stato 
danneggiato per oltre un terzo da eventi bellioi: ove 
questa condizione di fatto non sussista deve escludersi 
l'applioa.zione della norma di favore. Il oertifioato 
del sindaoo costituisce soltanto un on(}.re. relativo all' 
eseroizio del diritto; ma l'esistenza di questo dipende _ 
dal danneggiamento reale nella misura stabilita e non 
dal oertificato del Sindaoo. 

T. L. G. 

-11


IMPOSTA DI REGISTRO -Agevolazioni fiscali � 
Art. 18 L. 2 luglio 1949, n. 408 -Costituzione di 
ipoteca in base a cambiali aventi causa sottostante 
in rapporto di mutuo -Non compete 
agevolazione. (Cass., Sez. I, 25 ottobre 1956, numero 
3935/56 -Pres. Oggioni; Est. Civiletti; P. M. 
Guidi (coni.) -Amministrazione Finanze dello Stato 

c. Ciattino Carlo). 
L'agevolazione tributaria concessa con l'art. 18 
della legge n. 408 del 1949 -a termini del quale 
i contratti di mutuo per la costruzione di case di 
abitazione sono assoggettati al pagamento della 
imposta di registro ed. ipotecaria ridotte ad un 
quarto -non si applica all'ipotesi di mutuo contratto 
in forza di cambiale ipotecaria e cio� al 
negozio di costituzione di ipoteca in base a cambiali, 
anche se le stesse abbiano causa sottostante in un 
rapporto di mutuo. 

La legge 2 luglio 1949, n. 408, recante � disposizioni 
per l'incremento edilizio � stabilisce aloune 
agevolazioni fisoali e tributarie per la oostruzione di 
case di abitazione, comprendenti anohe uffici e negozi, 
ohe non abbiano il oarattere di abitazioni di lusso e 
la oui oostruzione, iniziata entro il 31 dicembre 1953 
sia ultimata nel termine di un biennio dall'inizio. 

Fra le dette agevolazioni � compresa anohe quella 
racohiusa nell'art. 18, a termine del quale cc i contratti 
di mutuo stipulati per le oostruzioni (anzidette) o 
per la prima oompravendita delle oostruzioni stesse, 
se avvenga entro il quadriennio dal giorno in oui sono 
state dichiarate abitabili o� siano state effettivamente 
abitate, sono assoggettati al pagamento delle imposte 
di registro ed ipotecaria ridotte ad un quarto �. 

Lasoiando da parte tutte quelle altre condizioni 
alle quali la legge subordina il godimento del benefioio 
tributario in parola, va invece sottolineato che 
la formulazione stessa della disposizione in esame, 
lo spirito ohe ne anima il contenuto, il oarattere eccezionale 
ohe normalmente riveste ogni norma ohe oontiene 
agevolazioni in materia tributaria, ed infine 
l'interpretazione sistematica additata dal prinoipio 
fissato nell'art. 8 della legge di registro, ohiaramente 
dimostmno 1Jhe presupposto essenziale, al quale detto 
beneficio � prima di ogni altro condizionato � che 

l'ipoteca afferisca esclusivamente al contratto di 

mutuo stipulato direttamente pm la oostruzione di 

una determinata costruzione, avente le caratteristiche 

richieste dalla legge. 

La stessa espressione del testo legislativo oomporta 

un rapporto di interdipendenza e di oorrelazione neoes


saria fra il oontratto di mutuo e la costruzione: cc i 

oontratti di mutuo stipulati per le costruzioni ... �. 

Il oontratto di mutuo � cio� lo strumento diretto ed 

immediato al fine voluto dalla legge ohe � quello del


l'cc incremento delle oostruzioni edilizie �. 

L'ipoteca deve garantire direttamente ed unica


mente il oontratto di mutuo: � necessario, cio�, ohe 

l'ipoteca sia iscritta in forza dell'atto stesso con il 

quale si stipula il mutuo ed a garanzia di questo 

mutuo portato dal contratto. 

Quando inveoe l'ipoteca, anzich� garantire direttamente 
il mt{,tuo stipulato ai fini della costruzione 
edilizia, garantisce le cambiali emesse, sia pure in 
dipendenza del mutuo, si � fuori dell'ambito di appli


oabilit� dell'agevolazione in questione, racchiusa nel� 
l'art. 18 della legge n. 408. 

Non disoono.soiamo ohe fine della legge, come del 
resto � posto in piena evidenza nel titolo, secondo la 
parola del Ministro prop01twnte � qiieUo di cc stimolare 
benefi6amente la ripresa dell'attivit� edilizia e di 
invogliare il capitale privato negli investimenti dell'industria 
privata >>. Ma non si deve neppure dimentioare 
che nella speoie il carattere di ecoezionalit� 
gi� posto in rilievo e ohe � insito in una norma di 
favore in materia tributaria, rende necessario che 
oosiffatti investimenti abbiano come obiettivo diretto, 
e non gi� mediato, e oome fine prossimo, la ricostruzione 
edilizia. 

Il ohe � tanto pi� evidente quando si oonsideri la 
necessit�, anche dal lato formale, ohe dall'atto di 
mutuo portato alla registrazione appaia evidente ohe 
il mutuo sia rivolto a detto fine. 

La disposizione di legge ha infatti inteso agevolare, 
sul terreno fisoale, la stipulazione dei mutui oontratti 
pm� le oostruzion1 edilizie, ma, proprio per ci�, il 
meooanismo della stipulazione di un mutuo, garantito 
da ipoteoa, deve essere tale ohe sia sempre possibile 
rioollegare l'iscrizione ipoteoaria oon imposta ridotta, 
all'operazione oompiuta ai fini della ricostruzione. 

Questo oollegamento dell'agevolazione tributaria con 
il rapporto g~uridico, in vista del quale essa fii conoessa, 
dovendo essere possibile in base ad accertamento 
documentale, senza neoessit� di indagini 
aliunde, in tanto pu� essere attuato, in quanto l'ipoteoa 
sia iscritta in forza dell'atto stesso ool quale si 
stipula il mutuo ed a garanzia del mutuo stesso. 

Mentre detto contratto di mutuo pu� essere stretta


mente legato alla operazione eoonomica, in vista della 

quale viene stipulato, il mutuo portato da cambiale, 

e quindi in definitiva quest'ultima, costituisce un 

titolo autonomo per s� stante, indipendente dallo. 

scopo per oui fu mutuata la somma. 

D'altronde, come esattamente, ha rilevato la Su


prema Corte cc ricorre anohe un /attore logico ad 

escludere l'applicabilit�� del benefioio all'ipotesi di 

mutuo contratto in obbligazione oambiaria, ed � dato 

dal fatto ohe il ricordato articolo 18 subordina la 

agevolazione alle oondizioni ohe l' edifioio per la cui 

oostruzione il mutuo � stato oontratto non sia oasa di 

lusso e l'edifioazione sia ultimata entro il biennio dal 

suo inizio, condizioni che non sarebbero opponibili 

al terzo possessore della cambiale subentrato nella 

relativa ipoteoa, al oontrario di quanto avverrebbe 

in oaso di semplioe cessione �. 

T. L. G. 
PROFITTI DI REGIME � Incrementi derivati da 
investimenti di denaro pre'esistente nel patrimonio 
d�el coniuge. Art. 17 R.D.L. 26 marzo 
1946, n. 134 -Inapplicabilit� -Pretesa gestione 
fiduciaria -Esula da ogni previsione di legge. 
(Cass., Sez. I, Sent. 7 novembre 1956, n. 4182 -Pres. 
Oggioni; Rel. Celentano; P. M. Guidi (conf.) Finanza 

c. Lessona). 
Il secondo comma dell'art. 17 del R.D.L.--26. 
marzo 1946, n. 134, esclude dalla avocazione dei 
profitti di regime, fra gli altri, i beni derivanti da. 
trasformazione di altri beni o da investimenti di 



-12 


denaro preesistente nel patrimonio del soggetto 
passivo di avocazione e non concerne i beni da 
questi, a proprio nome, acquistati, e derivanti 
dall'investimento di denaro preesistente nel patrimonio 
della moglie o, in genere, di diversa persona. 

I./asserzione di avere agito quale gestore fiduciario 
:non offre, comunque, la possibilit� al predetto 
soggetto di sostenere che gli incrementi del proprio 
patrimonio, appartengano, invece, al coniuge, agli 
ascendenti o ai discendenti, al fine di invocare la 
prova della legittima provenienza, per detti famigliari 
senza restrizione concessa dall'art. 9 del 

D. L. n. 134, in quanto che l'azione rivolta a 
dimostrare l'interposizione gestoria, mentre esula 
dalla previsione dell'art. 17, non pu� ritenersi 
neppure compresa in quella del suddetto art. 9. 
Il quale consente solo la prova dell'indipendenza 
degli acquisti conseguiti dai menzionati familiari 
rispetto a beni di pertinenza di costoro o -trattandosi 
di immobili -ai medesimi intestati e non 
pu� pertanto, riferirsi ad incrementi che derivino 
direttamente da acquisti eseguiti, a proprio nome, 
dal soggetto passivo di avocazione. 
Le massime ohe precedono derivano dalla corretta 
interpretazione delle disposizioni di cui agli articoli 
9 e 17 del D. L. n. 134del1946. Questo seoondo artioolo, 
dopo aver stabilito ohe gli incrementi patrimoniali 
sono oostituiti da tutti i beni entrati, anohe per 
interposta persona, nel patrimonio del soggetto, posteriormente 
al 3 ge'nnaio 1925 o alla data pi� reoente 
dell'assunzione delle oariohe (lo oomma), dispone che 
�sono esoliisi i beni preesistenti nel patrimonio del 
soggetto, i relativi frutti, nonoh� i beni derivanti da 
trasformazione di altri beni o da investimenti di 
denaro preesistente nel patrimonio stesso � ( 20 oomma). 

� chiaro ohe la Legge considera esolusivamente il 
patrimonio del soggetto passivo di avooazione, in 
relazione all'incremento ohe il patrimonio stesso e 
oio� il patrimonio di questo soggetto -ha ricevuto. 
Di guisa ohe quando' sia fuori oontestazione 
-oome lo era nel oaso di speoie -ohe l'inorernento 
di oui si disoute si riferisoa strettamente ed unioamente 
al patrimonio predetto, pretendere anoora di 
dimostrare la legittimit� della provenienza di tali 
incrementi attraverso la prova ammessa, per i soli 
familia�ri, dall'art. 9 del D. L. n. 134, signifioa voler 
falsare le finalit� della legge e voler forzare il rigido 
sistema probatorio delle disposizioni in materia. 
Peroh� in tal modo non si mira a provare la derivazione 
degli inorementi verifioatisi nel patrimonio del 
soggetto passivo in relazione a quei fatti eoonomioi 
leoiti, presi espressamente e singolarmente in considerazione 
dal 1� capoverso dell'art. 17, ma si oeroa 
di fornire la dimostrazione di un'asserita fittizia intestazione, 
a nome del soggetto passivo medesimo, il 
cui patrimonio ha ricevuto diretto incremento. E 
questa dimostrazione non � ammessa. N� l'estremo 
rigore della legge pu� consentire all'interprete di 
pervenire a diversa oonolusione. 

T. L. G. 
PROVA CIVILE -Art. 2704 C. C. -Scrittura privata 
-Computabilit� della data nei confronti dei 
terzi -Idoneit� dei fatti, genericamente indicati 
nell'art. 2704, a stabilire la certezza della data. 
Valutazione di merito -Incensurabilit� in cassazione. 


ISTITUTI DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO 
Operazioni commerciali con i propri clienti Atti 
di gestione e non atti amministrativi. 

IMPOSTA DI REGISTRO� Art. 5 D. L. 8 marzo 
1945, n. 90 -Trasmissioni immobili a titolo 
oneroso fra parenti entro il terzo grado -Presunzione 
di liberalit� -Prova specifica per combattere 
le presunzione -Riferimento al prezzo 
effettivamente pagato -Provenienza del prezzo. 
(Cass., Sez. I, Sent. n. 3309/56 -Finanza �-Zingone -
Pres. Oggioni; Rel. Pece; P. M. Rossi (conf.). 

L'elencazione contenuta nell'art. 2704 O.O. dei 
casi idonei a conferire alla datazione di una scrittura 
privata, certezza nei confronti dei terzi, non 
� tassativa, in quanto lo stesso articolo si richiama 
genericamente, e senza ulteriori specificazioni, ad 
�altri fatti� che possono stabilire, in modo ugualmente 
certo, l'anteriorit� della formazione di un 
documento all'uso che se ne faccia nei. confronti 
dei terzi. Trattandosi di un richiamo generico, � 
da ritenere che deve essere rimesso all'insindacabile 
apprezzamento del giudice di merito la valutazione, 
caso per caso, dell'idoneit� di detti fatti a 
stabilire la certezza in questione. 

Gli .istituti di credito di diritto pubblico, pur essendo 
soggetti alle disp<;>sizioni di legge inerenti 
alla loro natura pubblicistica, tuttavia, nell'esercizio 
delle loro operazioni commerciali, e nei rapporti 
con i propri clienti e contraenti, compiono non gi� 
atti amministrativi, in senso temico-giuridico, ma 
veri e propri atti di gestione, soggetti alle regole 
comuni del diritto privato. 

A.i fini dell'art. 5 del D. L. 8 marzo 1945, n. 90, 
il prezzo, del cui ammontare deve essere provata 
la provenienza in base a titoli aventi data eerta, 
ai sensi del codice civile, non �, in easo di contestazione, 
il prezzo dichiarato dalle parti nell'atto 
di trasferimento, ma quello effettivamente pattuito 
fra le parti stesse. � 
Il prezzo, del cui ammontare deve essere provata 
la provenienza non pu� essere identificato con 
il maggior valore, eventualmente attribuito all'immobile, 
dagli Uffici finanziari, in sede di valutazione 
agli effetti fiscali. 

.Ai fini dell'art. 5 del D. L. n. 90, la disponibilit� 
del prezzo deve risalire, in base a titoli di data 
certa, a momento anteriore a quello del pagamento 
del prezzo stesso. 

Sia pure oon qualche riserva, si potrebbe pure 
convenire, da un punto di vista astratto e generale, 
sull'esattezza della prima massima, la quale, tuttavia, 
sul piano oonoreto, non aderisce affatto alla speoie 
presa in esame, nella quale, pi� precisamente, il 
contribuente, a. pretesa dirnostrazione della provenienza 
del prezzo dell'immobile acquistato, aveva 
prodotto in giudizio dichiarazione della Banoa N a-zionale 
del Lavoro, attestante l'esistenza, ad una 
determinata data, di un certo saldo attivo a suo favore. 
Ora la Corte di merito, in tanto aveva ritenuto 
ohe tale documento stabilisse in modo egualmente 


-13 


certo ~rispetto agli altri << fatti � espressamente e 
distintamente presi in oonsiderazione dall'art. 2704 

o.o. -l'anteriorit� della formazione della suddetta 
dichiarazione, in quanto -al di fuori di ogni specifica 
valutazione di fatto -era partita dal presupposto 
di poter conferire alla dichiarazione della Banca 
carattere di << oertifioazione amministrativa �, avente 
<< pubblio� fede �; �e oi� peroh�, essa, secondo la Oorte 
predetta, doveva considerarsi rilasciata da � ente 
pubblico�. 
Ma caduto tale presupposto, peroh� fondamentalmente 
errato, cos� come ha affermato il Supremo Oollegio 
(Vedi II Massima), questo avrebbe dovuto ancora 
dichiarare non pi� valide le conseguenze ohe 
da tale presupposto la Oorte di merito aveva creduto 
di poter derivare, appunto in ordine alla computabilit� 
verso i terzi della data portata nella dichiarazione 
predetta, a torto confusa dai giudici di merito 
oon certificazione proveniente da pubblico ufficio. 

Resta fermo, comunque, il principio racchiuso nella 
seconda massima, e sul quale si era in particolar 
modo soffermata la difesa dello Stato: in sostanza la 
natura pubblicista degli istituti di diritto pubblico 
non vale a qualifioare atti amministrativi quelli relativi 
ad operazioni commerciali eseguite oon i propri 
clienti dagli istituti medesimi. Non � esatto, pi� 
particolarmente, ohe questi siano enti pubblici, almeno 
nell'esercizio di quell'attivit� ohe si traduce nel 
prendere in deposito danaro di privati e, in ogni oaso, 
� da escludere ohe le certificazioni bancarie, in ordine 
a tali operazioni possano rivestire il oarattere di oertifioazioni 
amministrative. 

Le diohiarazioni bancarie sono diohiarazioni ohe 

non possono rientrare fra gli atti pubblici a termini 

dell'art. 2704 o.o., n� possono essere considerate 

scritture di data certa, non sussistendo esplicazione 

alcuna di una attivit� oertificatrioe che � propria del 

pubblico uffioiale. 

Se a. determinati istituti di eredito vengono oonferite 
particolari funzioni ohe gravitano nell'ambito 
del diritto pubblioo, comunque bisogna pur distinguere 
dalla attivit� ohe � connessa a tali funzioni, 
quella ohe si esercita invece oome attivit� di una qualsiasi 
impresa privata, cos� come quando si stringono 
rapporti oon privati per deposito di danaro, di titoli 

o altro. Onde almeno per tutte quelle oertifioazioni 
che riguardino queste attivit�, essenzialmente e sostanzialmente 
private, � da escludere ohe le certificazioni 
stesse possano assurgere a vere e proprie certificazioni 
amministrative, oome se rilasciate da un 
pubblico ufficio nell'esplicazione di attivit� di carattere 
pubblioo. 
Si tenga presente ohe gli stessi impiegati degli 
istituti di emissione rimangono impiegati privati e 
la vigilanza ohe nell'attivit� di tali istituti si esplica 
da parte di funzionari dello Stato, in oonformit� delle 
leggi vigenti, non vale di o erto a trasf armare la natura 
privata dell'attivit� esplicata dagli impiegati medesimi 
persino nell'att�azione delle finalit� pubblicistiche 
dell'ente da oui dipendono. 

* * * 

La controversia, ohe ha dato lo spunto alle riportate 
massime, si imperniava in sostanza, sulla esatta 
interpretazione dell'art. 5 del D. L. 8 marzo 1945, 

n. 90, recante modifiche alla imposta sulle suooessioni 
e donazioni. Il predetto articolo stabilisce testualmente: 
� Le trasmissioni di immobili a titolo 
oneroso tra parenti entro il terzo grado si presumono 
liberalit� e come tali, sono soggette all'imposta, quando 
la provenienza del prezzo pagato non viene dimostrata 
in base a titoli aventi data certa ai sensi del Oodioe 
civile ... � � 
.� ben chiaro l'intento legislativo, rivolto ad evitare 
ohe gli stretti vincoli di parentela (fino al III grado), 
a causa dell'affetto ohe da essi deriva, possano indurre 
le parti contraenti ad eludere la maggiore imposta 
dovuta per l'atto di liberalit� mascherando questo 
sotto la specie della oompravendita. Ed � anoora di 
assoluta evidenza ohe si tratta di norma posta a salva 
guardia dei diritti dell'Erario e ohe per oi� impone 
stretta interpretazione � rigore nella sua applicazione 
oon<Yreta. 

Ora dall'insieme delle suddette circostanze, ohe chiariscono 
l'intento legislativo, la Oorte Suprema ha 
rilevato ohe � deve necessariamente dedursi ohe il 
prezzo, del oui ammontare dM.'e essere dimostrata la 
oopertura da parte del compratore, non � il prezzo 
dichiarato dai contraenti nell'atto di vendita e ohe 
potrebbe, artatamente, essere anche irrisorio, ma il 

prezzo effettivamente concordato e dovuto. 

�L'ammettere il contrario, e cio� intendere ohe la 
legge si sia riferita �,l prezzo risultante dall'atto di 
vendita come dichiarato dalle parti, significherebbe 
f1�ustrare in pieno lo scopo legislativo, e consacrare 
la possibilit� di quelle frodi fiscali ohe la legge ha, 
invece, voluto colpire. 

<< Lo stabilire, in caso di contestazione, quale sia, 
in base alle prove offerte dagli interessati, la entit� 
del prezzo effettivamente pattuito per il trasferimento 
immobiliare, � indubbiamente, oompito del giudioe 
di merito, ma il predetto giudice non pii� ritenere sufficiente 
(come, invece, ritenuto dalla sentenza impugnata) 
ohe venga provato dal compratore ohe egli 
aveva la disponibilit� di una somma oorrispondente 
solo al prezzo dichiarato nell'atto, senza ohe venga 
anche data la prova della coincidenza tra il prezzo 
dichiarato nell'atto ed il prezzo effettivamente pattuito. 


�D'altra parte, per soddisfare al precetto del


l'art. 5 del decreto legge n. 90 del 1945, la prova a 

darsi dagli interessati deve riguardare una disponi


bilit� (di somma) ohe sia anteriore al pagamento del 

prezzo, poioh� la presunzione legislativa oiroa la effet


tivit� del carattere oneroso del trasferimento si fonda 

reoisamente su tale disponibilit�. 

<< Sotto il detto profilo, per�, � necessario sottoli


neare ohe la dizione dell'art. 5 in esame � quanto mai 

precisa nel riferimento al prezzo effettivamente pat


tuito tra le parti, sicoh� non pu� la disponibilit� rife


rirsi anohe all'importo del maggior valore dell'immo


bile (oggetto del negozio di trasferimento), quale even


tualmente accertato, in un secondo momento, dall' Am


ministrazione Finanziaria (e in tali sensi, del resto, 

si � espressa la stessa Amministrazione oon la riso


luzione n. 166955 del Ministero delle Finanze, in 

data 29 agosto 1953). --
� Un eventuale distacco tra il prezzo di(;hiarato 
dalle parti e il valore suocessivamente acoertato in via . 
definitiva (e cio� anche a seguito delle oontestazioni, 


-14 

agli e-petti fiscali, da parte del debitore della imposta) 
potr� essere valorizzato dal giudice di merito solo 
quale elemento di prova per aooertare, ai fini dell'drt. 5 
del decreto legge n. 90 del 1945, l'importo del prezzo 
effettivamente pattuito fra le parti �. 

In margine alla motivazione della -Suprema Corte, 
riteniamo opportUno rilevare ohe ai attendevamo un 
maggior chiarimento in ordine alla specifica dimostrazione 
richiesta dalla legge circa la provenienza 
del prezzo pagato. Chiarimento tanto �pi� necessario, 
in quanto la tesi avversaria mirava proprio a confondere 
tale provenienza con la disponibilit� della relativa 
somma. 

In realt� la legge non richiede ohe si abbia la disponibilit� 
delle somme oorrisp�ond�nti al prezzo, ma 
invece ohe ne sia dimostrata la provenienza. Il ohe � 
cosa ben diversa. Oooorre, �in altri termini, ohe, tra 
prezzo pagato e relativa provenienza, sussista stretta 
correlazione e necessaria interdipendenza. Oooorre, 
cio�, dimostrare non solo e non tanto la disponibilit� 
di somma corrispondente al prezzo di acquisto, ma 
anche ohe la somma disponibile sia stata effettivamente 
versata come prezzo d'acquisto. Occorre ohe, 
con assoluta certezza, si f ornisoa dimostrazione piena 
e rigorosa ohe il compratore aveva in precedenza la 
disponibilit� di una determinata Somma, pari al 
prezzo pattuito (antecedenza della disponibilit�) e di 
�aver effettuato effettivo, reale investimento di questa 
somma, di . incontestabile sua pertinenza, in quel 
determinato, acquisto (contestualit� dell'impiego). Il 
ohe si verifica, ad esempio, nel caso di capitali col 
vincolo pupillare o dotale o in oasi di impiego obbligatorio 
di somme disposte ed autorizzate dal magi


strato o da pubblici ufficiali eco. � 

Solo in tal modo si assolve al voto della legge. 

T. L. G. 
SCIOPERO -Sciopero per motivi non economici 
Illiceit� -Sanzioni -/,egittimit�. (Consiglio di 
Stato, VI; Pres. De Marco; Est. Toro -Biagini ed 
altri c. FF.SS.). 


L'eccezione d'illegittimit� costituzionale del


l'art. 78 del regolamento del personale delle Fer


rovie dello Stato, approvato con R. D. L. 7 aprile 

1925, n. 405 convertito in legge 21 marzo 1926, 

n .. 597, che coinmina sanzioni a carico degli agenti 

che volontariamente abbandonino l'ufficio o pre


stino l'opera propria in modo da interrompere o 

turbare la continuit� o regolarit� del servizio � 

manifestamente infondata. N� il citato art. 78 pu� 

considerarsi abrogato dall'art. 40 della Costituzione 

L'art. 40 della Costituzione non attribuisce a 

tutti i lavoratori il diritto di sciopero senza alcun 

limite e, cio�, anche per fini non economici. Lo 

sciopero riconosciuto dall� Costituzione come di


ritto � quello, che ha per' fine la difesa di interessi 

economici profession�li. 

Per i pubblici dipendenti la Costituzione impli


citamente, ma chiaramente, esclude la possibilit� 

di ric�rrere allo sciopero per la tutela dei loro in


teressi. Lo sciopero, in genere, � perci� vietato per 

i dipendenti dello Stato e degli altri enti pubblici. 

Trascriviamo, anzitutto, la parte sostanziale della 
motivazione: 

cc L'eccezione di illegittimit� costituzionale dell'art. 
78 del Regolamento del personale delle Ferrovie 
dello Stato (approvato con R. D. L. 7 aprile 1925, 

n. 405, convertito nella legge 21 marzo 1926, n. 597), 
� manifestament� infondata. 
Il testo prevede sanzioni varie (dalle dimissioni di 
ufficio, alla semplice sospensione, secondo le situazioni 
individuali) per gli agenti ohe volontari�mente 
abbandonino l'ufficio o prestino l'opera propria in 
modo da interrompere o.turbare la continuit� e regolarit� 
del servizio. Secondo i ricorrenti, questa norma, 
oltre ohe per la sua origine, sarebbe viziata da illegittimit� 
costituzionale, in quanto volta a colpire 
l'esercizio del diritto di sciopero, riconosciuto con 
l'art. 40 della Costituzione. Nel ricorso si � dedotto, 
col primo motivo, ohe l'art. 78 del Regolamento � 
stato abrogato dall'art. 40 della Costituzione. Ma la 
Corte Costituzionale, nella sentenza 14 giugno 1956, 

n. 1, 'fia ritenuto ohe la declaratoria di illegittimit� 
costituzionale � indipendente dall'ab�rogazione. Perci� 
i ricorrenti hanno elevato anche formale domanda per 
il deferimento alla Corte Costituzionale di detta 
questione. 
Il Collegio osserva, anzitutto, qiianto all'origine 
dell'art. 78 R. P., ohe si tratta, come giustamente ha 
rilevato l'Amministrazione, di norma non introdotta 
nel 1923 dal legislatore fascista, ma di data pi� 
antica, perch� riproduce, quasi alla lettera, l'art. 56 
della legge 7 luglio 1907, n. 429, sull'ordinamento 
dell'esercizio di Stato delle Ferrovie non concesse ad 
imprese private. 

V a precisato, poi, ohe nella specie cc � paoifioo che 
lo sciopero in questione era sciopero di protesta per 
l'emanazione di una legge elettorale� (pag. 6 del 
rieorso) era, oio�, una manifestazione non tendente 
alla tutela di un interesse economico, non. avente, 
anzi aloun riferimento ad interessi economici e professionali. 


La questione di legittimit� costituzionale, che riguarda 
la specie, non � quella generale, posta nell'istanza 
dei ricorrenti. Ammesso ohe l'art. 78 era 
rivolto a colpire l'esercizio del diritto di sciopero, in 
genere, per fini economici e non economici, ma essendo 
paoifioo che nella specie si tratt� di uno soi�pero 
avente finalit� non eoonomiohe, per arrivare alla 
oonolusione della illegittimit� costituzionale della 
norma, nella parte ohe interessa la specie, bisogna 
affermare ohe l'art. 40 della Costituzione attribuisca 
a tutti i lavoratori il diritto di sciopero senza aloun 
limite, oio� anohe per fini non economici. 

In questi termini precisi, che sono i tm�mini di 
specie, l'eooezione � manifestamente infondata. Nel. 
progetto di Costituzione della Commissione dei 75 il 
diritto di sciopero era riconosOiuto senza aloun limite; 
ma l'Assemblea Costituente, non segu� il progetto, e 
l'art. 40, infatti, � formulato diversamente. La norma 
� posta nel titolo III, dei Rapporti economici viene 
dopo l'art. 39, che si oooupa delle organizzazioni sindacali 
e prima dell'art. 42, ohe parla .. d�ll'inizj,atjpa 
economica pri�vata. Essa, pertanto, �ha considerato la libert� 
di sciopero come mezzo col quale i prestatori 
di lavoro mirano a tutelare i loro interessi professionali 
contro i datori di lavoro. 


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t�� I 
; ! -~ 4 


Lo sciopero rioonosoiuto dalla-;,O-Ostit'l!-.zione come� 
diritto. � quello ohe ha per fine la di'jesa:d(jgli interessi' 
eoonomio~ professionali; gli altri 8oiopen, oio� ti~tte 
le manifestazioni ohe hanno in comune Mn lo sciopero 
vero e proprio il solo elemento materiale, dell'astensione 
volontaria dal lavoro, ma hanno per propria 
finalit� interessi non eoonomioi sono fuori della 
previsione della norma della Costituzione. 

Trattasi di una questione gi� esaminata in giurisprudenza, 
numerose volte, e decisa sernpre nei sensi 
qu,i aooennati. Si aggiunga, ora, ohe l'art. 71 dello 
stato giuridico degli irnpiegati civili dello Stato, 
approvato oon D. Presidenziale 11 gennaio 1956, 

n. 17, prevede sanzioni in oaso di comportamento 
ohe produca interruzione, o turbamento;� Mlla regolarit� 
o nella continuit� del servizio, in genere, salvo 
per quanto oonoerne la tutela degli interessi collettivi 
ed individuali degli impiegati, per oui sar� provved�to 
a parte (art. 4 <1:ella legge delega 20dicembre1954, 
n. 1181). Ci� dirnostra ohe anohe �u �legislatore � 
dell'opinione seguita dalla giurisprudenza. 
Essendo ben chiari i limiti della norma costituzionale 
(rapporti �eoonomioi) la specie resta fuori 
dell'ipotesi della norma, peroh� � paoifioo il carattere 
non eoonomioo della manifestaziOne di protesta, colpita 
oon le sanzioni impugnate dai ricorrenti. In 
oonolusione, per quanto riguarda la specie, l'eooezione 
di illegittimit� costituzionale dell'art: 78 appare 
manifestamente in/Ondata. 

(Omissis) 

Col prirno motivo si � dedotto ohe l'art. 78 del Regolamento 
del per.sonale � stato abrogato dall'art. 40 
della Costituzione. La tesi dell'abrogazione � stata 
giustificata oon gli �stessi argornenti sopra esaminati, 
della eooezione di illegittimit� costituzionale. Sotto 
questo profilo speoifioo (dell'abrogazione) la questione 
� stata esaminata e disattesa dalla giurisprudenza del 
Consiglio di Stato (4� Sezione, 9 dicembre 1952, 

n. 1018; 6a Sezione, 20 ottobte 1954, n. 671 e 700). 
Oltre alle ragioni su ricordate, sull'oggetto dell'art. 40 
(rapporti eoonomioi) in dette decisioni ii � rilevato 
ohe i pubblici dipendenti si trovano in una situazione 
particolare, peroh� il loro datore di luvoro � la pubblioa 
amministrazione e per essi nella Costitu,zion~ "?i 
sono altre .norme ohe implicitamente, ma ohiaram�nte 
esoludono la possibilit� di ricorrere allo sciopero, per 
la tutela dei loro interessi (art. 28, sulla responsabilit� 
diretta e personale, art. 54, sulVobbUgo di adempiere 
le pubbliche funzioni oon disciplina e onore, 
art. 98: i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo 
della nazione, eoo.). 

V a aggiunto ohe il progetto Rubinaooi sulla materia, 
presentato nel 1951, all'art. 27 dispone ohe l'esercizio 
del diritto di sciopero � concesso limitatamente alla 
tutela degli interessi eoonomioi del lavoratore. Sono 
vietati gli scioperi di altro genere (politici, di solidariet�, 
contro i licenziamenti, eoo.). Lo sciopero, in 
genere, � vietato per i dipendenti dello Stato e degli 
altri enti pubblici. 

Riesaminata la questione, in relazione agli elementi 
dedotti nel ricorso, il Collegio non trova ragioni 
per discostarsi dalle conclusioni oui era pervenuto 
nelle su ricordate decisioni >>. 

* * * 

Con questa decisione il Consiglio di Stato ha espressamente 
confermato la sua �giurisprudenza sulla 
natura del diritto di sqiopero rioonosoiuto e tutelato 
dalla Costituzione solo nei confronti dei dipendenti 
privati e per la t�tela dei loro interessi eoonomioi. 

I lavori preparatori relativi all'art, 40 della Costituzione, 
la sua oollooazione nella Carta Costituzionale 
e la particolare natura del rapporto di pubblico impiego, 
sia per quanto attiene al datore di lavoro, lo 
Stato o gli altri enti pubblici, di oui gli impiegati sono 
al contempo dipendenti ed organi, s_ia in riferimento 
alle funzioni ohe i pubblici dipendenti svolgono nell'interesse 
della collettivit� e ohe non tollerano interruzioni, 
confermano, a nostro avviso, l'esattezza della 
tesi accolta dal Consiglio di Stato. 

D'altra parte, lo sciopero per motivi politici � del 
tutto estraneo al rapporto di lavoro e non pu� considerarsi 
un diritto del lavoratore, ma, eventualmente, 
una facolt� del cittadino, ohe dovrebbe rientrare nel 
diritt<J di libert�, ma� ohe oertamente � estranea alla 
fattispecie ndrmativa dell'art. 40 della Costituzione. 

G.G. 

INDICE s I s T E M A T I e�o 
DELLE CONSULTAZIONI 


LA FORMULAZIONB DE[", QUESITO NON RIFLETTE IN ALCUN MODO LA SOLUZIONE CHE NE~ STATA PRESA 

AERONAUTICA E AEROMOBILI 
RELITTI. -I) Se ai relitti di aerei militari ritrovati 
in mare siano applicabili le norme degli artt. 510 e 511 
del Cod. Navigaz. (n. 5). 
II) Se, in conseguenza, ai ritrovatori dei relitti medesimi, 
che abbiano adempiuto all'obbligo della denunzia 
e della consegna, spetti il rimborso delle spese ed il 
premio (n. 5). 
III) Se, nel caso di caduta di apparecchi militari in 
mare, l'Amministrazione sia tenuta a risarcire i danni 
cagionati alle reti da pesca (n. 5). 

AGRICOLTURA 
COMMISSIONI COMUNALI. -I) Se le Commissioni comunali 
per la massima occupazione in agricoltura possano 
considerarsi organi dello Stato (n. 10). 
II) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente 
incorressero le suddette Commissioni, sia in tema di elenchi 
che di assegnazione, possano essere corrette ed eliminate 
dalla Commissioni Provinciale (n. 10). 
III) Se �e suddette Commissioni possano essere sciolte 
e"Sostituite da un Commissario (n. 10). 

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 
CIRCOLAZIONE AUTOVEICOLI. -I) Se l'Amm�nistrazione 
dello Stato (comprese in questo concetto anche le 
Aziende Autonome) possa, allo stato attuale della legislazione, 
stipulare contratti di assicurazione' in genere, 

o contratti di assicurazione di responsabilit� civile in 
specie (n. 199). 
COMMISSIONI COMUNALI. -II) Se le Commissioni 

Comunali per la massima occupazione in agricoltura 

possano considerarsi organi dello Stato (n. 200). 

III) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente incor


ressero le suddette Commissioni, sia in tema di elenchi 

che di assegnazione, possano essere corrette ed elimi


nate dalla nommissione Provinciale (n. 200). 

IV) Se le suddette Commissioni possano essere sciolte 

e sostituite da un Commissario (n. 200). 

COMPETENZE. -V) Se il D.M. 30 luglio 1952, n. 739 
regoli attualmente in modo completo la materia delle 
competenze finanziarie degli organi centrali e periferici 
dell'Amministrazione ferroviaria (n. 201). 

ENAL COMUNALI E AZIENDALI. -VI) Se gli ENAL 

comunali e aziendali siano da ritenersi organi periferici 

dell'ENAL (n. 202). 

VII) Se dall'attivit� di detti circoli possa derivare 

alla ENAL una responsabilit� patrimoniale (n. 202). 

VIII) Se dall'attivit� di detti circoli possa derivare 
all'ENAL la responsabilit� per le obbligazioni tributarie 

(n. 202). 
IX) Se l'ENAL provinciale sia tenuto a rispondere 
delle obbligazioni tributarie, derivanti da inosservanza 
della legge dei diritti erariali sui pubblici spettacoli, di 
un cinema ENAL comunale (n. 202). 

OPERE PUBBLICHE. -X) Se, ai sensi dell'art. 13 
legge lo giugno 1931, n. 1199, per i lavori interessanti 
grandi comunicazioni stradali e dighe di ritenuta, in 
qualunque parte del territorio nazionale compiuti, il 
progetto relativo debba essere assoggettato al parere 
della Autorit� Militare (n. 203). 

XI) Se, nell'ipotesi affermativa, il parere dell'Autorit� 

Militare sia obbligatorio e vincolante per le persone 

fisiche o enti che procedono ai lavori suddetti (n. 203). 

APPALTO 

CONTRATTI. -I) Se il provvedimento di rescissione 
di un contratto d'appalto, stipulato dal Provveditore 
di una Regione per la rifazione di una strada ai sensi 
della lettera g) della legge 10 gennaio 1952, n. 9, debba 
essere emesso dallo stesso Ente che ha stipulato il 
contratto e cio� dal Provveditore (n. 219). 

FORNITURE. -II) Se l'art. 11 della legge di Conta


bilit� Generale dello Stato, che autorizza PAmministra


zione ad aumentare o diminuire di un quinto del prezzo 

di appalto le opere, i lavori e le forniture, ed asf\oggetta 

l'appaltatore alle stesse condizioni del contratto princi


pale, presupponga che il contratto sia in corso di esecu


zione (n. 220). 

III) Se nei contratti per le commesse di fornitura alle 

industrie del Mezzogiorno, ai sensi della legge 6 ottobre 

1950, n. 835, debba essere stabilito che tutte le forniture 

di materie prime debbano essere fatte da industrie delle 

provinci~ indicate nell'art. 1 della legge stessa (n. 221). 

INTERESSI COMPENSATIVI. -IV) Quale sia l'interpretazione 
dell'art. 46 delle condizioni generali di appalto 
per i lavori del Genio Militare, approvate con R. D. 
17 marzo 1932, n. 366, riguardante la decorrenza degli 
interessi' compensativi sul ritardo nel pagamento degli 
acconti (n. 222). 

INTERESSI MORATORI. -V) Se sia applicabile, in 
materia di appalto pubblico, il disposto dell'art. 1224 
C.C., ultimo comma, nel caso di ritardo di pagamenti 

(n. 223). 

-17 


REVISIONE PREZZI. -VI) Se, ai sensi dell'art. 2, n. 3 
della legge n. 329 del 1950, per i lavori appaltati dopo 
il 15 aprile 1946, la revisione debba essere effettuata in 
base al r.d.l. n. 1296 del 1938 (n. 224). 

VII) Se il R.D.L. n. 1296 del 1938 possa applicarsi raffrontando 
i prezzi correnti al tempo dell'esecuzione con i 
prezzi lordi di capitolati, ancorch� questi siano inferiori 
ai prezzi correnti al tempo dell'aggiudicazione (n. 224). 

ASSICURAZIONI 

CIRCOLAZIONE AUTOVEICOLI. -I) Se l'Amministrazione 
dello Stato (comprese in questo concetto anche le 
Aziende Autonome) possa, allo stato attuale della legislazione, 
stipulare contratti di assicurll.zione in genere, 
o� contratti di assicurazione di ~esponsabilit� civile, in 
specie (n. 46). 

I.N.P.S. 
II) Se debbano corrispondersi all'INPS le quote di 
assicurazioni sociali per� il personale itddetto ai Musei 
della Marina Militare (n. 47). 

AUTOVEICOLI 

MILITARI. -Se, militari in servizio, .abilitati, secondo 
le disposizioni di legge, alla condotta di autoveicoli militari, 
debbano .essere muniti anche della normale patente 
di idoneit� � civile >>, per essere autorizzati a condurre, 
in abiti civili, automezzi che, bench� appartenenti alle 
Amministrazioni Militari, portino, oltre la targa militare, 
anche quella civile (n. 53). 

AVVOCATI E PROCURATORI 

AvvocATURA STATO. -I) Se, ai sensi dell'art. 6, 

terzo comma della legge 4 febbraio 1956, n. 54, l'I.M.I. 

e gli altri istituti di credito a cui sono affidati i compiti 

di gestione dei finanziamenti indicati nella legge stessa, 

possano valersi per il ricupero dei crediti relativi a detti 

finanziamenti del patrocinio delle Avvocature dello 

Stato (n. 32). 

II) Se, ai sensi della predetta legge, l'I.M.I. possa richie


dere l'assistenza delle Avvocature dello Stato per il 

recupero di crediti concessi in base alla legge 8 marzo 

1949, n. 75 (n. 32). 

BANCHE 

Quali siano gli effetti del D.L. 7 novembre 1954, n. 1027, 
che ha stabilito la sospensione dei termini di prescrizione 
e di decadenza in alcuni Comuni della provincia di Salerno 
sulla legge 31 gennaio 1953, n. 51 e sul D. M. 25 settembre 
1954, con i quali � stato fissato il termine entro il 
quale i titoli provvisori della Banca d'Italia potevano 
essere sostituiti dalla Banca d'Italia stessa (n. 7). 

BORSA 

TITOLI AZIONARI. -Se sia possibile ammettere alle 
quotazioni ufficiali nelle Borse Valori del Continente 
titoli azionari al portatore emessi in forza della legge 
regionale 2 luglio 1948, n. 30, da Societ�. aventi sede 
in Sicilia (n. 9). 

CONTABILIT� GENERALE DELLO STATO 

CESSIONE DI CREDITI. -I) Se la cessione di crediti, 
relativi ad un contratto di appalto con l'Amministrazione, 
effettuata da un'impresa a favore di una Banca 
sia da ritenersi valida in seguito al fallune�lto dell'impresa 
stessa (n. 155). 

CONTRATTI. -II) Se deboa considerarsi nullo un 
contratto col quale l'Amministrazione dello Stato, direttamente 
o indirettamente, assuma l'obbligo di adoperarsi 
perch� sia approvata una certa legge (n. 156). 

III) Se l'Amministrazione possa procedere all'incameramento 
della cauzione ai sensi dell'art. 332 della legge sui 
LL. PP. 20 marzo 1865, n. 2248 (alleg. E), quando l'appaltatore, 
trascorsi i due mesi previsti dall'art. 7 del 
Capitolato Generale di Appalto, si sia rifiutato di procedere 
alla stipulazione del contratto (n. 157). 

REVISIONE PREZZI. -IV) Se nei procedimenti di revisione 
prezzi per lavori e� forniture, eseguiti anterior:
i;nente all'8 settembre 1943, possano applicarsi criteri 
e;naloghi a quelli dettati dall'art. 13 del D. L. 25 marzo 
1948, n. 674, sulla sistemazione e liquidazione dei contratti 
di guerra (n. 158). 

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 

PUBBLICHE CALAMITA'. -Se, ai sensi. dell'art. 7-b~B 
della legge 12 febbraio 1952, n. 50, possa essere liquidato 
il contributo dei danni da alluvione al gestore provvisorio 
di una azienda fallita (n. 16). . 

DANNI DI GUERRA 

INDENNIZZI -NAVI. -I) Se la legge sui danni di 
guerra 27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile anche ai 
rapporti relativi agli indennizzi a suo tempo corrisposti 
per danni di guerra alle navi requisite o noleggiate dallo 
Stato e degli indennizzi per rischi di guerra alle navi 
assicurate (n. 64). 

INDENNIZZI -TERRITORIO DI TRIESTE. -II) Quale 
sia l'interpretazione e l'applicazione dell'ultimo comma 
dell'art. 21 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, per la 
concessione di in<l@nnizzi e contributi per danni di guerra 
(nel territorio di �Trieste) (n. 65). 

INDENNIZZI -RISCOSSIONE. -III) Se la esenzione 
dalla imposta di bollo .stabilita dall'art. 67 della legge 
27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile alle procure 
rilasciate per la riscossione degli indennizzi per danni di 
guerra (n. 66). 

e 

INDENNIZZI -SEQUESTRARILIT�. -IV) Se sussista 

incompatibilit�. fra la norma dell'.art. 11 della legge 

26 ottobre 1940, n. 1543 e quelle della legge 27 dicembre 

1953, n. 968 (n. 67). 

V) Se la suddetta legge del 1953 abbia o meno disci


plinato l'intera materia gi�. regolata dalla legge del 1940 

(n. 67). 
VI) Se, ai sensi della suddetta legge del J91;i3, l'indennizzo 
per danni di guerra possa essere sequestrato Q 
pignorato (n. 67). � 

VII) Se, in caso di fallimento del danneggiato, l'indennizzo 
debba essere pagato alla massa fallimentare e per 
esso al curatore (n. 67). 


18 


DEMANIO 

BENI PATRIMONIALI INDISPONIBILI. -Se possa adottarsi 
la procedura amministrativa per intimare lo sfratto 
ad una Cooperativa che tenga in regolare affitto locali 
gi� costituenti beni in dotazione della Corona (n. 128) 

DEPOSITO 

AUTENTICAZIONE. Se, ai sensi dell'art. 204 delle 
nuove istruzioni sul servizio dei depositi, l'atto di autenticazione 
delle scritture private presentate aila Cassa 
DD. e PP. possa essere effettuato con mezzi meccanici 

(n. 18). 
EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE 

ALLOGGI INA-CASA. -I) Quale sia, ai sensi dell'articolo 
23 del D.P.R. 22 giugno 1949, n. 340, la figura 
giuridica del rappresentante degli assegnatari degli 
alloggi a riscatto costruiti dall'INA-Casa (n. 64). 

II) Se possa procedersi in via amministrativa per il 
rilascio di alloggi INA-Casa occupati abusivamente da 
terzi (n. 65). 

ALLOGGI INA-cASA -DECADENZA. -III) Se la decadenza 
dall'assegnazione di alloggio INA-Casa prevista 
dall'art. 21 del D.P.R. 22 giugno 1949, n. 340, abbia una 
disciplina giuridica analoga a quella stabilita per la 
decadenza dall'art. 17 della legge 28 febbraio 1949, 
n; 43 (n. 66). 

IV) Se sia ammissibile ricorso gerar�ihico al Comitato 
di Attuazione contro i provvedimenti della Gestione 
INA-Casa (n. 66). 

VI) Se oltre che della via amministrativa la Gestione 
INA-casa possa valersi per lo sfratto degli assegnatari 
colpiti dal provvedimento di decadenza, dell'azione 
giudiziaria (n. 66). 

ELEZIONI 

Se la condanna per omicidio colposo, ai sensi del n. 7 
dell'art. 2, legge 7 ottobre 1947, n. 1058, comporti per 
il reo incapacit� elettorale (n. 3). 

ESECUZIONE FORZATA 

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI. Se, nel caso in cui 
il credito, per cui si procede a pignoramento presso 
terzi, � inferiore a quello che il debitore vanta presso 
1'Amministrazione terza pignorata, tutte le somme presso 
il terzo debbano intendersi totalmente indisponibili, 
ovvero se debbano limitarsi all'ammontare del credito 
oltre le spese (n. 17). 

ESPROPRIAZIONE PER P. U. 

DECRETO. -I) Se il decreto di espropriazione per p. u. 

per avere efficacia debba essere notificato in determinate 

forme (n. 129). 

II) Quale sia la portata dell'art. 51 della legge sulle 

espropriazioni per p. u. (n. 129). 

III) Se nel caso di espropriazioni per p. u. nelle quali 
la pubblica utilit� sia dichiarata per legge, l'emanazione 
�del decreto di espropriazione, dopo decorso il biennio 

della occupazione di urgenza, sia illegittima (n. 129). 

FALLIMENTO 

I) Se la cessione di crediti, relativi ad un contratto 
di appalto con l'Amministrazione, effettuata da un'impresa 
a favore di una Banca, sia da ritenersi valida in 
seguito al fallimento dell'impresa stessa (n. 29). 

II) Se, prima dell'iscrizione a ruolo di un credito per 
tributo diretto, sia legittimata l'Amministrazione Finanziaria 
a chiederne direttamente l'insinuazione al passivo 
fallimentare, o sia, per contro, anche in tal caso, riservata 
all'esattore la riscossione della imposta (n. 30). 

FERROVIE 

COMi\i!SSARIATICOMPARTIMENTALI P. S. -I) Quali siano 
i rapporti tra l'Amministrazione Ferroviaria e l'Amministrazione 
della Polizia in ordine all'attivit� dei Commissariati 
Compartimentali di P. S. (n. 248). 

COMPETENZE FINANZIARIE. -II) Se il D. M. 30 luglio 
1952, n. 739, regoli attualmente in modo completo la 
materia delle competenze finanziarie degli organi centrali 
e periferici dell'Amministrazione Ferroviaria (n. 249) 

LETTERE DI VETTURA. -III) Se costituisca violazione 
delle Condizioni e Tariffe delle FF. SS., ai sensi dell'articolo 
15, prog. 1 delle C. T. stesse, il fatto di aver usato 
una sola lettera di vettura per il noleggio di due carri 

(n. 250). 
MEDICI DI RIPARTO. -IV) Se e in quali casi i medici 
di riparto delle FF. SS. possano incorrere nella responsabilit� 
penale per la violazione del segreto professionale 
nei riguardi degli agenti da essi visitati (n. 251). 

V) Se i medici di riparto delle FF. SS. possano beneficiare 
delle particolari provvidenze della legge 15 maggio 
1954, n. 232, recante disposizioni a favore dei sanitari 
perseguitati dal fascismo (n. 252). 

TRASPORTO (DI PERSONE). -VI) Se in caso di interruzzione 
della circolazione dei treni, avanti l'inizio del 
trasporto, l'Amm.ne Ferroviaria debba darne al pi� 
presto avviso al pubblico (n. 253). 

VII) Se, nel caso di omissione di detto avviso l'Amministrazione 
Ferroviaria sia tenuta al risarcimento dei danni 
nei confronti dei viaggiatori che hanno dovuto usufruire 
di altri mezzi, sostenendo una maggiore spesa (n. 253). 

FERROVIE E TRANVIE 

TRASPORTI IN CONCESSIONE. -Se, ai sensi dell'art. 8 
della Cartella d'oneri, il servizio di trasporto degli effetti 
postali sulle pubbliche autolinee, in caso di interruzione 
a causa di forza maggiore debba proseguire con trasporti 
pedonali a carico dei concessionari delle autolinee (n. 254). 

IMPIEGO PUBBLICO 

ASSICURAZIONE INPS. -I) Se debbano corrispondersi 
all'INPS le quote di assicurazioni sociali per il personale 
addetto ai Musei della Marina Militare (n. 424). 

CERTIFICAZIONI. -Il) Se l'Amministrazione-p_gssa: 
rilasciare ad un funzionario, destituito dall'impiego, un 
certificato attestante che egli ha cessato di appartenere 
alla stessa Amministrazione senza l'indicazione dei motivi 
che determinarono la cessazione stessa (n. 425). 


19 


CONCORSI. -III) Se possano essere ammessi ai concorsi 
di nomina ad impiego civile presso l'Amministrazioni 
statali, quei candidati che abbiano conseguito il 
titolo di studio richiesto in data posteriore a quella di 
scadenza del termine utile per la presentazione delle 
domande (n. 426). 

REIMPmGo. -IV) Quale sia l'interpretazione della 
legge 12 febbraio 1955, n. 44, che ha regolato la posizione 
amministrativa di ex dipendenti della SEPR.AL al fine 
del loro reimpiego presso altri enti similari (n. 427). 

SOSPENSIONE CAUTELARE. -V) Quali siano gli assegni 
da corrispondere ad impiegati della SEPR.AL, sospesi 
dal servizio e reintegrati nelle funzioni, a seguito di assoluzione 
in procedimento penale (n. 428). 

IMPORTAZIONE -ESPORTAZIONE 

Quale sia l'interpretazione e l'applicazione dell'art. 1 
delle norme di esecuzione della legge 22 dicembre 1953, 

n. 955, sulla assicurazione dei crediti all'esportazione 
soggetti a rischi speciali (n. 3). 
IMPOSTA DI BOLLO 

ESENZIONI. -Se la esenzione dalla imposta di bollo, 
stabilita dall'art. 67 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, 
sia applicabile alle procure rilasciate per la riscossione 
degli indennizzi per danni di guerra (n. 5). 

IMPOSTA GENERALE SULL'ENTRATA 

ESENZIONI. -Se l'esenzione dall'obbligo di registrazione 
per gli atti della Gestione speciale viveri La Provvida, 
stabilita nella legge 18 agosto 1942, n. 1066, implichi 
altres� la esenzione di tali atti dal visto dell'Ufficio 
del registro a norma del R. D. 3 giugno 1943, n. 452, ai 
fini della imposta sulla entrata (n. 61). 

IMPOSTE E TASSE 

DIRITTI ERARIALI. -I) Se l' ENAL provinciale sia 
tenuto a rispondere delle obbligazioni tributarie derivanti 
da inosservanza della legge sui diritti erariali sui pubblici 
spettacoli di un cinema ENAL comunale (n. 279). 

IMPOSTA FABBRICAZIONE SPIRITI. -II) Se il D.L. 
15 settembre 1954, n. 859, relativo al trattamento fiscale 
previsto dal D.L. n. 879-1953; concernente modificazioni 
all'imposta di fabbricazione e ai diritti erariali sugli 
alcoli, abbia efficacia retroattiva (n. 280). 

IMPOSTA SULLE SOCIETA. -III) Se, ai sensi della legge 
6 agosto 1954, n. 603, i Monti di Credito su Pegno di 
seconda categoria, siano esenti dall'imposta sulle societ� 

(n. 281). 
INVALIDI DI GUERRA 

COLLOCAMENTO AL LAVORO. -Quale sia l'interpretazione 
dell'art. 20, 2� comma, del regolamento approvato 
con D.P. 18 giugno 1950, alla legge 3 giugno 1950, 

n. 37, circa il collocamento obbligatorio degli invalidi 
di guerra (n. 6). 
ISTRUZIONE SUPERIORE 

Se le persone denunziate per falsit� commesse nei corsi 
di studio, sebbene siano state prosciolte per una causa 

estintiva dei reati loro ascritti, debbano essere sottoposte 
a procedimento amministrativo al fine di annullare 
il titolo di studio conseguito (n. 6). 

LAVORO 

I) Quale sia la parte lesa, direttamente danneggiata, 
dall'azione delittuosa di un collocatore comunale il 
quale si sia appropriato in tutto o in parte dei fondi desti


'nati ai sussidi per indennit� di disoccupazione (n. 7). 

COMMISSIONI COMUNALI. -II) Se le Commissioni 
comunali per la massima occupazione in agricoltura possano 
considerarsi organi dello Stato (n. 8). 

III) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente incorressero 
le suddette Commissioni, possano essere corrette 
ed eliminate dalla Commissione provinciale (n. 8). 


IV) Se le suddette"Commissioni possano essere sciolte 
e sostituite da un Commissario (n. 8). 


LEGGI DECRETI E REGOLAMENTI 

Se, ai sensi dell'art. 17 del T. U. delle leggi sull'ordinamento 
della Corte dei Conti, 12 luglio 1934, n. 1214, debba 
essere sottoposto al controllo ed alla registrazione della 
Corte dei Conti il provvedimento di rigetto di un ricorso 
straordinario al Capo dello Stato (n. 12). 


LOCAZIONI 

CONTRATTI. -I) Se un contratto di locazione stipulato 
dall'Amministrazione con un privato posteriormente 
al 1� marzo 1947, ma con retrodatazione della decorrenza 
della locazione, possa essere soggetto a disciplina vincolistica 
(n. 95). 

INTERESSI LEGALI. -II) Se gli aumenti disposti dalla 
legge 1� maggio 1955, n. 368, debbano essere praticati 
anche sugli interessi legali che l'Amministrazione corrisponde 
ai proprietari degli immobili ad essa locati sullo 
importo dei lavori effettuati sugli immobili stessi (n. 96). 

MEZZOGIORNO 

AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE. -I) Se il Ministro dei 
trasporti possa concedere, ai sensi dell'art. 7, D.L.C.P.S. 

n. 1958 del 1947, l'applicazione di tariffe ferroviarie di 
favore per il trasporto di materiali e materie prime necessari 
per la costruzione di un albergo-ristorante-cinema 
teatro (n. 3). 
FORNITURE. -II) Se nei contratti per le commesse 
di forniture alle industrie del mezzogiorno, ai sensi della 
legge 6 ottobre 1950, n. 835, debba essere stabilito che 
tutte le forniture di materie prime debbano essere fatte 
da industrie delle provincie indicate nell'art. 1 della 
legge stessa (n. 4). 

MILITARI 

PATENTE CIVILE. -Se militari in serv1z10, abilitati, 
secondo le disposizioni di legge alla condott~ <li autoveicoli 
militari, debbano essere muniti anche della normale._ 
patente di idoneit� cc civile � per essere autorizzati a 
condurre, in�abiti civili, automezzi che, bench� appartenenti 
alle Amministrazioni Militari, portino, oltre la 
targa militare anche quella civile (n. 6). 


20 


NAVE E NAVIGAZIONE 

DANNI DI GUERRA. -Se la legge sui danni di guerra 
27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile anche ai rap" 
porti relativi agli indennizzi a suo tempo corrisposti 
per danni di guerra alle navi requisite o noleggiate dallo 
Stato e degli indennizzi per rischi di guerra alle navi 
assicurate (n. 81). 

OMICIDIO E LESIONI COLPOSE 

ELEZIONI. -Se la condamia per omicidio colposo, 
ai sensi del n. 7 dell'art. 2 della legge 7 ottobre 1947, 

n. 1058, comportiper il reo incapacit� elettorale (n. 2). 
OPERE PUBBLICHE 

PROGETTI. -I) Se, ai sensi dell'art. 13 legge 10 giugno 
1931; n. 1199, per i lavori interessanti grandi comunicazioni 
stradali e dighe di ritenuta, in qualunque parte 
del territorio nazionale compiuti, il progetto relativo 
debba essere assoggettato al parere dell'Autorit� Militare 

(n. 43). 
II) Se, nell'ipotesi affermativa, il parere dellaAutorit� 
Militare sia obbligatorio e vincolante per ~e persone fisiche 
od enti che procedono ai lavori suddetti (n. 43). 

PENSIONI 

PENSIONI DI GUERRA. -Se l'Amministrazione possa 
provvedere al recupero del credito per assegni di pensione 
di guerra indebitamente corrisposti mediante ritenute 
mensili da operare sullo stipendio dell'erede del defunto 

(n. 79). 
POLIZIA 

COMMISSARIATI COMPARTIMENTALI DI P. s. -Quali 
siano i rapporti tra l'Amministrazione ferroviaria e l'Amministrazione 
della polizia in ordine all'attivit� dei Commissariati 
compartimentali di P.S. (n. 19). 

POSTE E TELEGRAFI 

TRASPORTI IN CONCESSIONE. -Se, ai sensi dell'art. 8 
della Cartella d'oneri, il servizio di trasporto degli effetti 
postali sulle pubbliche autolinee, in caso di interruzione 
a causa di forza maggiore debba proseguire con trasporti 
pedonali a carico dei concessionari delle autolinee (n. 55) 

PRESCRIZIONE 

CONTRAVVENZIONI FINANZIARIE. -I) Se sia appli


cabile alle contravvenzioni tributarie il normale termine 

di prescrizione di diciotto mesi o quello triennale pre


visto dall'art. 16 della legge 7 gennaio 1929, n. 4. (n. 28). 

II) Quale sia la prescrizione da applicarsi alle rate di 

ammortamento di un debito (nella specie rate compren


sive di capitale ed interessi scalari dovuti dai Consorzi 

e dagli interessati PE'.r contributi di opere idrauliche di 

2a e 3a categoria) (n. 29). 

III) Quali siano gli effetti del D.L. 7 novembre 1954, 

n. 1027, che ha stabilito la sospensione dei termini di 
prescrizione e di decadenza in alcuni Comuni della provincia 
di Salerno, sulla legge 31 gennaio 1953, n. 51 e 
sul D.M. 25 settembre 1954, con i quali � stato fissato 
il termine entro il quale i titoli provvisori della Banca 
d'Italia potevano essere sostituiti dalla Banca d'Italia 
stessa (n. 30). 
PREVIDENZA ED ASSISTENZA 

I.N.P.S. -Se, ai fini della corresponsione dei contributi 
previdenziali, il personale inserviente di un Istituto 
di beneficenza debba ritenersi personale domestico o 
comune personale operaio (n. 2&). 
PROFESSIONI 
Se sussistano gli estremi del reato nell'ipotesi di una 
persona che si attribuisca una qualifica professionale non 
riconosciuta dallo Stato (n. 1). 

PROPRIETA' 

INSTALLAZIONE DI ANTENNE TELEVISIVE. -Se un 
inquilino possa agire in base all'art. 1032 del e.e. nel 
caso che il proprietario dell'immobile, senza addurre 
alcun motivo, si rifiutasse ,di aderire alla richiesta per 
l'apposizione di una antenna televisiva (n. 22). 

RADIOAUDIZIONI 

ANTENNE TELEVISIVE. -I) Se la legge 6 maggio 
1940, n. 554, relativa agli impianti per le radioaudizioni 
possa ritenersi applicabile agli impianti televisivi (n. 5). 

II) Se un inquilino possa agire in base all'art. 1032 del 

O.O. nel caso che il proprietario dell'immobile, senza 
addurre alcun motivo, si rifiutasse di aderire alla richiesta 
per l'apposizione di una antenna televisiva (n. 5). 
CANONI. -III) Se l'utente, ohe non intende o non pu� 

pi� usufruire delle radioaudizioni e deve disdire l'abbona


mento solo con effetto per l'anno futuro, e non gi� per 

quello in corso, sia tenuto al pagamento dell'intero 

canone per l'anno in corso (n. 6). 

IV) Se l'utente che venda o ceda il proprio apparecchio 

sia tenuto alla denuncia della cessione entro un certo 

termine e a provare che il nuovo utente ha corrisposto 

l'ammontare del residuo canone semestrale di abbona-. 

mento. (n. 6). 

REGIONI 

TITOLI AZIONARI. -Se sia possibile ammettere alle 
quotazioni ufficiali" nelle Borse Valori del Continente 
titoli azionari al portatore emessi in forza della legge 
regionale 2 luglio 1948, n. 30, da Societ� aventi sede in 
Sicilia (n. 55). 

RESPONSABILITA' CIVILE 

ASSICURAZIONE. -Se l'Amministrazione dello Stato 
(comprese in questo concetto anche le Aziende Autonome) 
possa, allo stato attuale della legislazione, stipulare 
contratti di assicurazione di responsabilit� civile 

(n. 176). 
SANITARI 

MEDICI DI RIPARTO DELLE FF. SS. -I) Se i medici 

di riparto delle FF. SS. possano beneficiare delle parti


colari provvidenze della legge 15 maggio 1954, n. 232, 

recante disposizioni a favore dei sanitari perseguitati 

dal fascismo (n. 5). 

II) Se e in quali casi i medici di riparto delle FF:Ss.�


possano incorrere nella responsabilit� penale per viola


zione del segreto professionale nei riguardi degli agenti 

da essi visitati (n. 6). 



21


:STRADE 

CONTRATTI. -I) Se il provvedimento di rescissione 
di un contratto di appalto stipulato dal Provveditore di 
una Regione per la rifazione di una strada ai sensi della 
lettera g) della legge 10 gennaio 1952, n. 9, debba essere 
emesso dallo stesso Ente che ha stipulato il contratto 
e cio� dal Provveditore (n. 23). 

DISTANZE. -II) Quali siano le distanze da osservare 
fra le alberature poste lungo le strade statali e i fondi. 
finitimi (n. 24). 

VIABILITA'. -III) Se per l'applicazione del disposto 
dell'ultimo capoverso dell'art. 1 del Codice della Strada 
che vieta di eseguire costruzioni o piantagioni .in corrispondenza 
delle curve stradali di raggio inferiore a cento 
metri sia sufficiente l'accertamento della curva a stretto 
raggio nonch� della esistenza della costruzione in corrispondenza 
(n. 25). 

IV} Se per l'applicazione della suddetta norma nei casi 
di costruzioni effettuate in localit� di particolare delica


tezza per il traffico, il pericolo per la viabilit� debba 
essere accertato di volta in volta dalle autorit�. competenti 
(n. 25). 

TRASPORTO 

TRASPORTO FERROVIARIO. -Se il Ministro dei Trasporti 
possa concedere, ai sensi dell'art. 7 D.L.C.P.S. 

n. 1958. del 1947, l'applicazione di tariffe ferroviarie di 
favore per il trasporto di materiali e materie prime 
necessarie per la costruzione di un albergo-ristorantecinema-
teatro (n. 38). 
TRATTATO DI PACE 

AzIENDE TEDESCHE. -Se l'art. 304 della legge di 
guerra che determina i creditori che possono essere soddisfatti 
sui beni sequestrati, stabilisca a favore di essi o 
nei confronti di altri creditori, titoli di prelazione o di 
preferenza (n. 66). 



RASSEGNA DI LEGISLAZIONE, DOTTRINA 
E GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI RESPONSABILIT� 
CIVILE DELLO STATO E DI DIFESA DELLA PUBBLICA 
AMMINISTRAZIONE IN TUTTI GLI STATI. DEL MONDO 

A CURA DI SALVATORE SICA 

1. INTRODUZIONE. -L'Unione del Canada, che 
rientra nel sistema del Commonwealth britannico, 
va trattata: 1) secondo l'Unione; 2) secondo le 
provincie.
� opportuno introdurre alla trattazione della: 
a) responsabilit� dell'Unione e degli Stati; b) della 
difesa dell'Unione e degli Stati, esponendo sommariamente 
il duplice sistema canadese dell'ordinamento 
giudiziario, che si pu� riassumere cos�: 
vi sono Corti supreme, aventi competenza esclusiva 
per tutta l'Unione (Ammiragliato, Court of Exchequer, 
ed all'apice la Corte Suprema del Canada) e 
Corti dette superiori nei singoli Stati, assieme con 
Corti distrettuali (District courts) e di contea 
(County courts); la nomina dei giudici di tali 
corti, la cui distinzione � importante per stabilire 
se il potere legislativo abbia eventualmente delegato 
i poteri non ultra vires ad organi amministrativi 
(administrative agencies) � disposta dal Governatore 
Generale (art. 26, British North America 
Act, 1867). Per il Canada il sistema della divisione 
dei poteri ha scarsa importanza nella pratica legislativa 
e nella dottrina. L'art. 35 dello Interpretation 
Act (Unione) (Rev. Stat. 1952, eh. 158) ha 
chiarito quali corti provinciali debbano considerarsi 
(( supertor courts �; soltanto queste elencheremo. 

1) La Court of Admiralty, la cui giurisdizione 
concerne tutte le acque navigabili, sia naturalmente 
sia artificialmente (art. 18) ed esercitata 
dalla Exchequer Court of Canada (art. 3), avente 
un Adrniralty District in Ontario, Quebec, Nova 
Scotia, Province of New Brunswick, British Columbia, 
Prince Edward Island (art. 12) (eh. 1, Stat. 
1952; Admiralty Act 1934, eh. 31). 

2) L'Exchequer Court of Canada, avente giurisdizione 
esclusiva in materia di terre, beni o denaro 
del cittadino trattenuti (in the possession) dall'Amministrazione 
(Crown) ed in materia contrattuale 
in cui figuri l'Amministrazione stessa (Exchequer 
Court Act, Rev. Stat. 1952, eh. 98). 

3) La Supreme Court of Canada, avente una 
giurisdizione suprema di appello (appellate jurisdiction) 
(art. 35-54) in materia civile e penale 
(art. 54) ed una giurisdizione speciale (art. 55 e seg.) 
(Supreme Court Act, Rev. Stat.1952, eh. 259 e 335); 
pi� non esiste il ricorso al Privy Council nel Regno 
Unito (art. 54, n. 2). 

Troviamo nelle Provincie le seguenti � superior 
courts n: 

1. Alberta: Supreme Court (Rev. Stat. Alberta, 
1942, Judicature Act, eh. 129). 
2. British Columbia: Court of Appeal (Re-V. 
Stat. Brit. Col., 1948, eh. 74); Supreme Court 
(ivi, eh. 73; Supreme Court Act Amendment Act 
1950, �h. 2; con ricorso alla Court of Appeal). 

3 . .llfanitoba: Court of Appeal (Rev. Stat. 
of Manitoba 1940, eh. 40); Court of Queen's (King's) 
Bench (ivi, eh. 44). 
4. New Brunswiok: Supreme Court (Rev. Stat. 
of New Bruns. 1952); 
5. Newfoundland: Supreme Court (Rev. Stat. 
Newf., 1952; Judicature Act 1916, eh. 83). 
6. Nova Scotia: Supreme Court (Rev. Stat. 
Nova Scotia, 1923; Supreme Court Act 1924 eh. 55). 
7. Ontario: Supreme Court of Judicature (Rev. 
Stat. Ont. 1950; Judicature Act, eh. 190, ivi; 
Judicature Amendment Act 1951, eh. 40). 
8. Prinee Edward: Supreme Court (Rev. Stat. 
Pr. Edw., 1951; Judicature Act, ivi, eh. 79). 
9. Quebee: Court of Quem's (King's) Bench; 
Superior Court (Rev. Stat. of Quebec, 1941. Courts 
of Justice Act, ivi, eh. 15; Act 1951, eh. 55). 
10. Saskatehewan: Court of Appeal; Court of 
Queen's (King's) Bench (Rev. Stat. of Sask. 1953; 
Acts, 1951, eh. 27 e eh. 28). 
11. Yukon Territory: Territorial Ccurt .(Rev. 
Stat. Canada, 1952, Yukon Act, eh. 298, art. 51-71; 
Yukon Administratioil of Justice, ivi, eh. 299); 
i giudici di questa Corte sono ex otf�eio giudici della 
Territorial Court of the Northwest Territories 
(art. 20, Northwest Territories Act, Rev. Stat. 
Can. 1952, eh. 33). � 
A) RESPONSABILIT,\: a) dell'Unione (Union of 
Canada); b) degli Stati (Provinces of Canada). 

J.Ja materia della responsabilit� verso i terzi, 
nelle azioni contrattuali ed extracontrattuali (torts),� 
� diversa per l'Unione e per i singoli Stati. 

a) Unione. -Occorre tener presenti due leggi 
fondamentali, quella sull'Exchequer Court (Rev. 
Stat. Can. 1952, eh. 98) e la CroWn Liability Act 
del 14 maggio 1953 (Stat. of Canada, 1952-1953, 
eh. 30). � noto che il sistema inglese della irresponsabilit� 
dell'Amministrazione (Crown) verso i terzi, 
specie in materia extracontrattuale (King cannot 
wrong), venne sovvertito dal Crown Proceedings 
Act, 1947 (Gran Bretagna), che ammise l'uguaglianza 
di posizione tra l'Amministrazione ed il 
privato in tutti i casi ed abol� la procedura preventiva 
della petition of rights. 

1. La legge sull'Exehequer Court. _.::.:Per la mat~ria 
in cui l'Amministrazione fosse obbligata a dare 
beni o ad assolvere obbligazioni, vi � una Court 
of Exchequer (Exchequer Court Act, Rev. Stat. 
Can., 1927, eh. 34; rev. Stat. Can. 1952, eh. 98). 

-23 


Questa fu creata come una Sezione della Corte 
Suprema del Canada (Supreme and Exchequer 
Oourt .A.et 1875) e poi fu resa .autonoma (l887). 
Seguiamo i Revised Statutes of Canada 1952, eh. 98 
(vol. II, p. 2583-2607). La legge e chiamata Exchequer 
Court Act (art. 1). La Corona (Crown) vi � 
indicata come Pubblica Amministrazione dell'Unione 
del Canad� (in the right or interest of Canada) 
(art. 2). La Corte � costituita dal Presidente e da 
quattro giudici inferiori (puisne judges); questi 
tutti sono nominati dal Governatore in Consiglio 
(Governor in Council) mediante appcsito decreto 
(letters patent under the Great Seal) (art. 4, n. 1). 
Pu� essere nominato a tale carica un giudice di 
una corte superiore (nel senso suindicato nella 
Introduzione) o di una county court di una provincia 
del Canada od un: avvocato (barrister or 
advocate) che abbia almeno dieci anni di pratica 
forense con iscrizione all'albo provinciale (art.5). 
Non � tollerata altra carica o presso il Governo 
dell'Unione o presso il governo provinciale (art. 6); 
� obbligatoria la residenza nella capitale entro un 
raggio di cinque miglia (art. 7); in casi determinati, 
il Governatore pu� nominare supplenti (deputy 
judge) (art. 8); i giudici possono essere rimossi 
dal Governatore Generale su richiesta del Senato 
e della Camera dei Comuni e sono collocati a riposo 
all'et� di 75 anni (art. 9). 

� disciplinato l'Ufficio del Registrar of Exchequer 
Court (art. 12-13); sono disciplinati gli avvocati 
presso la Corte (art. 14) nonch� gli attorneys, 
solicitors and proctors (speciali funzioni di pubblico 
ministero e di difesa della Pubblica Amministrazione) 
(art. 15). 

� stabilita la giurisdizione della Exchequer 
Court (art. 17-30). Di tale giurisdizione si trattano 
i punti pi� salienti. La Corte ha giurisdizione esclusiva 
(exclusive) in prima istanza (origina!) sulle 
seguenti materie: su di ogni ricorso contro la Pub� 
blica Amministrazione (Crown) nei casi di espropriazione 
per pubblica utilit� (for property taken for 
any public purpose), per i danni arrecati alle propriet� 
per la costruzione di un'opera pubblica, per 
la morte o per i danni arrecati alla persona e per i 
danni alla proprieta dipendenti dalla negligenza 
di un pubblico funzionario (O:fficer) od impiegato 
(servant) nell'esercizio delle loro funzioni, anche 
in certa materia delle :Ferrovie (art. 18, n. 1, 
lett. a-e; f); su di ogni ricorso contro la Pubblica 
Amministrazione (Crown), derivante da una legge 
del Canada o da un regolamento adottato dal 
Governatore in Consiglio (ivi, lett. d); su tutte le 
controdeduzioni e controrichieste, le richieste di 
danni liquidi od illiquidi o qualunque domanda da 
parte dell'Amministrazione (set-off, counter-claim, 
claim for damages wbeter liquidated or unliquidated, 
or other demand whatsoever) (ivi, lett. e); 
sulle transazioni concernenti il pagamento di somme 
a carico dell'Amministrazione e da determinare 
da detta Corte per reciproco accordo (ivi, lett. g) od 
in ordine al valore di beni mobili ed immobili (ivi, 
lett. h); su di una elencata materia di crediti dipendenti 
da trattati (lett. i) e sulle risoluzioni 
adottate sui ricorsi di prerogativa (prerogativerights: 
habeas corpus ad subjiciendum, certiorari, prohibi


tion, mandamus) riferentisi ad ufficiali o truppa delle 
forze canadesi di marina, dell'esercito o dell'aereonautica 
che prestino servizio all'estero (lett. j); tali 
ricorsi di prerogativa vengono diretti al Ministero 
della Difesa Nazionale e da questo tra,smessi con 
urgenza alla autorit� competente (art. 18, n. 3). 
� inoltre prevista la competenza esclusiva ed in 
prima istanza in materia di diritti, anche ereditari, 
a pubbliche terre (public lands) in mancanza 
di un appo.'Jito titolo o su richiesta del Procuratore 
Generale diretta all'accertamento del titolare 
(art. 19, n. 1); la Corte decide tali casi come lo 
richiedano Justice and Equity; sulle decisioni, costitutive 
del titolo, viene fatta relazione (re11ort) al 
Governatore (art.19, n. 2). La Corte possiede competenza 
altres� in materia di patenti, diritti di autore 
e di marchi di fabbrica (patents, copyright, 
trade-marks) (art. 21); � prevista in tale materia 
la giurisdizione di appello (art. 22, n. 1 e 2) ed 
� previsto l'ulteriore ricorso alla Corte Suprema 
(art. 23, n. 2). Su istanza del Procuratore Generale, 
la Court of Exchequer decide nei casi dubbi sulla 
destinazione di somme al cui pagamento l'Amministrazione 
fosse tenuta (art. 24, n. 2). La Corte � 
competente in tutti i casi in cui la legge dell'Unione 
od un regolamento del Governatore in Consiglio 
rimetta la decisione ad O:fficial Arbitrators (art. 25); 
essa ha giurisdizione in materia di ferrovie interprovinciali, 
su istanza del Ministero dei Trasporti 
o, in seguito ad approvazione del Board of Transport 
Commissioners for . Canada, ad istanza di 

creditori di persone o compagnie insolventi o che 
abbiano interrotto i lavori ed in altri casi (art. 26 
e 27; art. 28). La Corte ba una giurisdizione concorrente 
(concurrent) di prima istanza nel Canada, 
fra l'altro, in tutti i casi in cui sia fatta domanda 
contro un pubblico funzionario per quanto abbia 
fatto od omesso nell'esecuzione delle sue incombenze 
(art. 29, lett. o), ed in tutte le azioni di 
natura civile (at common law or equity) in cui 
l'Amministrazione sia richiedente (p,laintiff; petitioner) 
(art. 29, lett. d). I.a Corte � competente 
poi nei casi in cui la legislatura provinciale ne 
abbia gradito la giurisdizione per le controversie 
tra il Canada e la provincia o tra una ed altra provincia; 
in tali casi � sempre ammesso il ricorso 
alla Suprema Corte (art. 30, n. l e 2). 

Per le azioni contro l'Amministrazione, il cui 
fondamento (cause) trovi origine in una provincia, 
valgono le stesse limitazioni come per le cause tra 
privato e privato (art. 31). I.a Corte non pu� trattenere 
il ricorso, gi� pendente in altra Corte, quando 
sia stata chiamata una persona che, al tempo del 
sorgere della obbligazione, agiva in nome dell'Amministrazione 
(art. 32). 

Norme di procedura vengono dettate (art. 33 
e seg.). I membri delle forze armate (dal 24 giugno 
1938) sono considerati impiegati della Pubblica 
Amministrazione ai fini della determin.azione della 
responsabilit� nei giudizi contro l'Ammi11istrazione 
(art. 50). Il Ministro delle finanze paga gli interessi 
del 4 % per le somme su cui la Corte abbia giudicato, 
a cominciare dal giorno della decisione sino 
alla data del pagamento (art. 53). Sono previsti e 
regolati gli appelli alla Corte Suprema contro le 


-24


decisioni definitive od interlocutorie pronunciate 
nelle controversie superiori ai cinquecento dollari 
(art. 82), salvo (con l'autorizzazione di un giudice 
della Oorte Suprema) che la materia concerna la 
validit� di un atto del Parlamento canadese o 
provinciale (art. 83) o, interessando la Pubblica 
Amministrazione, implichi un principio ricorrente 
per casi il cui valore superi detta somma od, a 
parere dello Attorney Genera.I (facente funzione di 
Pubblico Ministero e di difensore dell'Amministrazione) 
implichi un principio di massima (articolo 
84). La Oorte pu� adottare norme di procedura 
che non ostino a limiti preordinati (art..87). 
Dette azioni avrebbero dovuto sperimentarsi con 
il sistema della petition of right (art. 36, n. 1). 

2. Il Crown Liability .Aot �eZ 14 maggio 1953. La 
materia della responsabilit�' dello Stato ha 
seguito i mutamenti avvenuti nel sistema inglese 
con il Orown Proceeding Act 1947. L'Amministrazione 
ha assorbito la responsabilit� personale per 
.il danno extracontrattuale. L'art. 3, n. 1, lett. a, 
del Orown Liability Act 1953 eh. 30 (Stat. 19521953, 
vol. I, pag. 161) stabilisce che l'Amministrazione 
Pubblica (Orown) � responsabile per i danni 
extra-contrattuali (in tort) come se fosse (if it 
were) una persona privata avente maggiore et� 
(full age) e capacit� ad essere obbligata per i danni 
(tort) arrecati dai dipendenti (by a servant of the 
Orown); essa � obbligata per ogni violazione della 
propriet� (lett. b, ivi); � obbligata per i danni arrecati 
alle persone dai suoi automezzi sulle pubbliche 
strade (highways) (art. 3, n. 2); trascuriamo qui 
ci� che si possa riferire ai diritti marittimi per salvataggio 
navale (civil salvage; ved. Oanada Shipping 
Act, 1934) (art. 3, n. 3-5). L'Amministrazione non 
risponde per i danni arrecati nell'esercizio di un 
suo potere od autorit� (power or authority), in 
pace od in guerra, in difesa del Oanada e per la 
efficienza delle forze armate (art. 3, n. 4); non � 
ammesso risarcimento ove sia stata pagata una 
pensione od altro compenso a carico dell'Erario 
(Oonsolidated Revenue Fund) (art. 4, n. 1). Resta 
la responsabilit� nel funzionario pubblico dipendente 
quando l'atto od omissione abbiano dato 
luogo ad una action in tort contro tale dipendente 
od il suo personale rappresentante (art. 4, n. 2). 
L'Exchequer Court of Oanada ha giurisdizione esclusiva 
ed originale in materia di responsabilit� della 
Pubblica Amministrazione (art. 7). 

La competenza per la domanda (claim) di somme 
che non eccedano i mille dollari per danni alla 
persona o� alla propriet� derivati dalla negligenza 
del pubblico dipendente nell'esercizio delle sue 
funzioni spetta alla Oorte provinciale, contro le cui 
decisioni � ammesso app.ello come nei giudizi tra 
privati (art. 8, n. 2). Le controdeduzioni dell'Amministrazione 
non alterano la competenza (articolo 
9, n. J,) ma, in tal caso, su richiesta delle parti; 
un giudice della � Exchequer Oourt � pu� ordinare 
il trasferimento del giudizio provinciale a tale 
Corte (art. 9, n. 2). Tale avocazione pu� essere 
direttamente ordinata quando: a) sia in questione 
la validit� di una legge del Parlamento del Oanada 

o di legislatura provinciale o di. un regolamento; 
b) si tratti di materia che leda .diritti delle parti 
per l'avvenire; o) il giudizio sulla stessa materia 
pend,a presso l'Exchequer Oourt; �) vi siano motivi 
che re1;1.dano opportuno il trasferimento (art. 9, 

n. 3). Per tale parte,. dev'essere data comunicazione, 
con ogni dettaglio occorrente, al Deputy 
Attorney Genera.I of Oanada, salvo controproposte 
di questi, del ricorso avanzato (art. 10, n. 1); occorre 
il permesso della Oorte giudicante (leave of the 
Oourt), che lo pu� consentire soltanto dopo che 
siano trascorsi quattordici giorni dalla comunicazione 
del ricorso al Deputy Attorney Genera.I of 
Oanada (art. 12).Il sistema della petition of right, 
che gi� vigeva in Inghilterra prima del Crown 
Proceedings Act del 1947 e ch'era previsto dall'.articolo 
36, n. 1, dell'Exchequer Oourt Act, Stat. 1952 
eh. 98, non era pi� neoessario, salvo le limitazioni 
del cc leave � della Corte provinciale adita e delle 
comunicazioni da fare al Deputy .Attorney Genera.I. 
Per le ritenute da fare al pubblico dipendente per le 
responsabilit� di costui verso l'Amministrazione, 
il Treasury Board autorizza il Ministero delle 
Finanze (Financial Administration Act 1951, articolo 
95 e seg. �ved. art. 89 e seg. per civil liability 
and offences; Rev. Stat. of Oanada 1952, eh. 116). 
b) Provinoie (Provinces). -Per l'esposizione del 
sistema inglese si rinvia alla trattazione di Gran 
Brettagna. Ved. voce Orown, in <c Dizionario Universale 
della Finanza Pubblica �, Istit. _Poligr. 
Stato, Roma, 1956, I, pag. 215. Fra i privilegi di 
cui la Corona godeva rientrava l'immunit� dalla 
responsabilit� amministrativa per i danni extra� 
contrattuali (liability for damages for tort), arrecati 
ai terzi dai suoi dipendenti (Orown servants); 
occorreva una cc petition of right �e veniva concesso 
un cc royal fiat � (Petition of Right Act, 1860, eh. 34). 
Il Orown Proceedings Act 1947 pose fine alla procedura 
della petition e del fiat (ved. anche Orown Proceedings 
Act 1947, Commencement Order 1947, numero 
2527). Nell'Unione del Oanada il Orown Liability 
Act 1953, eh. 30 ha introdotto la responsabilit� 
dell'Amministrazione in torts ed ha abolito la 
procedura della petition of right e del fiat. Nelle Provinces 
il vecchio sistema inglese non ancora � stato 
del tutto abolito ed in alcune di esse vige ancora. 

Si espone qui il sistema provinciale. Nella provincia 
di Quebec la voce � tort >> significa delitto 

o quasi delitto (art. 2, Orown Liability Act, 1953); 
in tale provincia � restato il sistema giuridico francese, 
accoppiato al sistema inglese. 
1) .Alberta: Supreme Court (Rev. Stat. Alberta, 
1942, eh. 129); district courts (ivi, eh. 121). Ved. 
The Public Authorities Protection Act (ivi, eh. 
138). Si pu� chiedere, mediante la petition of 
right (eh. 107, art. 3), decisa dal Lieutenant Governor 
in Council (art. 4, n. l}, il fiat per ogni relief 
(ricorso) (art. 2, lett. o). 

2) British Columbia: Oourt of Appeal (Rev. 
Stat. Brit. Col. 1948, eh. 74) per gli appelli contro 
i giudizi (eh. 74, art. 6) della Suw:eme Court della 
Provincia (eh. 73). Ved. Public Officer's _Se�_uri~y 
Act (eh. 276); Civil Service Act (eh. 51). Si pu� 
chiedere, con la petition o~ right (Orown Procedure 
Act, Rev. Stat. 1948, eh. 86, art. 3) decisa dal 
Lieutenant Governor (ivi, art. 4), il fiat per avan




zare relief (ricorso) di ogni genere contro l'Ammini


strazione; la parola relief � usata per le restituzioni 

e per i danni' od altrimenti (or othe:rwise) (art. 2). 

3) Manitoba: Court of .Appeal (Rev. Stat. Man. 

1940, eh. 40); Court of Queen's Bench (ivi, eh. 34). 

Ved. Civil Service .Act 1951, eh. 7; Stat. Manitoba 

1948, eh. 11; Rev. Stat. Man. 1940, eh. 34). Si pu�. 

ricorrer� contro l'Amministrazione (considerata 

come ogni altra persona privata) (Proceedings 

against the Crown .Act, 30 marzo 1951, Stat. 

1951); non occorre il fiat del Lieutenant-Governor 

(art. 4); sono confermate le esclusioni gi� esistenti 

nel resto (art. 3). Ved. Real Property .Act (Rev. 

Stat. 1940, eh. 178); Registry .Act (Rev. Stat. 1940, 

eh. 179); Succession Duty .Act (Rev. Stat. 1940, 

eh. 201); Income Taxation .Act (Rev. Stat. 1940, 

eh. 209); The Manitoba Corporation Income Tax 

.Act. 1949. � 

4) New Brunswiok: Supreme Court (Rev. Stat. 

New. Br. 1952, eh. 120). Non ho trovato la proce


dma della petition of right; ved. The Crown as 

litigant, in Canadian Bar Review, 1936, p. 607. 

5) N.ewfoundland: Supreme Court (Cons. St., 

Third Series, eh. 83); le District Oourts sono state 

soppresse (District Court .Act 1949, n. 96). Non si 

conosce legge alcuna sulla petition of right. 

6) Nova Sootia: Supreme Court (Nova Scotia 

Stat. 1919, eh. 32; Stat. 1924, eh. 55); County 

Courts (Stat. N.S., 1945, eh. 5). Si pu� ricorrere 

alle corti contro l'.Amministrazione (His Majesty 

the King in the right of the Province of Nova Scotia) 

per i contratti e per i torts (Proceedings against the 

Crown .Act del 7 aprile 1951; N. S. I1aws 1951, eh. 8, 

art. 4); l'Amministrazione a tale effetto � conside


rata come una persona privata (ivi, art. 5); � abo


lita la procedura della petition of right (ivi, art. 25, 

n. 1). Ved. Civil Service .Act (1935), eh. 8; 
1938, eh. 53; 1949, eh. 40; 1950, eh. 38) e 
e Public Officers' Security .Act (1939 eh. 13; 1941, 
eh. 53). Vi sono procedure speciali (The Workmen's 
Compensation .Act 1938, eh. 3; the Succession Duty 
.Act 1945, eh. 7 e 1946 eh. 53; the Nova Scotia 
Corporation Income Tax .Acts 1947 e 1949; Expropriation 
.Act 1948, eh. 19). 
7) Ontario: Supreme Court (Rev. Stat. Ontario 

1950, eh. 190); County and District Courts (Rev. 

Stat. Ont. 1950, eh..75). L'Amministrazione � 

responsabile anche per i torts (Proceedings against 

the Crown .Act 10 aprile 1952, eh. 78, art. 5, n. 1) 

come ogni altra persona; la petition of right � 

abolita (art. 26, n. 2). Ved. Petition of right .Act 

1872, Rev. Stat. Ontario 1877, eh. 59. Ved. Highway 

Improvement .Act (Rev. Stat. Ont. 1937, eh. 56, 

art. 75). Ved. Ontario Rules and Practice (Rules 

n8-750). Ved. Public Service .Act (Rev. Stat. 
� 1950, eh. 317; Stat. 1952, eh. 88). 

8) Prinoe. Edward Island: Supreme Court (Rev. 

Stat. 1951, eh. 79); County Courts (eh. 35). Non mi 

risulta la pro<ledura della� petition . of right. V ed. 

The Crown as Litigant, in Canadian Bar Review, 

1936, p. 611. Ved. F. Mackinson, The Govern


ment of Princes Edward Island, Toronto, 1951. 

9) Quebeo: Oourt of Queen's Bench (Quebec 
Courts of Justice .Act Rev. Stat. 1941, eh. 15). 
Superior Court: questa nel District of Quebec, 

esercita una giurisdizione esclusiva in prima 

istanza nelle materie di petition of right (Code proc. 

civ. sect. III, art. 48 et suiv.). Chiunque voglia 
esercitare un'azione contro l'Amministrazione, sia 
per revindica di beni mobili od immobili, o per 
pagamento di denaro in coRseguenzar di un con" 
tratto o di danni od altrimenti pu� domandare una 
p�tition de droit � Sa Majest� (art. 1011, Code 
Proc. Civ.). � 
10) Saskatohewan: Court of .Appeal (Rev. Stat. 
1953, eh. 66); Court of Queen's Bench (eh. 34); 
County Courts (eh. 42). lJa petition of right (Petition 
of Right .Act, Rev. Stat. 1930, 'eh. 61) � abolita 
(Proceedings against the Crown .Act 24 marzo 
1952, eh. 35); si ammette la responsabilit� della 
.Amministrazione anche per i torts (art. 5 ivi): 
l'Amministrazione. � responsabile come ogni altra 
persona (art. 5). 

11) per Yukon Territory e N orthwest Tenitories, 
ved. il Crown Uability .Act (federale) 14 maggio 
1953, eh. 30, art. 2, lett. c. Ved. Yukon .Act, Rev. 
Stat. Canada, 19521 eh. 298; Yukon .Administration 
of Justice .Act, eh. 299, ivi; Northwest Territories 
.Act, eh. 331, ivi; Northwest 'Terr. Power Commission 
.Act, eh. 196, ivi}. 

B) DIFESA DELLO STATO. 

Il sistema funzionale dello. .Attorney General 
nell'Unione e nelle Provincie, � quello stesso inglese, 
lo .Attorney General � un Officer of the Crown; la 
Corona � �presente nelle proprie corti per la difesa 
dei suoi interessi a mezzo dello His Majesty's 
.Attorney General (The King sues by his .Attorney; 
the .Attorney sues for the King); lo .Attorney General 
rappresenta la Corona in ogni materia in cui 
sono in questione diritti aventi carattere pubblico 
(in all matters in which rights of a public character 
come into question). In Inghilterra abbiamo gi� 
detto per l'Australia in questa Rivista, lo .Attorney 
General � sostituito (per assenza o malattia) dal 
Solicitor General; lo .Attorney General ed il Solicitor 
General sono (assieme al Lord .Advocate per 
la Scozia ed il S�licitor General per la Scozia) �law 
officers � (carica politica) facenti parte del Governo, 
ma non sono Ministri di Gabinetto n� Ministri 
non in Gabinetto. Essi sono nominati dalla Corona 
a far parte del Governo su raccomandazione del 
Primo Ministro. Nel Commonwealth of .Australia 
invece lo .Attorney General fa parte del Gabinetto 
ed il Solicitor General � un semplice funzionario 
(civil servant); negli Stati la posizione varia di 
poco, come vedremo. 

Occorre ricordare, per quanto andremo esponendo, 
che in Inghilterra operano in difesa dell'Amministrazione, 
�Solicitors to public departments� 
(per alcuni Ministeri) (.Attorneys and Solicitors .Act, 
1874), un �Treasury Solicitor )) (Treasury Solicitor 
.Act, 1876); vi � poi, per le procedure criminali, un 
Director of Public Prosecutions (Pros.ecution of 
Offences .Act, 1908), che opera sotto le direttive 
dello .Attorney General (ved. Prosecution of 
Offences Regulations 1946, n. 1467); nelle cause dell'Ammiragliato 
ed in quelle matrimoniali .e 
testamentarie la Corona � rappresentata da un 
Queen's (King's) Proctor (carica tenuta dal Trea



-26 


sury Solicitor) (usi e Matrimonial Oauses Act, 
1950). 
Di fronte al ceppo giuridico originario vedremo 
la situazione dell'Unione del Oariada e delle Provincie. 

a) Unione. -Abbiamo anzitutto presente il 
Department of Justice Act (Rev. Stat. 1952, eh. 71). 
Vi � un Ministero (Department) del Governo del 
Oanada, chiamato Department of Justice, presieduto 
dal Minister of Justice of Oanada; questi � 
nominato con decreto under the Great Seal of 
Oanada (art. 2. n. 1). Il Ministro di Giustizia � ex 
officio Procuratore Generale di Sua Maest� per il 
Oanada (Her Majesty's Attorney Generai of Oanada) 
esso conserva la carica sino a piacimento di Sua 
Maest� (during pleasure); esso ha l'amministrazione 
(management) e la direzione del Ministero di 
Giustizia (art. 2, n. 2). Il Governatore in Oonsiglio 
pu� peraltro nominare un funzionario (officer) 
chiamato Deputy Minister of Justice (-Vice Ministro 
della Giustizia), che avr� la carica altres� sino a1 
piacimento (art. 3, n. 1). 

Il Vice Ministro della Giustizia � ex officio il 
Vice Procuratore Generale (Deputy Attorney Generai) 
(art. 3, n. 2). Sono nominati altri funzionari ed 
impiegati (clerks and servants) secondo le esigenze 
richieste dall'appropriato svolgimento degli affari 
del Ministero di Giustizia secondo apposita legge 
(art. 3, n. 3; ved. per il Oivil Service, Rev. St. 1952, 
eh. 48). Il M�nistro di giustizia ha le seguenti attribuzioni: 
a) � l'organo ufficiale di consulenza legale 
del Governatore Generale ed il membro legale dello 
Her Majesty's Privy Oouncil for Oanada (art. 4, 
lett. a). Il Governatore Generale � infatti assistito 
da un Queen's (King's) Privy Oouncil for Oanada 
a norma dell'art. 11 del British North America 
Act 1867; b) vigila affinch� l'Amministrazione 
pubblica si conduca in conformit� con la legge 
(art. 4, lett. b); o) possiede la sopraintendenza 
di tutte le materie connesse con l'amministrazione 
della giustizia nel Oanada, escluse quelle 
che rientrano nella giurisdizione delle provincie 
(art. 4, lett. o); d) � organo consultivo (advise upon) 
sugli atti legislativi e sulle procedure di ciascuna 
legislatura provinciale ed in genere esprime il 
parere all'Amministrazione (Orown) su tutte le 
materie legali ad esso riferite dall'Amministrazione 
stessa (art. 4, lett. d); e) ha la sopraintendenza sui 
penitenziari e sul sistema carcerario del Oanada 
(art. 4, lest. e); f) � in genere incaricato di tutte le 
altre attribuzioni che il Governatore in Oonsiglio 
creda eventualmente di conferire ad esso in qualit� 
di Ministro della Giustizia (art. 4, lett. f). 

All'Attorney Generai of Oanada sono affidati 

tutti i poteri e sono assegnati tutti gli obblighi 

che sono attribuiti all'Ufficio dello Attorney Gene


rai d'Inghilterra (Attorney Generai of England) 

sia per legge e sia per gli usi legali (usage), e cio� in 

quanto tali poteri ed obblighi siano applicabili al 

Oanada; appartengono ad esso inoltr~ i poteri e 

gli obblighi che, in base alle leggi delle provincie 

appartengono all'Ufficio dello Attorney Generai di 

ciascuna provincia all'epoca in cui entr� in vigore 

il British North America Act 1867 in quanto le 

leggi e le norme di detto Act siano messe in ese


cuzione ed attuate dal Governo del Oanada (art. 5, 

lett. a). L'Attorney Generai � organo consultivo 
dei singoli ministri del Governo su tutte le materie 
legali connesse con i i:ispettivi ministeri (art. 5, 
lett. b). Esso � incaricato del perfezionamento 
(settlement) e dell'approvazione di tutti gli atti 
(instruments) adottati. sotto il. Gran Sigillo del 
Oanada (Under the Great Seal of Oanada (art. 5, 
lett. o). Esso � competente per la istruzione 
(have the regulation) e la condotta (conduct) di 
ogni controversia legale (litigation) in favore o 
contro (for or against) la Pubblica Amministrazione 
(Orown) in generale od in particolare entro i 
limiti di competenza dell'Unione (art. 5, lett. d). 
� incaricato infine di tutti gli altri compiti che fossero 
eventualmente assegnati dal Governatore in 
Oonsiglio al Procuratore Generale del Oanada (articolo 
5, lett. e). 

Il Oodice penale del giugno 1954 (Oriminal Law) 
emanato dal Parlamento dell'Unione ai sensi dell'art. 
91, n. 27, del British North America' Act 
1867 e che ha vigore in tutte le Provincie con 'le 
limitazioni contenute nel Northwest Territories 
Act e nello Yukon Act (art. 6) si riporta, quando 
parla di Attorney Generai, al Procuratore Generale 
(Attorney Generai or Solicitor Generai) ,della Provincia 
in cui si debbano applicare le norme del 
detto Oodice; per i Northwest Territories e per lo 
Yukon Territory il Oodice intende riferirsi al Procuratore 
Generale del Oanada (art. 2, n. 2). Non 
c'intratterremo sulla competenza assegnata da 
detto Oodice allo Attorney Generai. 

Si tenga presente che, in materia di responsabilit� 
della Pubblica Amministrazione del Oanada (Unione) 
e per la competenza delle Oorti provinciali (contenuta 
entro i 500 dollari) � possibile avanzare appello 
dalla Oorte provinciale alla Oourt of Exchequer 
su certificazione scritta da parte dello Attorney 
Generai of Oanada che la decisione appellata rivesta 
una �generai public importance � (art. 84, n. 1, 
lett.. b, Exchequer Oourt Act, Rev. Stat. 1952, 
eh. 98). Per la materia riservata alla competenza 
delle Oorti provinciali valgono alcune norme speciali, 
per convenire la Pubblica Amministrazione 
dell'Unione, contenute negli art. 10-14 del Orown 
Liability Act; la difesa della detta Amministrazione 
� assunta dall'Attorney Generai of Oanada; tale 
difesa si estende anche ad una �agency of the 
Orown � allorch� l'abbia prevista una apposita 
legge (ivi, art. 10, n. 2); sono disciplinate le notifificazioni 
da fare al Deputy Attorney Genera! of 
Oanada (art. 21); per le � Agencies of the Orown �, 
ved. art. 23, ivi; per i giudizi dinanzi all'Exchequer 
Oourt, per la responsabilit� della Pubblica Amminfstrazione, 
� indispensabile, in� materia di risarcimento 
per danni alle cose, notificare, entro sette 
giorni dal verificarsi del danno (after the claim 
arose), il danno stesso e le relative cause, al Deputy 
Attorney Generai of Oanada (ivi, art.. 4, n. 4); 
non � valida l'azione quando alla. stessa notifica, 
per la materia di danni alle cose, non si sia proceduto 
nei confronti del funzionario. (del Ministero 

o dell'Agency) che abbia avuto la disponibilit� 
(administering the propriety; in control or charge 
of the property) del bene danneggiato (ivi); in caso 
di morte della persona danneggiata, tale notifica 

-27


non impedisce l'azione (bar to proceedings) ove la 
Corte ritenga che non ne sia stata danneggiata la 
difesa dell'Amministrazione, salvo casi appositamente 
determinati (dovuti a nevicate od al ghiaccio) 
(art, 4, n. 5). Fuori di tali limitazioni, non 
sono pi� in vigore le norme del Petition of Right 
A.et (eh. 210, Rev. Stat, 1952), salvo che per il 
risarcimento di quanto si abbia operato in favore 
di navi od aerei canadesi: in tale caso la petition � 
of right si rende indispensabile (art. 25, n. 3, lett. b), 
Crown Liability Act, 1953). 

Norme che possono riguardare il Department of 
Justice, e quindi l'Attorney General of Canada, 
troviamo negli Acts, riferentisi al Treachery Act 
1940 eh. 43, al Crown Liability Act (eh. 530, Stat. 
of Can. 1952-1953), al Criminal Code (Stat. of Can. 
1953-54) nonch� nei seguenti capitoli (chapters) 
dei Rev. Stat. 1952, riferentisi alla materia a fianco 
indicata: Bankruptcy (eh. 14), Department of 
Justice (eh. 71), Exchequer Court (eh. 98), Expropriation 
(art. 106), Farmers' Creditors Arrangement 
(eh. 111), Financial.Administration (eh. 116), 
Fugitive Offenders (eh. 127), Identification .of Criminals 
(eh. 144), Inquiries (eh. 154), Interpretation 
(eh. 158), Judges (eh. 159), Juvenile delinquents 
(eh. 160); Official Secrets (eh. 198), Penitentiary 
(eh. 206), Petition of Right (eh. 210), 
Prisons and Reformatories (eh. 217, 333), Royal 
Canadian Mounted Police (eh. 241), Solicitor 
General (eh. 253), Supreme Court (eh; 259, 335), 
Ticket of Leave (eh. 264), Yukon Administration of 
Justice (eh. 299), Canada Evidence (eh. 307), 
Combines investigation (eh. 314), Extradition 

(eh. 322). 

b) Provincie. -Ci limiteremo alla sperimentazione 
per Ontario e Quebec, che possono servire 
di esempio. Per Ontario � in vigore il Crown Attorneys 
A.et 1949 (Stat. of Ontario 1949, eh. 21; Rev. 
Stat. of Ontario, 1950, eh. 81); il Lieutenant Governor 
in Council nomina un Crown Attorney per 
ogni contea e per ogni distretto giudiziario provvisorio 
(art. 1) nonch� assistant Crown attorneys 
(sostituti procuratori) (art. 2); sono nominati 
soltanto gli avv:ocati del foro di Ontario (art. 3); 
sono stabilite le attribuzioni del Crown Attorney; 
questi collabora alla locale amministrazione della 
giustizia; ha carattere inquisitivo ed istruttorio 

ed altre funzioni di ordine penale in cui la sua presenza 
si renda indispensabile, e rappresenta la 
Pubblica Amministrazione; esso ha tutti gli obblighi 
stabiliti dalle leggi di Ontario (art. 10, Stat. 1949, 
eh. 21). Per Quebec � in vigore l'Attorney General's 
Department Act (Rev. Stat. of Quebec, 1941, 
eh. 46). L'Attorney Generai o Procureur G�n�ral 
� il legale consulente del Luogotenente Governatore 
e membro legale dello Executive Council of 
the Province of Quebec (art. 3); esso vigila sulla 
legale condotta della Pubblica Amministrazione 
ed esercita una sovrintendenza generale sull'amministrazione 
della giustizia nella Provincia (art. 4); 
esso fra. l'altro � organo consultivo e rappresenta 
l'Amministrazione nei giudizi (art. 5); un Deputy 
Attorney Generai pu� sostituire l'Attorney Generai 
dinanzi alle Corti (art. 7). L'Attorney General fa 
parte del Consiglio Esecutivo (ministri) in Newfoundland 
(Attorney General), in Prince Island 
(Premier, Attorney and Advocate Generai, and 
President of .the Executive Council), in Nova 
Scotia (Attorney General, Minister of Municipal 
Affairs), New Brunswick (Attorney General), Manitoba 
(Attorney Generai), Saskatchewan (Attorney 
Generai), Alberta (Premier, Minister of Mines and 

�Minerals, 
Attorney General), British Columbia 
(Attorney Generai). Per Yukon Territory e per 
Northwest Territories vale il Procuratore Generale 
delCanada (art. 2, n. 2, CriminalJ;a w, 26giugno1954 ). 
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