ANNO. IX -N. 1-2 GENNAIO-FEBBRAIO 1957 RASSEGNA MENSILE DELL'AVVOCATURA DELLO STATO PUBBLI<JA.ZIONE DI SERVIZIO DELLA �RILEVANZA � DELLA QUESTIONE COSTITUZIONALE QUALE CONDIZIONE DELL' ORDINANZA DI TRASMISSIONE ALLA CORTE 1. L'art. 23 �della legge 11 marzo 1953, n. 87 prescrive che �l'autorit� giurisdizionale, qualora il giudizio non possa esser definito indipendentemente dalla risoluzione della questione di illegittimit� aostituz1onale o non ritenga che la questione sollevata sia manifestamente infondata, emette ordinanza, ecc.>>. La prima delle suddette condizioni (rilevanza e pertinenza della questione costituzionale) va posta in relazione con il carattere peculiare del giudizio di legittimit� costituzionale, quale � sancito dall'art. 1 della legge costituzionale 9 febbraio 1948, n. 1. Come � noto la Corte Costituzionale non pu� essere direttamente adita dai singoli cittadini, ma solo da altri poteri dello Stato (giurisdizionale, esecutivo dello Stato o delle regioni). I cittadini possono soltanto, sollevando l'eccezione di incostituzionalit� della norma da applicare, sollecitare l'autorit� giurisdizionale a:ffinch� richieda alla Corte la risoluzione della questione di l�gittimit� costituzionale. Ma, a sua volta, l'autorit� giurisdizionale pu� -su istanza di parte, del P. M. o di ufficio adire la Corte soltanto quando l'applicazione della norma, di cui sia contestata la costituzionalit�, sia indispensabile per la definizione del giudizio; cio�, soltanto quando la. decisione della specifica controversia, della quale � investita l'autorit� giurisdizionale, sia paralizzata dal dubbio che la norma, che tale controversia risolverebbe, sia incompatibile con i precetti della Costituzione. Dal preciso disposto dell'art. 23 (in relazione con il precetto dell'art. 1 della legge costituzionale ;:i. 1) deriva che non possono essere portate alla Corte Costituzionale questioni astratte od� accademiche e che, di conseguenza, l'autorit� giurisdizionale � vincolata dal rapporto esistente tra i termini aoncreti (di fatto e di diritto) della controversia per la quale � stata adita e la norma della quale si assume l'incostituzionalit�. Pertanto, prima di emanare l'ordinanza di cui all'art. 23, l'autorit� giurisdizionale dovr� previamente: risolvere in senso positivo le questioni attinenti alla propria giurisdizione e competenza; risolvere in senso negativo le questioni pregiudiziali e preliminari, di rito o di merito, che facciano ostacolo all'applicazione della norma della quale sia posto in dubbio la legittimit� costituzionale. Nel novero delle questioni che ciascuna giurisdizione deve -nell'ambito della propria competenza -risolvere previamente, vanno comprese non solo quelle attinenti all'interesse r,d agire, alla legittimazione attiva o passiva, alle eccezioni di prescrizione, di decadenza,di remissione; di compensazione, ecc., ma altres� tutte quelle che importano un'indagine preliminare di fatto o di diritto alla soluzione delle quali, in senso positivo o negativo, � condizionata l'applicabilit� della norma che si assume incostituzionale. .Anche in mancanza di eccezioni pregiudiziali propriamente dette, l'autorit� giurisdizionale potr� trovarsi nella. necessit� di decidere se, per la soluzione della controversia, debba applicarsi una legge o un'altra, ovvero l'una o l'altra disposizione deJla stessa legge. Se soltanto per una legge o per una singola disposizione, � sollevata o pu� sollevarsi questione di costituzionalit�, l'autorit� giurisdizionale, prima di adire la Corte, deve, quanto meno, delibare in ordine alla legge o. alla disposizione da applicare nel caso concreto: e, soltanto se ritiene che, per la corretta soluzione della controversia, deve farsi applicazione proprio della legge o della disposizione per la quale la questione costituzionale � sollevata, pu� investirne la Corte e sospendere Jl giudizio. 2. In ordine alle considerazioni che precedono e che costituiscono la mera esegesi del chiaro e tasativo disposto contenuto nell'art. 23 della legge n. 87, non sembra possano essere sollevati seri dubbi; a meno di non voler ritenere che le controversie, intervenute avanti una qualsiasi giurisdizione, possano costituire semplice pretesto per adire la Corte Costituzionale. P�� delicata si presenta invece la soluzione dei seguenti quesiti: a) � tenuta l'autorit� giurisdizionale a manifestare il proprio convincimento e quindi a motivare, in ordine alla rilevanza e pertinenza -ai fini della controversia che � chiamata a decidere -della questione costituzionale sollevata ~. b) Ove il precedente quesito venisse risolto in senso positivo, in quale atto deve essere contenuta la motivazione ~ nella� stessa ordinanza o -eventualmente -in atto separato ~ 2 o) Spetta alla Oorte Oostituzionale, ai fini del mento. Ora, ai sensi dell'art. 134 c.p.c. l'ordinanza l'ammissibilit� della questione costituzionale della � cc succintamente motivata n: e ci�, nonostante quale � investita, un'azione di controllo circa la che le ordinanze siano, di regola, revocabili (art. 177 rilevanza e� pertinenza della questione stessa in ree 279). L'esigenza della motivazione deriva dal lazione alla definizione della controversia, nel corso concetto che l'ordinanza; pur senza avere :finalit� della quale � stata sollevata ~ decisorie, costituisce pur sempre un giudizio, che d) Quali sono i limiti del potere di controllo � non pu� essere che il risultato di un ragionamento della Oorte ~ logico. L'obbligo della motivazione costituisce, Sotto gli aspetti pratici presenta peculiare intequindi, controllo per il giudice e garanzia per le resse sopratutto la soluzione del terzo dei suddetti parti (1). qu�siti. Invero, se esso viene risolto affermativaA pi� forte ragione la motivazione, sia pur sucmente pU:� trovare ingresso, nei giudizi avanti la cinta, � indispensabile, se, per disposto di legge, la Oorte l'eccezione di inammissibilit� per difetto del possibilit� di adozione dell'ordinanza � subordinata requisito di rilevanza richiesto dall'art. 23. al concorso di condizioni essenziali. Ora -se non Ma la soluzione di tale quesito � connessa con vi � dubbio che contravverrebbe al tassativo diquella del primo. Invero la Oorte potr� esercitare . sposto dell'art. 23 l'ordinanza che omettesse quanto il suo controllo, solo se l'autorit� giurisdizionale � meno di enunciare, sia pure mediante semplice tratenuta a manifestare il proprio convincimento mescrizione il.ella formula del testo, il convincimento diante una opportuna -per quanto succinta -dell'autorit� giurisdizionale che la questione costitumotivazione. Ohe, invece, nessun controllo sarebbe zionale non � manifestamente infondata.-non � pospossibile, se l'autorit� giurisdizionale� potesse risersibile dimostrare il concorso dell'altra fondamentale vare in peotore, senza estrinsecarlo nella ordinanza condizione (rilevanza della questione costituzionale) di trasmissione, o in altro atto separato, il proprio senza una, sia pur succinta, enunciazione dei motivi, convincimento circa la rilevanza e pertinenza della in virt� dei quali l'autorit� giurisdizionale ritiene questione costituzionale ai fini della definizione di non poter decidere la controversia, se prima non della controversia. sia stata risolta la questione costituzionale. Il fatto Per converso -pur presentando il pi� alto instesso che l'ordinanza, per sua natura, non pu� teresse -hanno carattere �accessorio il secondo pregiudicare la decisione nel merito, permetterebbe e quarto quesito. Invero l'azione di controllo da a qualsiasi giudice di sollevare, anche di ufficio, una parte della Oorte potrebbe essere indifferentemente questione costituzionale, inutile ai fini della controesercitata se la motivazione in ordine alla rilevanza versia, di ottenere eventualmente (per scopi diversi e pertinenza siano contenute nella stessa ordinanza da quelli per i quali pu� essere adita la Oorte Costi o in atto separato (sentenza parziale). I limiti del tuzionale) la dichiarazione di incostituzionalit� potere di controllo da parte della Oorte possono della norma e di dichiarare successivamente, dopo comportare l'esclusione di sindacato circa l'effettiva la pronuncia della Corte, non applicabile alla connecessit� della risoluzione della qu�stione costitutroversia la norma in ordine alla quale la Corte zionale ai fini della definizione della controversia; stessa � stata chiamata a pronunciarsi. ma non escludere la dichiarazione di inammissibiL'obbligo di una sia pur succinta motivazione lit�, ove sia provato che l'Autorit� giurisdizionale costringe, invece, il giudice (sia pure senza pregiunon si sia neppure posto il problema. dicarne la definitiva pronuncia) ad affrontare il problema della rilevanza della questione sollevata, 3. In relazione a quanto premesso occorre quin_ a scartare le eccezioni che potrebbero opporsi aldi, in primo luogo, indagare se l'autorit� giurisdi l'applicazione della norma tacciata di incostituziozionale � tenuta a motivare il proprio convincinalit�, ed a render conto del processo logico, in mento in ordine alla rilevanza e pertinenza della base al quale � pervenuto all'emanazione, -nel ri1 questione costituzionale. spetto delle condizioni poste dalla legge, dell'ordi Il secondo comma dell'art. 23 prevede espressananza di trasmissione alla Corte. mente che l'ordinanza di trasmissione deve �rifeSotto un certo .senso potrebbe, invece, sembrare rire i termini ed i motivi dell'istanza con cui fu superflua la motivazione dell'ordinanza che respinsollevata la questione n di legittimit� costituzioga l'eccezione di incostituzionalit� per manifesta nale; ma non prescrive tassativamente che l'istanza irrilevanza. Perch�, se la controversia deve essere deve essere motivata, per quanto attiene alla riledecisa senza� che vada fatta applicazione della vanza e pertinenza della questione stessa. Invece norma tacciata di incostituzionalit�, il convincil'art. 24 statuisce: �L'ordinanza che resping:;i, la mento dell'organo decidente, e quindi la motivaeccezione di illegittimit� costituzionale per manizione, risulter� dal separato atto (sentenza definifesta irrilevanza o infondatezza deve essere adeguativa o parziale), che, decidendo la� controversia o tamente motivata n. un punto preliminare di essa, dichiarir� non appli~ Peraltro, la differente formulazione di due articabile, ai fini della decisione, quella norma; dal che coli non sembra possa indurre a ritenere che il legideriver�, esplicitamente o implicitamente, l'irrileslatore abbia voluto escludere l'obbligo di motivare vanza dell'eccezione di incostituzionalit�. Se quindi l'ordinanza di trasmissione. il legislatore ha voluto che anche l'ordinanza, �-che Lo stesso riferimento ad un provvedimento ben noto n�ll'ordinamento processuale, l'ordinanza, implica l'applicabilit� di quelle regole e di quelle forme (1) In�tal senso ANDRIOLI, Commento al c. p. c., 1256, generalmente previste in ordine a tal provvedi-I, pag. 377. respinga l'eccezione, sia opportunamente motivata, ci� potrebbe dimostrare che la motivazione � stata testualmente richiesta in una ipotesi nella quale la sua necessit� poteva ritenersi dubbia: non lo � stata, invece, nella ipotesi in cui l'esigenza della motivazione � in re ipsa. Comunque -se per l'ipotesi di rigetto dell'eccezione � stata testualmente richiesta la motivazione in ordine alla �manifesta irrilevanza n -in base alla stessa ratio deve ritenersi inderogabile l'esigenza della motivazione in ordine alla � rilevanza n. In definitiva la motivazione della �manifesta infondatezza� pu� ritenersi necessaria, onde permettere ai giudici di grado superiore di controllare la decisione su tale punto ed, eventualmente, di modificarla : un'approfondita motivazione della � non manifesta infondatezza)) � invece superflua e basta la semplice affermazione al riguardo, per il semplice motivo che compete a. statutire sulla fondatezza o meno della questione costituzionale sollevata � la Corte Costituzionale. Il ragionamento .va invece pienamente rovesciato per quanto concerne la �rilevanzall. 4. D'altronde l'esigenza della motivazione, per quanto concerne l'enunciazione del convincimento del giudice circa il concorso delle condizioni, alle quali � subordinata l'emanazione dell'ordinanza di trasmissione, sembra indispensabile onde permettere l'accertamento della sussistenza dei requisiti essenziali dell'ordinanza stessa. Sotto questo profilo la soluzione del primo e del terzo dei quesiti sovra prospettati, si presenta difficilmente separabile. In primo luogo -affinch� il disposto contenuto nell'art. 23 non resti lettera morta -sembra indispe:p.saqile che risulti che l'autorit� giurisdizionale sia convinta del concorso di due requisiti essenziali (rilevanza e non manifesta infondatezza), alla sussistenza dei quali � subordinata la potest� di emanare ordinanza di trasmissione alla Corte; e ci� indipendentemente dal problema della possibilit� di azione di controllo da parte della Corte stessa e dei limiti di tale controllo. Come si � detto la sussistenza del secondo requi sito -che si estrinseca nella mera manifestazione di un dubbio circa la costituzionalit� della norma da applicare -pu� risultare dalla semplice enuncia zione della formula contenuta nella legge. Peraltro, perch� sia possibile la manifestazione di un convin cimento circa la sussistenza di un fumus boni juris, � indispensabile che la questione costituzionale sia esattamente delineata, mediante l'individuazione e della norma tacciata di incostituzionalit� e della norma costituzionale che si assume violata. In difetto di questo minimum, non sarebbe neppure possibile la manifestazione di un dubbio circa la costituzionalit� di una norma, se tale norma non � individuata o se non � individuato il precetto costituzionale che con essa contrasterebbe. Per converso, la semplice affermazione della rilevanza della questione costituzionale sollevata, non accompagnata da un minimo di dimostrazione implicita o esplicita, sarebbe insufficiente; perch� il convincimento al riguardo non pu� estrinsecarsi nella mera manifestazione di un dubbio (che � giu 2 3 stificato, per quanto concerne il seeondo requisito, dal fatto che soltanto la Corte Costituzionale � competente a pronunciarsi sulle questioni di legittimit� costituzionale). Ma deve consistere in una attestazione positiva, che rientra nella competenza dell'autorit� giurisdizionale, avanti la quale � sollevata la questione costituzionale. Ora il convincimento del giudice non pu� mai risultare da una affermazione apodittica : deve, invece, essere il risultato di un ragionamento, quanto si voglia succinto, anche se r<.ivocabile. anche se non idoneo a pregiudicare la pronuncia definitiva. Perch� sia ottemperata alla prima delle condizioni poste dall'art. 23, sembra, quindi, indispensabile che risulti dal testo dell'ordinanza (o aliunde) che l'autorit� giurisdizionale si sia data carico di constatare la rilevanza della questione costituzionale sollevata ed abbia potuto scartare gli eventuali ostacoli che si frapponessero all'applicazione della norma tacciata di incostituzionalit�. L'apprezzamento al riguardo pu� essere soltanto provvisorio, sia in ragione della natura stessa dell'ordinanza, che non ha carattere decisorio e non pregiudica la pronuncia definitiva, sia perch�, a quanto si desume dal tenore dell'art. 24, � sufficiente che la questione non sia manifestamente irrilevante. Spetter� quindi all'apprezzamento discrezionale dell'autorit� giurisdizionale decider~, in relazione ai peculiari aspetti della controversia, il criterio di economia dei giudizi, ecc., se, ad esempio, sia opportuno procedere previamente ad istruttoria oppure decidere prima la questione attinente alla costituzionalit� della norma che sarebbe da applicare. In particolare il magistrato penale non proceder� all'istruttoria, in attesa della. risoluzione della questione di legittimit� costituzionale relativa alla norma da applicare, perch� la cessazione di efficacia di essa, qualora venisse dichiarata incostituzionale, renderebbe insussistente il reato e qui�ldi superflua ogni indagine di fatto. 5. I requisiti essenziali della ordinanza di trasmissione alla Corte Costituzionale, che limitano le ipotesi nelle quali possono essere legittimamente instaurati dei giudizi costituzionali ai sensi dell'art. 1 della legge costituzionale 1948, n. 1, condizionano la regolarit� dell'ordinanza stessa, la quale -come pu� essere pacificamente ritenuto -� l'atto introduttivo del procedimento nei giudizi suddetti. Ne consegue: a) che non pu� negarsi alla Corte Costituzionale una potest� di controllo -vedremo entro quali limiti -per quanto concerne la regolarit� dell'atto che instaura il giudizio: b) che I.a necessit� di tale controllo -che � indispensabile altres� ai fini dell'accertamento della causa giuridica valida del procedimento costituzionale (la Corte pu�, invero, essere investita del giudizio di legittimit� costituzionale, ai sensi dell'art. 1 sovra rammentato, solo se cQneorrano , le condizioni poste dall'art. 23) -costituisce ulteriore argomento per dimostrare la necessit� di motivazione, in ordine alla rilevanza della questione costituzionale; ch�, in difetto di motivazione, l'azione di controllo sarebbe impossibile. -4 Ci� vale a dimostrare, da un lato, l'inseparabi lit� della soluzione di due fondamentali quesiti che abbia.mo proposti (il primo ed il terzo). L'indero gabile necessit� di un controllo tendente ad accer tare la regolarit� della costituzione del rapporto proc�ssuale rende, d'altro lato, superfluo ogni ulte riore dimostrazione, ricavata dall'argomento che solo la Oorte Oostituzionale pu� assicurare il rispetto del precetto contenuto nell'art. 23. In altri termini la Oorte Oostituzionale deve -come �ogni giurisdizione -previamente con trollare la regolarit� dell'atto introduttivo non solo sotto il profilo della : legittimazione (solo un' cc autorit� giurisdizio nale n pu�, ai sensi del ripetuto �art. I, richie dere il giudizio circa la legittimit� costituzionale di una legge o di un atto avente forza di legge); qualificazione dell'atto che si assume incosti tuzionale (deve trattarsi di legge o atto avente forza di legge) (I); della esistenza di una questione costituzionale, nel senso che sia individuato il precetto costitu zionale che si assume violato; ma altresi sotto il profilo della ammissibilit� dell'azione, che si concreta solo nel concorso dei requisiti essenziali richiesti dall'art. 23 e segnata mente di quello della rilevanza. .Ai suesposti concetti � da ritenersi abbia aderito la Oorte Oostituzionale, la quale, con ordinanza del 13-22 marzo 1957, n. 48-57, dopo aver ram mentato il primo dei requisiti richiesti dall'art. 23 ed aver ritenuto non esauriente la dimostrazione della rilevanza -� ai fini della definizione della controversia -della questione costituzionale sol levata, ha affermato che spetti alla Oorte Oostitu zionale di esaminare preliminarmente se tale accer tamento � stato esaurientemente compiuto (2). (1) Cfr. Corte Oost. sent. 23-26 gennaio 1957, n. 30-57. (2) Riteniamo opportuno trascrivere integralmente la motivazione della suddetta ordinanza: �La difesa della attrice Bergomi ha insistito, anche nel corso della discussione orale, nella tesi che la ecce zione di inammissibilit� proposta dall'Avvocatura Gene rale dello Stato non potrebbe essere accolta, perch� com pete esclusivamente al giudice di .merito, al quale in ogni caso deve essere rimessa la causa, valutare se la disposizione dell'art. 278 del Codice civile rendesse inam missibili le indagini sulla paternit� nella specie, data la circostanza pacifica della esistenza di figli legittimi. � Di questa competenza del giudice di merito non � possibile dubitare; il dubbio verte invece sul punto, se il giudice stesso pot~sse riservare il giudizio sulla questione ad un momento successivo alla definizione della controversia di legittimit� costituzionale, ovvero dovesse risolverla prima, e cio� al momento della proposizione �di tale controversia, posto che l'art. 23, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, dispone che l'autorit� giurisdizionale provvede alla sospensione del giudizio in corso ed alla trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale qualora il giudizio non possa essere definito indipendentemente dalla risoluzione della questione di �1egittimit� costituzionale. Il Tribunale di Voghera ha pronunciato una elaborata ordinanza nella� q�ale sono ampiamente riferiti i Sia pur con motivazione succinta la Oorte Oostituzionale ha quindi risolto in senso affermativo il primo ed il terzo dei quesiti dianzi proposti (3). Manifestiamo la nostra incondizionata adesione a tale insegnamento, sia a� motivo degli argomenti dianzi svolti, sia in ragione di quanto sar� detto fra breve, al fine di confutare le eventuali obiezioni che potrebbero essere sollevate in relazione alla cennata pronunzia. termini della questione di legittimit� costituzionale, anche con il sussidio di citazioni dottrinali; ma non si � proposto il quesito preliminare di cui si � detto sopra ed ha fatto una semplice menzione dell'art. 278 Cod. civ., del quale ha evidentemente tenuto presente il contenuto del solo primo comma, e non quello del secondo, di parti colare importanza nella specie in riferimento al terzo comma dell'art. 252, che nell'ordinanza non � neppure menzionato. Di conseguenza, si deve riconoscere che l'esame della rilevanza della soluzione della questione di legittimit� costituzionale ai fini del giudizio principale e la <limo. strazione che questo non poteva essere definito indipen dentemente dalla risoluzione di tale questione non sono esaurienti. � noto, ma non � forse superfluo ricordarlo, che, nel sistema adottato dalla Costituzione e dalle leggi succes~ sive, ilcontrollo della legitti:m.,it� costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge affidato alla Corte Costituzionale pu� essere esercitato solo in occasione e in funzione di un giudizio principale, la cui proposizione presuppone la sussistenza di un interesse alla tutela giurisdizionale senza di che mancherebbe la causa giuridica valida e del processo principale e del processo costituzionale. E, se l'accertamento del presupposto � demandato alla competenza del giudice della controversia principale, la Corte Costituzionale non pu� non esaminare preliminarmente se tale accertamento � stato esaurientemente compiuto. Per questi motivi la Corte Costituzionale ord�I).a che gli atti siano restituiti al Tribunale di Voghera,,. Giova sottolineare che l'eccezione di inammissibilit� sollevata dall'Avvocatura rifletteva davvero un caso limite. La questione costituzionale concerneva la pretesa incostituzionalit� dell'art. 252 e.e. per asserito straripamento di delega, in quanto era stato, in sede di coordinamento modificato il resto del corrispondente art. 250 del I lib. e.e. pubblicato nel 1938. La questione era stata sollevata nel corso di un giudizio per il riconoscimento di paternit� da parte di una figlia adulterina, giudizio esperito dopo la morte non gi� dell'altro coniuge, ma del genitore adultero. A parte l'evidente difetto di questione di legittimit� costituzionale, in quanto sia il I lib. e.e. del 1938 che il codice coordinato del 1942 emanavano dalla stessa fonte di produzione (potere esecutivo, nell'esercizio della stessa potest� delegata che si esaur� solo nel 1942) ed a �parte la sostanziale identit� di portata degli artt. 260 e 252, n� il Tribunale di Voghera n� il P. M. si erano accorti che, in ogni caso, l'azione di riconoscimento, ai sensi dell'art. 278, 2� comma, sarebbe stata inammissibile, -in.quanto dal matrimonio del genitore adulterino era nata una figlia legittima. (3) In senso conforme, cfr. altre�� ord. 14-25 maggio 1957, n. 69, .. 6. In primo luogo potrebbe obiettarsi che la Corte Costituzionale pu� conoscere solo della questioni di legittimit� costituzionale: non pu� quindi esercitare verun sindacato, n� in fatto n� in diritto, e in ordine alle questioni, dibattute nei giudizi, nel corso dei quali � stata sollevata la questione costituzionale, e in ordine alle statuizioni delle giurisdizioni che hanno pronunziata l'ordinanza �di trasmissione. La netta separazione di competenze implicherebbe l'assoluta discrezionalit� delle giurisdizioni suddette, anche per quanto concerne l'apprezzamento circa la sussistenza delle condizioni poste dall'art. 23. Al riguardo pu� replicarsi che la separazione delle competenze comporta, certo, un limite all'azione di controllo da parte della Corte (e cercheremo in prosieguo di definire tale limite); ma non pu� compo:i;tare altresi l'impossibilit� per la Corte di accertare se il rapporto processuale sia.si instaurato in conformit� con le prescrizioni della legge. L'art. 23 -in applica.zia.ne del precetto fondamentale dell'art. 1 della legge costituzionale n. 1 del 1948 -contiene una regola fondamentale di procedura che tende a limitare l'ammissibilit� della impugnativa di legittimit� costituzionale. Al rispetto di tali regole sono tenute non solo le autorit� giurisdizionali. abilitate a pronunciare l'ordinanza di trasmissione, ma la Corte stessa. Come � stato � esattamente ritenuto nell'ordinanza n. 48 del 1957 la sussistenza del requisito della rilevanza costituisce la c�usa giuridica valida non solo del giudizio principale (che pu� essere sospeso, soltanto se la risoluzione della questione costituzionale � indispensabile ai fini della definizioni della controversia.), ma altresi del giudice costituzionale. Mentre, per quanto concerne il giudizio principale, � sempre possibile un rimedio, non immediato, perch� � esclusa la possibilit� di impugnativa dell'ordinanza, ma successivo (revoca dell'ordinanza stessa, impugnativa della decisione definitiva), l'indagine sulla sussistenza della causa giuridica valida del giudizio costituzionale non pu� appartenere che alla Corte stessa. D'altronde il requisito della rilevanza pu� utilmente paragonarsi a quello dell'interesse ad agire. Infatti pu� sorgere un interesse alla risoluzione della questione costituzionale solo se ci� � necessario ai fini della definizione della controversia. Il difetto di rilevanza si concreta quindi in un difetto di interesse ad ottenere la pronuncia della Corte Costituzionale. L'interesse costituisce presupposto inderogabile per l'esperimento dell'azione ed � per questo che il giudice adito deve controllare la sussistenza di un interesse valido che renda ammissibile l'azione. Allo stesso titolo non pu� essere negato alla Corte Costisuzionale il potere di accertare l'interesse -da �parte dell'autorit� giurisdizionale proponente -ad ottenere una pronuncia. sulla questione costituzionale sollevata. E ci� perch� -ripetesi -la Corte Costituzionale, come qualsiasi giurisdizione � chiamata ad emanare non pronuncie astratte od accademiche, sibbene a risolvere, o contribuire alla soluzione di eonorete . oontroversie. Pertanto, pur senza poter sindacare l'esattezza delle statuizioni -n� in punto di fatto u� tu punto di diritto -per quanto concerne la risoluzione delle questioni pregiudiziali e preliminari e l'eliminazione di ogni altro eventuale ostacolo che si frapponga all'applicazione della norma tacciata di incostituzionalit�, la Corte non pu� esimersi dal controllare se il giudice ha tenuto il debito conto delle obbiezioni, mosse dalle pa:rti o che potrebbero essere mosse, a riprova della manifesta irrilevanza della questione costituzionale sollevata e se abbia congruamente motivato al riguardo. In difetto . deve: o pronunciare l'inammissibilit� dell'impugnativa (il caso limite si produrrebbe ove risultasse esplicitamente od implicitamente la convinzione della non rilevanza della questione costituzionale, ai fini della definizione della controversia); o rimettere gli atti alla giurisdizione proponente per un pi� approfondito esame. 7. In secondo luogo potrebbe rilevarsi un. co.ntrasto tra la citata ordinanza n. 48/57 e la sentenza n. 30/57. In tale ultima pronuncia la Corte rigettava le eccezioni di inamissibilit� per irrilevanza, in ragione sia dell'incompetenza del Pretore che aveva pronunziata la ordinanza di trasmissione, sia della cessazione della materia del contendere. Ma, a parte che, in ogni caso, si tratterebbe di evoluzione della giurisprudenza, sta ip. fatto che il testo delle due pronuncie non appare contrastante in quanto: per ci� che concerne l'ec.cezione di incompetenza la Corte ha ritenuto che la decisione al riguardo comportava un'indagine di merito che esulava dai suoi poteri; per ci� che concerne la cessata materia del . contendere la Corte ha ritenuto che tratta.vasi di giudizio di merito, sufficientemente motivato. 8. Il rapporto fra le due citate pronunzie pu� invece fornire utile elemento per la risoluzione dell'ulteriore quesito: quali siano i limiti dell'azione di controllo della Corte Costituzionale. Al riguardo pu� partirsi dai seguenti postulati: a) vi � una netta separazione tra la competenza della Corte Costituzionale e quella delle altre giurisdizioni. La Corte Costituzionale non � una superoorte di Cassazione, ma soltanto il giudice della legittimit� costituzionale della legge e degli atti aventi forza di legge (oltre che dei conflitti di attribuzioni fra Stato e regioni e dei procedimenti di responsabilit� contro il Presidente della Repubblica ed i Ministri); b) la Corte Costituzionale deve, peraltro, poter vagliare la regolarit� della costituzione del rapporto processuale � la validit� della causa del giudizio costituzionale: Il limite dell'imprescindibile azione di controllo va quindi ricercato anzitutto nella netta separazione di competenza tra la Corte e le altre giurisdizioni. La Corte deve accertare la regolare formazione e manifestazione del convincimento ..della giurisdizione proponente circa la necessit� di risolver-e la questione costituzionale ai fini della definizione della controversia. Ma non pu� sindacare, n� in fatto n� in diritto, la statuizione della giurisdizione proponente e rilevare ad esempio deglj er:rori . di -6 diritto dai quali possa essere. inficiato il convincimento suddetto. Perch� l'azione di controllo sia possibile � necessario che l'ordinanza sia motivata al riguardo; e che la motivazione, per quanto sintetica, sia sufficiente e pertinente. Da ci� consegue: a) non pu� sostituire la motivazione l'apodittica affermazione della necessit� di risoluzione della questione costituzionale, ove risultino alla Corte -dall'esame degli atti o dalla conoscenza del diritto� -che questioni preliminari, attinenti alla rilevanza, dovevano essere previamente affrontate e delibate; perch�, in tal caso, la motivazione sarebbe addirittura inesistente; b) deve risultare che sia stato tenuto conto delle eccezioni, sollevate o che dovevano sollevarsi di ufficio, contro l'applicabilit� della norma tacciata di incostituzionalit�; e debbono essere espressi i motivi, in base ai quali tali eccezioni sono state disattese; altrimenti la motivazione sarebbe insufficiente; c) deve sussistere un messo logico tra l'obietto della controversia e la norma tacciata di incostituzionalit�: ove la norma fosse manifestamente inapplicabile alla fattispecie controversa, una contraria motivazione, palesemente aberrante, dovrebbe essere ritenuta non pertinente; d) non potrebbe infine paralizzare l'azione di controllo della Corte una motivazione evidentemente contraddittoria o, in genere, ogni motivazione che contrasti con l'affermazione della necessit� di risolvere la questione costituzionale ai fini della definizione della controversia. D'altra parte, come si desume dal tenore del� l'art. 24 della legge n. 87 del 1953, la questione deve essere non manifestamente irrilevante. La Corte quindi non potr� sindacare il convincimento del giudice che, a un determinato stadio del procedimento, ritenga opportuno -pur senza pregiudicare la questione dell'applicabilit� o meno della norma tacciata di incostituzionalit� -ottenere la soluzione del dubbio circa la legittimit� costituzionale di essa. 8. A questo punto � possibile tentare di risolvere il secondo dei quesiti che abbiamo prospettato e che � forse quello di pi� difficile soluzione. Come abbiamo ripetutamente segnalato, nulla ' vieta che il convincimento del giudice circa la rilevanza della questione costituzionale risulti non gi� dall'ordinanza di trasmissione alla Corte, ma da un atto separato, al quale l'ordinanza stessa faccia semplice riferimento. Va peraltro� segnalato che siffatta pratica soluzione -che eliminerebbe gli inconvenienti qi cui ora si far� cenno -pu� essere adottata, nei procedimenti civili; mentre invece l'art. 23 contiene una regola generale che vincola ogni giurisdizione. I maggiori inconvenienti propri del sistema adottato dalla legge n. 87 del 1953 sono i seguenti: a) L'ordinanza, come � noto, non ha, e non pu� avere finalit�, decisorie. D'altra parte il giudizio sulla rilevanza della questione costituzionale implica una deci!lione su tutte le questioni pregiu-� diziali, o di merito che concernono l'applicabilit� della norma tacciata di incostituzionalit�. La decisione di tali questioni in un senso o nell'altro condiziona, da un lato, l'emenazione dell'ordinanza di trasmissione, ma costituisce, daWaltro, �lemento determinante per la decisione definitiva. � ben vero che la legge n. 87 (art. 24) richiede solo il convincimento della non manifesta irrilevanza: ma il raffronto con la tassativa condizione posta dall'art. 23 . (cc qualora il giudizio non possa essere definito indipendentemente dalla questione di legittimit� costituzionale ... ))) sembra indicare che la latitudine discrezionale e l'apprezzamento di opportunit� riflettano piuttosto l'ordine delle indagini, segnatamente in relazione alle necessit� di istruttoria. Pertanto, ove tutti gli elementi necessari per la decisione della controversia siano in possesso del giudice, neppure la difficolt� di risoluzione delle questioni di ordine preliminare potrebbe autorizzare la manifestazione di una rilevanza puramente ipotetica, che contrasterebbe con il sistema del procedimento costituzionale e con il tassativo disposto dell'art. 23. In tale situazione, quindi, nelle fattispecie di ardua soluzione, sar� spesso non agevole condensare, nell'ordinanza di trasmissione, una motivazione adeguata e sufficiente circa la rilevanza della questione costituzionale. Ma questo' sarebbe ancora inconveniente di minor rilievo. L'inconveniente pi� grave � che -in ragione della revocabilit� e non impugnabilit� dell'ordinanza -non potranno essere impedite (salvo le ipotesi, di per s� limitate, suscettibili di sindacato da parte della Corte) le motivazioni sommarie ed affrettate; e sopratutto non potr� essere impedito che la questione ritenuta rilevante al momento dell'emanazione dell'ordinanza venga poi dallo stesso giudice -: dopo la pronuncia della Corte -dichiarata irrilevante. E se la pronuncia della Corte � stata di accoglimento, vengono con ci� stesso frustrate le finalit� perseguite dall'art. 23 e da tutto il sistema del procedimento di legittimit� costituzionale. Gli inconvenienti suddetti non possono peraltro essere invocati come argomento per sostenere l'inu tilit� della motivazione in ordine alla rilevanza dell'azione di controllo da parte della Corte. Invero il fatto che il giudice sia obbligato a render conto del proprio convincimento ed a motivare conseguente mente, la possibilit� di un controllo, sia pure essen zialmente formale, da parte della Corte riducono notevolmente la portata degli inconvenienti sopra segnalati. D'altronde, per tutte le ragioni dianzi svolte, non sarebbe possibile rinunziare a quel minimo di garanzie, anche se non del tutto suffi cienti, consentite dal sistema instaurato dalla legge legge n. 87 del 1953; b) Ugualmente arduo sar� il compito della ~ Corte Costituzionale, per quanto concerne la sua azione di controllo. Se in linea teorica � possibile fissare i limiti di tale controllo, assa;i pi� difficile sar� determinare l'esatta linea di demarc�zione nelle concrete fattispecie. A parte che le affermazio ni di diritto manifestamente aberranti, per quanto sotratte al sindacato della Corte, non potranno lasciare indifferenti gli eminenti giuristi di cui essa -7 � composta, sta in fatto che delicatissimi problemi potr� presentare ad esempio la questione della non manifesta irrilevanza, che, nel presente studio, abbiamo appena sfiorata. 9. Come si � gi� accennato, i suddetti inconvenienti potrebbero essere eliminati se le questioni concernenti la rilevanza della questione costituzionale potessero essere risolti non nell'ordinanza stessa, ma con atto separato. Ci� sar� sempre possibile nei procedimenti civili, per quanto attiene non solo le questioni di giurisdizione e competenza, ma altres� per le questioni pregiudiziali o preliminari di merito. Avvalendosi del disposto dell'ar-ticolo 279, secondo comma, n. 4, c�.p.c., le suddette questioni sarebbero quindi irrevocabilmente decise con sentenza parziale. La decisione definitiva nel merito -che implicherebbe, in conseguenza della reiezione delle eccezioni pregiudiziali o preliminari, l'applicazione della norma tacciata di incostituzionalit� -verrebbe invece sospesa: a ci� sarebbe provveduto con separata ordinanza, nella quale il riferimento alla sentenza parziale sarebbe largamente sufficiente ai fini della motivazione della rilevanza. Da tale soluzione deriverebbe il seguente fondamentale vantaggio: il giudice prima di adire la Corte Costituzionale sarebbe obbligato ad approfondire l'indagine su tutte le questioni di ordine preliminare. L'accoglimento di esse escluderebbe l'applicabilit� della norma tacciata di incostituzionalit� ed escluderebbe quindi il ricorso alla Corte Costituzionale. D'altra parte, giova avvertire che il c.p.c. mene ziona all;art. 187 le �questioni di merito aventi carattere preliminare n: e fra esse la dottrina cita le pronunzie sull'an debeatur (l) o quelle sulle eccezioni di prescrizione, remissione o compensazione; opportunamente l'Andrioli (2) osserva che cc il concetto di questione preliminare di merito adottato dall'art. 187, che non va confuso con la nozione di questione pregiudiziale, cui fa capo l'art. 34, � pi� ampio ... e diviene concreto in tutti i casi in cui una questione di merito sia tale da rendere superfluo l'esperimento del mezzo istruttorio richiesto e da risolvere il giudizio n. L'art. 279, a sua volta ha ripreso la nozione di questioni pregiudiziali di merito, prevedendo che esse possono essere decise, sia con sentenza definitiva sia con sentenza parziale. Non sembra che la decisione delle questioni preliminari di merito vada limitata alle sole esigenze dell'istruttoria. Il punto decisivo � che la questione, se preliminarmente risolta, :gossa definire il giudizio. (I) REDENTI, Diritto processuale civile, 1953, II, pag. 195. (2) Commento cit., II, p. 92. Deve, ben s'intende, trattarsi di <<questione n, che risolta nell'uno o nell'altro senso, possa permettere la decisione definitiva della controversia ovvero esigere una ulteriore e separata indagine: quindi non pu� configurarsi, in genere, come 1c questione preliminare n la scelta dell'una o dell'altra disposizione, che permetta, nel quadro della stessa indagine, di risolvere una stessa questione. Peraltro, ai fini dell'applicazione dell'art. 23 della legge n. 87 del 1953, anche il problema della scelta tra una norma, della quale non � messa in dubbio la legittimit� costituzionale, ed altra, tacciata in.vece di incostituzionalit�, determina il sorgere di una � questione � che deve essere decisa prima della questione costituzionale. Sembra quindi, in definitiv�, che, in ordine a tutte le questioni concernenti la rilevanza della questione costituzionale sia possibile da parte del magistrato civile una pronunzia mediante sentenza parziale. 10. In relazione a tale soluzione potrebbero sollevarsi due obiezioni: l'una concernente la materiale impossibilit� dell'appello immediato della sentenza parziale; ,!'.altra, in senso opposto, che l'appello immediato possa far considerare come non definitiva la pronuncia s1�la rilevanza e paralizzare quindi la decisione della Corte Costituzionale,� in attesa dell'esito dell'impugnativa. In relazione alla prima obiezione potrebbe sostenersi che la trasmissione degli atti alla Corte ai sensi dell'art. 23 renderebbe impossibile la trasmissione degli stessi al giudice di appello ai sensi dell'art. 347 c.p.c. Ma, a parte il rilievo che l'art. 340 consente in ogni caso la riserva di appello, dal tenore dell'art. 23 si rileva chiara l'intenzione del legislatore che l'ordinanza di trasmissione alla Corte determini la sospensione dell'intero giudizio. Tale ultimo argomento pu� essere invocato per respingere la seconda obiezione. In attesa della pronuncia della Corte sar� quindi impossibile, e per motivi logici e per motivi pratici, se non la proposizione, quanto meno la decisione delle impugnative avverso la pronunzia parziale. Comunque qualsiasi giurisdizione -di qualsiasi grado -pu� adire la Corte Costituzionale. Se risulta che essa ha rispettato le condizioni poste dall'art. 23 (e, segnatamente, se essa si � previamente pronunciata, nell'ambito della propria competenza, circa l'applicabilit�, per la soluzione della controversia, �della norma tacciata di incostituzionalit�), il rapporto processuale � validamente costituito avanti la Corte e questa deve pronunciarsi. Sicch� l'eventuale impugnativa della sentenza parziale, che abbia deciso dell'applicabilit� della norma tacciata di incostituzionalit�, non potrebbe mai paralizzare il procedimento avanti la Corte. NIOOLA <JATALANO AVVOCATO DELLO STAT� 3 NOTE DI DOTTRINA G. SOIARELU E V. DE BELLIS: Codice delle leggi postali, telegrafiche, telefoniche, radioelettriche e radiotelevJsive. (A. Giu:ffr�, 1957). Nella preziosa collezione legislativa diretta da G. Zanobini, � uscito ora questo Codice, nel quale per la prima volta sono riunite sistematicamente e organicamente tutte le norme che comunque disciplinano i servizi postali e delle telecomunicazioni. Le difficolt� incontrate dagli autori debbono essere state certamente notevoli se si tien conto che tali norme sono sparse in una congerie di testi legislativi i quali, a volte, hanno per oggetto principale rapporti giuridici che con le poste e le telecomunicazioni non hanno molto a che fare. Pu� tuttavia affermarsi che queste difficolt� sono state brillantemente superate e che il reperimento e la sistemazione delle fonti normative sono stati compiuti nel modo pi� chiaro. Le note a pi� di pagina, pur opportunamente contenute, giovano all'aggiornamento dei testi riprodotti, in relazione alle modifiche delle leggi pi� recenti. Gli indici, simili a quelli degli altri volumi della preziosa collezione, completano il pregio dell'opera la quale costituisce uno strumento di lavoro assolutamente insostituibile. �& :-: M. ScoRDA E E. GRANARELLI: Le pensioni militari nella vigente legislazione. (Unione Arti Grafiche, Citt� di Castello, 1957). Il libro, frutto dell'opera veramente. meritoria di due giovani. funzionari, ha un valore maggiore di quello che il titolo sembra promettere. Infatti, le questioni trattate non hanno portata limitata al campo delle pensioni militari (che sono. cosa ben diversa dalle pensioni di guerra), ma concernono tutta la materia delle pensioni in genere, si che gli argomenti esposti, i risultati di accurate ricerche legislative e giurisprudenziali, le indicazioni esaurienti di prassi amministrative, possono ben essere utilizzate da chiunque debba occuparsi di problemi che comunque riflettano il diritto .alla pensione dei dipendenti dello Stato, le sue modificazioni, e il contenzioso relativo. Bench� la materia pensionistica non sia tra quelle delle quali maggiormente si occupi l'Avvocatura dello Stato, tuttavia il volume recensito, sopratutto per essere la prima trattazione sistematica dell'argomento, merita di esser� particolarmente segnalato e costituisce una pubblicazione molto utile. RACCOLTA DI GIURISPRUDENZA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA -Rappresentanza. (C. Cass., S. U. Sent. n. 390/57 -Pres. Eula; Est. Flore; P. M. Pomodoro (conf.) -Siracusano c. Finanze). A norma delle vigenti disposizioni la rappresentanza legale in giudizio della Pubblica amministrazione in materia di controversie per l'applicazione dell'imposta di registro, spetta all'Intendente di Finanza pro tempore (tabella annessa al R. D. 25 giugno 1865, n. 2361, richiamato dall'art. 52 del . T. U. 30 ottobre 1933, n. 1611). � pertanto inammissibile il ricorso per Cassazione notificato al Procuratore del Registro anzich� all'Intendente di Finanza, a nulla rilevando la circostanza . che l'Amministrazione finanziaria, sia stata presente nelle fasi del giudizio di merito in persona del Procuratore del registro, a cui erano stati notificati la citazione e l'atto di appello, senza sollevare eccezione alcuna. Riportiamo integralmente la motivazione in diritto della sentenza, precisando, in fatto, che il giudizio si � iniziato per opposizione ad ingiunzione per pagamento d'imposta suppletiva di registro, intimata dal Procuratore del -Registro di Messina. Pertanto, con la presente sentenza, le oscillazioni giurisprudenziali in materia di cui abbiamo dato_ notizia nei procedenti numeri della Rassegna dovrebbero cessare ed � augurabile, nell'interesse di tutti, ohe giudichi minori si adeguino all'insegnamento della Corte Supremo aff�nch� si consegua quella certezza del diritto che �, almeno in questo campo, molto piu preziosa della stessa esattezza delle soluzioni adottate. �L'Amministrazione resistente eccepisce l'inammissibilit� del ricorso. A tenore degli artt. 11 e 52 del T. U. delle norme sull'Avvocatura Generale dello Stato approvato con R. D. 30 ottobre 1933, n. 1611, esso andava notificato presso l'Avvocatura Generale dello Stato al titolare dell'ufficio investito della rappresentanza organica, che risultava (art. 52) della tabella annessa al R. D. 25 giugno 1865, n. 2361, nel caso, l'Intendente di Finanza di Messina, ohe a norma di questa tabella rappresenta lo Stato nelle controversie in tema di imposta di registro. Ha replicato all'udienza con argomentazioni copiose il patrono del ricorrente, ohe, a tenore degli artt. 145 e 147 della legge sull'imposta di registro, l'opposizione e tutti gli atti successivi erano da proporre e sono stati proposti oontro il Procuratore del Registro ohe, in forza di quelle norme, ha la rappresentanza organica dell'Amministrazione finanziaria, per la quale pu� agire c stare in giudizio. E ha fatto cos� uno strenuo tentativo per ottenere un cambiamento di giurisprudenza da parte di questa Corte Suprema. Ma il tentativo non pu� essere fruttuoso. Il ricorso � realmente inammissibile perch� notificato a chi, non avendo la oapacit� processuale, non poteva essere parte in giudizio. � Gli argomenti difensivi desunti dagli artt. 145 e 147 della legge sull'imposta di registro, quantunque rieoheggianti un argomento di rincalzo addotto da questa Corte Suprema sulla sentenza n. �2289 del 1955, non hanno pregio. Il ricorrente trascura l'evoluzione legislativa in materia. Gli artt. 145 e 147 della legge sul registro, sul punto nel quale radicavano la rappresentanza organica e quella processuale nel titolare e negli addetti agli uffici del registro, in ci� m.odifioando le norme della tabella allegata al R. D. 25 giugno 1865, n. 2361 (all. E), rnodificata nel R. D. 26 settembre 1869, n. 5286, furono abrogati dall'art. 52 del T. U. delle norme sulla .Avvocatura dello Stato, il quale espressamente, come bene ha riferito il patrono dell'Amministrazione, riafferma il rigore di quelle norme cc fino a quando non sia approvata una 'J%Uova tabella in sostituzione di quella test� richiamata. E l'art. 61 aggiunge ohe le disposizioni contrarie �alle norme di quel T. U. sono abrogate: donde � da dedurre ohe la norma, oontrastante con quella dell'art. 52, dell'art. 145, legge sul registro, � abrogata, e ohe abrogata era altres� quella dell'art. 147 Ci� � tanto vero ohe con il R. D. 13 gennaio 1936, n. 1313, l'art. 147 citato fu armonizzato oon le norme oonoernenti la difesa da parte dell' A vvooatura dello Stato, e oon espresso richiamo all'art. 11. Obbietta il ricorrente ohe questo riohiarno � fatto soltanto allo soopo di indicare ohe gli atti di opposizione vanno notificati presso l'Avvocatura dello Stato' e ohe il nuovo testo rinvia solo all'art. 11 del R. D. n. 1611 del 1933 e non all'art. 52. Ma � agevole replioare ohe l'art. 11 stabilisoe (1� oomma) che le notifioazioni sono fatte presso l' A vvooatura dello Stato <<nel oui distretto ha sede l'autorit� giudiziaria innanzi alla quale � portata la causa, nella persona ohe ne ha la rappresentanza organica n, questa norma va dunque oompletata oon il disposto dell'art. 51, siooh� il ri.ohiamo all'art. 11 non pu� essere inteso parzialmente. N� vale in oontrario l'obbiezione ohe in primo e seoondo grado l' .Amministrazione, presente per mezzo del Procuratore del Registro, non sollev� obbiezione alouna; siooh� O era valido il oontraddittorio nelle sedi anteriori o esso, se non � valido in questa �non � valido neanohe in quella sede, e la Corte dovrebbe oassare s�riza-rinvio la sentenza annullando l'intero prooedimento- Peroh� la Corte Suprema possa far questo, oooor. rerebbe ohe il oontraddittorio fosse in questa sede vali -10 damente istituito oon un rioorso ammissibile. L'inammissibilit� del rioorso oostituisoe un ostaoolo insormontabile all'esame di qualsiasi vizio della sentenza denunoiata o del prooedimento >i � COMPETENZA E GIURISDIZIONE -Azione di risarcimento di danni derivati da alluvione Difetto di funzionamento dell'opera pubblica (paratoie di un sifone di affl.uente del Tevere) Competenza del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche. (Corte di Cass. S. U. n. 3755/54 Presidente Galizia -Rel. Duni -Est. Sagna -P. M. De Martini -Ministero Lavori Pubblici -S. A. Costruzioni Pasotti). Il Tribunale Regionale delle .Acque Pubbliche, � competente a conoscere della domanda di risarcimento di danni, tanto se sono prodotti dalla esecuzione dell'opera pubblica quanto se dipendono dal funzionamento della stessa. Tale criterio di discriminazione vale, non soltanto, per le controversie previste dall'art. 140, lett. D) T. U. 11 dicembre 1933, n. 1775, relativa alle indennit� previste dall'art. 46 della legge 29 giugno 1865, n. 2359, in conseguenza dell'esecuzione o manutenzione di opere pubbliche idrauliche, ma, altresi, per le controversie �previste nella successiva lett. E; la quale attiene alle controversie per risarcimenti di danni dipendenti da qualunque opera eseguita dalla pubblica amministrazione, e quindi riferisce letteralmente il danno all'opera, e non al momento di esecuzione della stessa. La Corte Suprema, gi�, con sent. 17 aprile 1944, n. 758 (con richiamo alla giurisprudenza anteriore) aveva ripudiato la distinzione -ai fini della competenza -fra danni riferibili all'esecuzione e danni riferibili al funzionamento dell'opera idraulica. Con l'annotata pronuncia la S. C. rileva che se la precedente sentenza aveva pronunciato in tema di indennit� prevista dall'art. 46 L. espr. la ragionv sistematica ricusa di limitare il principio a detta ipotesi, onde esso va esteso anche a quelle controversi. e ricomp1ese nella lett. E dell'art. 140 T. U. sulle acque pubbliche. Tale giurisprudenza � rimasta tuttora ferma. IMPOSTA DI REGISTRO -Imposte complemen� tari e suppletive -Discriminazione -Art. 7 L. registro. AGEVOLAZIONI FISCALI � Ricostruzione edilizia -DD.LL. 7 giugno 1945, n. 322 e 26 luglio 1946, n. 221 -Grado di danneggiamento dell'immobile -Attestazione del sindaco -Efficacia -Accertamenti diretti da parte dell'Amministrazione -Ammissibilit�. IMPOSTA COMPLEMENTARE � Solve et repete Difetto di giurisdizione A.G.O. -Art. 6 L. 20 marzo 1865, n. 2248, alle. E. (Cass. SS.UU. 14/6 10 ottobre 1956, n. 3491 -Pres. Piacentini; Rel. Cannizzaro; P. M. Pomodoro (diff. Finanze c. Rey). L'imposta complementare, nel senso tecnico del termine usato dall'art. 7 della legge di registro, postula un errore oggettivo perch� si tratta di tributo accertato successivamente alla liquidazione, eseguita nonostante non esistessero tutti gli elementi materiali necessari. L'imposta suppletiva, sempre nel senso tecnico predetto, si ha nel caso di errore soggettivo in cui sia incorso l'Ufficio, che fin da1 principio era in possesso di tutti gli elementi necessari all'accertamento. L'attestazione dcl sindaco circa l'entit� del danneggiamento di immobile trasferito per la ricostruzione al fine del godimento delle agevolazioni fiscali portate dai DD.LL. n. 322 del 1945 e n. 221 del 1946, non ha carattere, n� efficacia maggiore della stessa dichiarazione delle parti quando affermano che intendono provvedere alla ricostruzione dell'immobile: serve cio� ad avviare la denunzia del privat.o verso lo speciale trattamento della agevolazione fiscale. Ma non pu� essere equiparata a qualsiasi altro accertamento di carattere ufficiale, non essendo concepibile che il legislatore abbia ritenuto di affidare a tal genere di attestazione la definitivit� di un giudizio che, nel. campo fiscale, � sempre, invece, circondato da ogni cautela, mentre il sistema rimane sempre quello della denuncia controllata. In caso di accertamento di tassa di registro a termini dei DD.LL. n. 322 e 221 contenenti particolari agevolazioni fiscali, allorch� l'Ufficio finanziario provveda ad accertamento successivo, non viene in discussione una tassa suppletiva, per la quale non vige il principio del solve et repete, ma si pu� far questione soltanto di tassa complementare, per la quale, come per la principale, deve essere rispettato detto principio, altrimenti manca la giurisdizione del giudice ordinario. Sulla qu,estione oondensata �nella seconda massima esattamente hanno rilevato le Sezioni Unite ohe, per la risoluzione della questione stessa, non ha rilevanza stabilire se i provvedimenti legislativi del 1945 e del 1946 abbiano o meno posto sullo stesso piano probatorio la dichiarazione del sindaco, e le attestazioni del Genio Civile e degli Uffi�i Teonioi Erariali. La questione, inveoe, va esaminata, data la materia speoiale, nei limiti e nello spirito del sistema e delle norme ohe detta materia regolano. E nell'ambito del sistema rientra appunto quel potere di aooertamento e di autoliquidazione dei propri diritti ohe istituzionalmente spetta alla Pubblioa Amministrazione. In sostanza l'aoquirente di un immobile danneggiato per oltre un terzo da eventi bellioi, ha, diritto alla registrazione del oontratto a tassa fissa. llfa questo diritto oompete soltanto se effettivamente sussistano i presupposti di fatto e di diritto per la applioazione della norma. Condizione neoessaria � che l'immobile sia stato danneggiato per oltre un terzo da eventi bellioi: ove questa condizione di fatto non sussista deve escludersi l'applioa.zione della norma di favore. Il oertifioato del sindaoo costituisce soltanto un on(}.re. relativo all' eseroizio del diritto; ma l'esistenza di questo dipende _ dal danneggiamento reale nella misura stabilita e non dal oertificato del Sindaoo. T. L. G. -11 IMPOSTA DI REGISTRO -Agevolazioni fiscali � Art. 18 L. 2 luglio 1949, n. 408 -Costituzione di ipoteca in base a cambiali aventi causa sottostante in rapporto di mutuo -Non compete agevolazione. (Cass., Sez. I, 25 ottobre 1956, numero 3935/56 -Pres. Oggioni; Est. Civiletti; P. M. Guidi (coni.) -Amministrazione Finanze dello Stato c. Ciattino Carlo). L'agevolazione tributaria concessa con l'art. 18 della legge n. 408 del 1949 -a termini del quale i contratti di mutuo per la costruzione di case di abitazione sono assoggettati al pagamento della imposta di registro ed. ipotecaria ridotte ad un quarto -non si applica all'ipotesi di mutuo contratto in forza di cambiale ipotecaria e cio� al negozio di costituzione di ipoteca in base a cambiali, anche se le stesse abbiano causa sottostante in un rapporto di mutuo. La legge 2 luglio 1949, n. 408, recante � disposizioni per l'incremento edilizio � stabilisce aloune agevolazioni fisoali e tributarie per la oostruzione di case di abitazione, comprendenti anohe uffici e negozi, ohe non abbiano il oarattere di abitazioni di lusso e la oui oostruzione, iniziata entro il 31 dicembre 1953 sia ultimata nel termine di un biennio dall'inizio. Fra le dette agevolazioni � compresa anohe quella racohiusa nell'art. 18, a termine del quale cc i contratti di mutuo stipulati per le oostruzioni (anzidette) o per la prima oompravendita delle oostruzioni stesse, se avvenga entro il quadriennio dal giorno in oui sono state dichiarate abitabili o� siano state effettivamente abitate, sono assoggettati al pagamento delle imposte di registro ed ipotecaria ridotte ad un quarto �. Lasoiando da parte tutte quelle altre condizioni alle quali la legge subordina il godimento del benefioio tributario in parola, va invece sottolineato che la formulazione stessa della disposizione in esame, lo spirito ohe ne anima il contenuto, il oarattere eccezionale ohe normalmente riveste ogni norma ohe oontiene agevolazioni in materia tributaria, ed infine l'interpretazione sistematica additata dal prinoipio fissato nell'art. 8 della legge di registro, ohiaramente dimostmno 1Jhe presupposto essenziale, al quale detto beneficio � prima di ogni altro condizionato � che l'ipoteca afferisca esclusivamente al contratto di mutuo stipulato direttamente pm la oostruzione di una determinata costruzione, avente le caratteristiche richieste dalla legge. La stessa espressione del testo legislativo oomporta un rapporto di interdipendenza e di oorrelazione neoes saria fra il oontratto di mutuo e la costruzione: cc i oontratti di mutuo stipulati per le costruzioni ... �. Il oontratto di mutuo � cio� lo strumento diretto ed immediato al fine voluto dalla legge ohe � quello del l'cc incremento delle oostruzioni edilizie �. L'ipoteca deve garantire direttamente ed unica mente il oontratto di mutuo: � necessario, cio�, ohe l'ipoteca sia iscritta in forza dell'atto stesso con il quale si stipula il mutuo ed a garanzia di questo mutuo portato dal contratto. Quando inveoe l'ipoteca, anzich� garantire direttamente il mt{,tuo stipulato ai fini della costruzione edilizia, garantisce le cambiali emesse, sia pure in dipendenza del mutuo, si � fuori dell'ambito di appli oabilit� dell'agevolazione in questione, racchiusa nel� l'art. 18 della legge n. 408. Non disoono.soiamo ohe fine della legge, come del resto � posto in piena evidenza nel titolo, secondo la parola del Ministro prop01twnte � qiieUo di cc stimolare benefi6amente la ripresa dell'attivit� edilizia e di invogliare il capitale privato negli investimenti dell'industria privata >>. Ma non si deve neppure dimentioare che nella speoie il carattere di ecoezionalit� gi� posto in rilievo e ohe � insito in una norma di favore in materia tributaria, rende necessario che oosiffatti investimenti abbiano come obiettivo diretto, e non gi� mediato, e oome fine prossimo, la ricostruzione edilizia. Il ohe � tanto pi� evidente quando si oonsideri la necessit�, anche dal lato formale, ohe dall'atto di mutuo portato alla registrazione appaia evidente ohe il mutuo sia rivolto a detto fine. La disposizione di legge ha infatti inteso agevolare, sul terreno fisoale, la stipulazione dei mutui oontratti pm� le oostruzion1 edilizie, ma, proprio per ci�, il meooanismo della stipulazione di un mutuo, garantito da ipoteoa, deve essere tale ohe sia sempre possibile rioollegare l'iscrizione ipoteoaria oon imposta ridotta, all'operazione oompiuta ai fini della ricostruzione. Questo oollegamento dell'agevolazione tributaria con il rapporto g~uridico, in vista del quale essa fii conoessa, dovendo essere possibile in base ad accertamento documentale, senza neoessit� di indagini aliunde, in tanto pu� essere attuato, in quanto l'ipoteoa sia iscritta in forza dell'atto stesso ool quale si stipula il mutuo ed a garanzia del mutuo stesso. Mentre detto contratto di mutuo pu� essere stretta mente legato alla operazione eoonomica, in vista della quale viene stipulato, il mutuo portato da cambiale, e quindi in definitiva quest'ultima, costituisce un titolo autonomo per s� stante, indipendente dallo. scopo per oui fu mutuata la somma. D'altronde, come esattamente, ha rilevato la Su prema Corte cc ricorre anohe un /attore logico ad escludere l'applicabilit�� del benefioio all'ipotesi di mutuo contratto in obbligazione oambiaria, ed � dato dal fatto ohe il ricordato articolo 18 subordina la agevolazione alle oondizioni ohe l' edifioio per la cui oostruzione il mutuo � stato oontratto non sia oasa di lusso e l'edifioazione sia ultimata entro il biennio dal suo inizio, condizioni che non sarebbero opponibili al terzo possessore della cambiale subentrato nella relativa ipoteoa, al oontrario di quanto avverrebbe in oaso di semplioe cessione �. T. L. G. PROFITTI DI REGIME � Incrementi derivati da investimenti di denaro pre'esistente nel patrimonio d�el coniuge. Art. 17 R.D.L. 26 marzo 1946, n. 134 -Inapplicabilit� -Pretesa gestione fiduciaria -Esula da ogni previsione di legge. (Cass., Sez. I, Sent. 7 novembre 1956, n. 4182 -Pres. Oggioni; Rel. Celentano; P. M. Guidi (conf.) Finanza c. Lessona). Il secondo comma dell'art. 17 del R.D.L.--26. marzo 1946, n. 134, esclude dalla avocazione dei profitti di regime, fra gli altri, i beni derivanti da. trasformazione di altri beni o da investimenti di -12 denaro preesistente nel patrimonio del soggetto passivo di avocazione e non concerne i beni da questi, a proprio nome, acquistati, e derivanti dall'investimento di denaro preesistente nel patrimonio della moglie o, in genere, di diversa persona. I./asserzione di avere agito quale gestore fiduciario :non offre, comunque, la possibilit� al predetto soggetto di sostenere che gli incrementi del proprio patrimonio, appartengano, invece, al coniuge, agli ascendenti o ai discendenti, al fine di invocare la prova della legittima provenienza, per detti famigliari senza restrizione concessa dall'art. 9 del D. L. n. 134, in quanto che l'azione rivolta a dimostrare l'interposizione gestoria, mentre esula dalla previsione dell'art. 17, non pu� ritenersi neppure compresa in quella del suddetto art. 9. Il quale consente solo la prova dell'indipendenza degli acquisti conseguiti dai menzionati familiari rispetto a beni di pertinenza di costoro o -trattandosi di immobili -ai medesimi intestati e non pu� pertanto, riferirsi ad incrementi che derivino direttamente da acquisti eseguiti, a proprio nome, dal soggetto passivo di avocazione. Le massime ohe precedono derivano dalla corretta interpretazione delle disposizioni di cui agli articoli 9 e 17 del D. L. n. 134del1946. Questo seoondo artioolo, dopo aver stabilito ohe gli incrementi patrimoniali sono oostituiti da tutti i beni entrati, anohe per interposta persona, nel patrimonio del soggetto, posteriormente al 3 ge'nnaio 1925 o alla data pi� reoente dell'assunzione delle oariohe (lo oomma), dispone che �sono esoliisi i beni preesistenti nel patrimonio del soggetto, i relativi frutti, nonoh� i beni derivanti da trasformazione di altri beni o da investimenti di denaro preesistente nel patrimonio stesso � ( 20 oomma). � chiaro ohe la Legge considera esolusivamente il patrimonio del soggetto passivo di avooazione, in relazione all'incremento ohe il patrimonio stesso e oio� il patrimonio di questo soggetto -ha ricevuto. Di guisa ohe quando' sia fuori oontestazione -oome lo era nel oaso di speoie -ohe l'inorernento di oui si disoute si riferisoa strettamente ed unioamente al patrimonio predetto, pretendere anoora di dimostrare la legittimit� della provenienza di tali incrementi attraverso la prova ammessa, per i soli familia�ri, dall'art. 9 del D. L. n. 134, signifioa voler falsare le finalit� della legge e voler forzare il rigido sistema probatorio delle disposizioni in materia. Peroh� in tal modo non si mira a provare la derivazione degli inorementi verifioatisi nel patrimonio del soggetto passivo in relazione a quei fatti eoonomioi leoiti, presi espressamente e singolarmente in considerazione dal 1� capoverso dell'art. 17, ma si oeroa di fornire la dimostrazione di un'asserita fittizia intestazione, a nome del soggetto passivo medesimo, il cui patrimonio ha ricevuto diretto incremento. E questa dimostrazione non � ammessa. N� l'estremo rigore della legge pu� consentire all'interprete di pervenire a diversa oonolusione. T. L. G. PROVA CIVILE -Art. 2704 C. C. -Scrittura privata -Computabilit� della data nei confronti dei terzi -Idoneit� dei fatti, genericamente indicati nell'art. 2704, a stabilire la certezza della data. Valutazione di merito -Incensurabilit� in cassazione. ISTITUTI DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO Operazioni commerciali con i propri clienti Atti di gestione e non atti amministrativi. IMPOSTA DI REGISTRO� Art. 5 D. L. 8 marzo 1945, n. 90 -Trasmissioni immobili a titolo oneroso fra parenti entro il terzo grado -Presunzione di liberalit� -Prova specifica per combattere le presunzione -Riferimento al prezzo effettivamente pagato -Provenienza del prezzo. (Cass., Sez. I, Sent. n. 3309/56 -Finanza �-Zingone - Pres. Oggioni; Rel. Pece; P. M. Rossi (conf.). L'elencazione contenuta nell'art. 2704 O.O. dei casi idonei a conferire alla datazione di una scrittura privata, certezza nei confronti dei terzi, non � tassativa, in quanto lo stesso articolo si richiama genericamente, e senza ulteriori specificazioni, ad �altri fatti� che possono stabilire, in modo ugualmente certo, l'anteriorit� della formazione di un documento all'uso che se ne faccia nei. confronti dei terzi. Trattandosi di un richiamo generico, � da ritenere che deve essere rimesso all'insindacabile apprezzamento del giudice di merito la valutazione, caso per caso, dell'idoneit� di detti fatti a stabilire la certezza in questione. Gli .istituti di credito di diritto pubblico, pur essendo soggetti alle disp<;>sizioni di legge inerenti alla loro natura pubblicistica, tuttavia, nell'esercizio delle loro operazioni commerciali, e nei rapporti con i propri clienti e contraenti, compiono non gi� atti amministrativi, in senso temico-giuridico, ma veri e propri atti di gestione, soggetti alle regole comuni del diritto privato. A.i fini dell'art. 5 del D. L. 8 marzo 1945, n. 90, il prezzo, del cui ammontare deve essere provata la provenienza in base a titoli aventi data eerta, ai sensi del codice civile, non �, in easo di contestazione, il prezzo dichiarato dalle parti nell'atto di trasferimento, ma quello effettivamente pattuito fra le parti stesse. � Il prezzo, del cui ammontare deve essere provata la provenienza non pu� essere identificato con il maggior valore, eventualmente attribuito all'immobile, dagli Uffici finanziari, in sede di valutazione agli effetti fiscali. .Ai fini dell'art. 5 del D. L. n. 90, la disponibilit� del prezzo deve risalire, in base a titoli di data certa, a momento anteriore a quello del pagamento del prezzo stesso. Sia pure oon qualche riserva, si potrebbe pure convenire, da un punto di vista astratto e generale, sull'esattezza della prima massima, la quale, tuttavia, sul piano oonoreto, non aderisce affatto alla speoie presa in esame, nella quale, pi� precisamente, il contribuente, a. pretesa dirnostrazione della provenienza del prezzo dell'immobile acquistato, aveva prodotto in giudizio dichiarazione della Banoa N a-zionale del Lavoro, attestante l'esistenza, ad una determinata data, di un certo saldo attivo a suo favore. Ora la Corte di merito, in tanto aveva ritenuto ohe tale documento stabilisse in modo egualmente -13 certo ~rispetto agli altri << fatti � espressamente e distintamente presi in oonsiderazione dall'art. 2704 o.o. -l'anteriorit� della formazione della suddetta dichiarazione, in quanto -al di fuori di ogni specifica valutazione di fatto -era partita dal presupposto di poter conferire alla dichiarazione della Banca carattere di << oertifioazione amministrativa �, avente << pubblio� fede �; �e oi� peroh�, essa, secondo la Oorte predetta, doveva considerarsi rilasciata da � ente pubblico�. Ma caduto tale presupposto, peroh� fondamentalmente errato, cos� come ha affermato il Supremo Oollegio (Vedi II Massima), questo avrebbe dovuto ancora dichiarare non pi� valide le conseguenze ohe da tale presupposto la Oorte di merito aveva creduto di poter derivare, appunto in ordine alla computabilit� verso i terzi della data portata nella dichiarazione predetta, a torto confusa dai giudici di merito oon certificazione proveniente da pubblico ufficio. Resta fermo, comunque, il principio racchiuso nella seconda massima, e sul quale si era in particolar modo soffermata la difesa dello Stato: in sostanza la natura pubblicista degli istituti di diritto pubblico non vale a qualifioare atti amministrativi quelli relativi ad operazioni commerciali eseguite oon i propri clienti dagli istituti medesimi. Non � esatto, pi� particolarmente, ohe questi siano enti pubblici, almeno nell'esercizio di quell'attivit� ohe si traduce nel prendere in deposito danaro di privati e, in ogni oaso, � da escludere ohe le certificazioni bancarie, in ordine a tali operazioni possano rivestire il oarattere di oertifioazioni amministrative. Le diohiarazioni bancarie sono diohiarazioni ohe non possono rientrare fra gli atti pubblici a termini dell'art. 2704 o.o., n� possono essere considerate scritture di data certa, non sussistendo esplicazione alcuna di una attivit� oertificatrioe che � propria del pubblico uffioiale. Se a. determinati istituti di eredito vengono oonferite particolari funzioni ohe gravitano nell'ambito del diritto pubblioo, comunque bisogna pur distinguere dalla attivit� ohe � connessa a tali funzioni, quella ohe si esercita invece oome attivit� di una qualsiasi impresa privata, cos� come quando si stringono rapporti oon privati per deposito di danaro, di titoli o altro. Onde almeno per tutte quelle oertifioazioni che riguardino queste attivit�, essenzialmente e sostanzialmente private, � da escludere ohe le certificazioni stesse possano assurgere a vere e proprie certificazioni amministrative, oome se rilasciate da un pubblico ufficio nell'esplicazione di attivit� di carattere pubblioo. Si tenga presente ohe gli stessi impiegati degli istituti di emissione rimangono impiegati privati e la vigilanza ohe nell'attivit� di tali istituti si esplica da parte di funzionari dello Stato, in oonformit� delle leggi vigenti, non vale di o erto a trasf armare la natura privata dell'attivit� esplicata dagli impiegati medesimi persino nell'att�azione delle finalit� pubblicistiche dell'ente da oui dipendono. * * * La controversia, ohe ha dato lo spunto alle riportate massime, si imperniava in sostanza, sulla esatta interpretazione dell'art. 5 del D. L. 8 marzo 1945, n. 90, recante modifiche alla imposta sulle suooessioni e donazioni. Il predetto articolo stabilisce testualmente: � Le trasmissioni di immobili a titolo oneroso tra parenti entro il terzo grado si presumono liberalit� e come tali, sono soggette all'imposta, quando la provenienza del prezzo pagato non viene dimostrata in base a titoli aventi data certa ai sensi del Oodioe civile ... � � .� ben chiaro l'intento legislativo, rivolto ad evitare ohe gli stretti vincoli di parentela (fino al III grado), a causa dell'affetto ohe da essi deriva, possano indurre le parti contraenti ad eludere la maggiore imposta dovuta per l'atto di liberalit� mascherando questo sotto la specie della oompravendita. Ed � anoora di assoluta evidenza ohe si tratta di norma posta a salva guardia dei diritti dell'Erario e ohe per oi� impone stretta interpretazione � rigore nella sua applicazione oon<Yreta. Ora dall'insieme delle suddette circostanze, ohe chiariscono l'intento legislativo, la Oorte Suprema ha rilevato ohe � deve necessariamente dedursi ohe il prezzo, del oui ammontare dM.'e essere dimostrata la oopertura da parte del compratore, non � il prezzo dichiarato dai contraenti nell'atto di vendita e ohe potrebbe, artatamente, essere anche irrisorio, ma il prezzo effettivamente concordato e dovuto. �L'ammettere il contrario, e cio� intendere ohe la legge si sia riferita �,l prezzo risultante dall'atto di vendita come dichiarato dalle parti, significherebbe f1�ustrare in pieno lo scopo legislativo, e consacrare la possibilit� di quelle frodi fiscali ohe la legge ha, invece, voluto colpire. << Lo stabilire, in caso di contestazione, quale sia, in base alle prove offerte dagli interessati, la entit� del prezzo effettivamente pattuito per il trasferimento immobiliare, � indubbiamente, oompito del giudioe di merito, ma il predetto giudice non pii� ritenere sufficiente (come, invece, ritenuto dalla sentenza impugnata) ohe venga provato dal compratore ohe egli aveva la disponibilit� di una somma oorrispondente solo al prezzo dichiarato nell'atto, senza ohe venga anche data la prova della coincidenza tra il prezzo dichiarato nell'atto ed il prezzo effettivamente pattuito. �D'altra parte, per soddisfare al precetto del l'art. 5 del decreto legge n. 90 del 1945, la prova a darsi dagli interessati deve riguardare una disponi bilit� (di somma) ohe sia anteriore al pagamento del prezzo, poioh� la presunzione legislativa oiroa la effet tivit� del carattere oneroso del trasferimento si fonda reoisamente su tale disponibilit�. << Sotto il detto profilo, per�, � necessario sottoli neare ohe la dizione dell'art. 5 in esame � quanto mai precisa nel riferimento al prezzo effettivamente pat tuito tra le parti, sicoh� non pu� la disponibilit� rife rirsi anohe all'importo del maggior valore dell'immo bile (oggetto del negozio di trasferimento), quale even tualmente accertato, in un secondo momento, dall' Am ministrazione Finanziaria (e in tali sensi, del resto, si � espressa la stessa Amministrazione oon la riso luzione n. 166955 del Ministero delle Finanze, in data 29 agosto 1953). -- � Un eventuale distacco tra il prezzo di(;hiarato dalle parti e il valore suocessivamente acoertato in via . definitiva (e cio� anche a seguito delle oontestazioni, -14 agli e-petti fiscali, da parte del debitore della imposta) potr� essere valorizzato dal giudice di merito solo quale elemento di prova per aooertare, ai fini dell'drt. 5 del decreto legge n. 90 del 1945, l'importo del prezzo effettivamente pattuito fra le parti �. In margine alla motivazione della -Suprema Corte, riteniamo opportUno rilevare ohe ai attendevamo un maggior chiarimento in ordine alla specifica dimostrazione richiesta dalla legge circa la provenienza del prezzo pagato. Chiarimento tanto �pi� necessario, in quanto la tesi avversaria mirava proprio a confondere tale provenienza con la disponibilit� della relativa somma. In realt� la legge non richiede ohe si abbia la disponibilit� delle somme oorrisp�ond�nti al prezzo, ma invece ohe ne sia dimostrata la provenienza. Il ohe � cosa ben diversa. Oooorre, �in altri termini, ohe, tra prezzo pagato e relativa provenienza, sussista stretta correlazione e necessaria interdipendenza. Oooorre, cio�, dimostrare non solo e non tanto la disponibilit� di somma corrispondente al prezzo di acquisto, ma anche ohe la somma disponibile sia stata effettivamente versata come prezzo d'acquisto. Occorre ohe, con assoluta certezza, si f ornisoa dimostrazione piena e rigorosa ohe il compratore aveva in precedenza la disponibilit� di una determinata Somma, pari al prezzo pattuito (antecedenza della disponibilit�) e di �aver effettuato effettivo, reale investimento di questa somma, di . incontestabile sua pertinenza, in quel determinato, acquisto (contestualit� dell'impiego). Il ohe si verifica, ad esempio, nel caso di capitali col vincolo pupillare o dotale o in oasi di impiego obbligatorio di somme disposte ed autorizzate dal magi strato o da pubblici ufficiali eco. � Solo in tal modo si assolve al voto della legge. T. L. G. SCIOPERO -Sciopero per motivi non economici Illiceit� -Sanzioni -/,egittimit�. (Consiglio di Stato, VI; Pres. De Marco; Est. Toro -Biagini ed altri c. FF.SS.). L'eccezione d'illegittimit� costituzionale del l'art. 78 del regolamento del personale delle Fer rovie dello Stato, approvato con R. D. L. 7 aprile 1925, n. 405 convertito in legge 21 marzo 1926, n .. 597, che coinmina sanzioni a carico degli agenti che volontariamente abbandonino l'ufficio o pre stino l'opera propria in modo da interrompere o turbare la continuit� o regolarit� del servizio � manifestamente infondata. N� il citato art. 78 pu� considerarsi abrogato dall'art. 40 della Costituzione L'art. 40 della Costituzione non attribuisce a tutti i lavoratori il diritto di sciopero senza alcun limite e, cio�, anche per fini non economici. Lo sciopero riconosciuto dall� Costituzione come di ritto � quello, che ha per' fine la difesa di interessi economici profession�li. Per i pubblici dipendenti la Costituzione impli citamente, ma chiaramente, esclude la possibilit� di ric�rrere allo sciopero per la tutela dei loro in teressi. Lo sciopero, in genere, � perci� vietato per i dipendenti dello Stato e degli altri enti pubblici. Trascriviamo, anzitutto, la parte sostanziale della motivazione: cc L'eccezione di illegittimit� costituzionale dell'art. 78 del Regolamento del personale delle Ferrovie dello Stato (approvato con R. D. L. 7 aprile 1925, n. 405, convertito nella legge 21 marzo 1926, n. 597), � manifestament� infondata. Il testo prevede sanzioni varie (dalle dimissioni di ufficio, alla semplice sospensione, secondo le situazioni individuali) per gli agenti ohe volontari�mente abbandonino l'ufficio o prestino l'opera propria in modo da interrompere o.turbare la continuit� e regolarit� del servizio. Secondo i ricorrenti, questa norma, oltre ohe per la sua origine, sarebbe viziata da illegittimit� costituzionale, in quanto volta a colpire l'esercizio del diritto di sciopero, riconosciuto con l'art. 40 della Costituzione. Nel ricorso si � dedotto, col primo motivo, ohe l'art. 78 del Regolamento � stato abrogato dall'art. 40 della Costituzione. Ma la Corte Costituzionale, nella sentenza 14 giugno 1956, n. 1, 'fia ritenuto ohe la declaratoria di illegittimit� costituzionale � indipendente dall'ab�rogazione. Perci� i ricorrenti hanno elevato anche formale domanda per il deferimento alla Corte Costituzionale di detta questione. Il Collegio osserva, anzitutto, qiianto all'origine dell'art. 78 R. P., ohe si tratta, come giustamente ha rilevato l'Amministrazione, di norma non introdotta nel 1923 dal legislatore fascista, ma di data pi� antica, perch� riproduce, quasi alla lettera, l'art. 56 della legge 7 luglio 1907, n. 429, sull'ordinamento dell'esercizio di Stato delle Ferrovie non concesse ad imprese private. V a precisato, poi, ohe nella specie cc � paoifioo che lo sciopero in questione era sciopero di protesta per l'emanazione di una legge elettorale� (pag. 6 del rieorso) era, oio�, una manifestazione non tendente alla tutela di un interesse economico, non. avente, anzi aloun riferimento ad interessi economici e professionali. La questione di legittimit� costituzionale, che riguarda la specie, non � quella generale, posta nell'istanza dei ricorrenti. Ammesso ohe l'art. 78 era rivolto a colpire l'esercizio del diritto di sciopero, in genere, per fini economici e non economici, ma essendo paoifioo che nella specie si tratt� di uno soi�pero avente finalit� non eoonomiohe, per arrivare alla oonolusione della illegittimit� costituzionale della norma, nella parte ohe interessa la specie, bisogna affermare ohe l'art. 40 della Costituzione attribuisca a tutti i lavoratori il diritto di sciopero senza aloun limite, oio� anohe per fini non economici. In questi termini precisi, che sono i tm�mini di specie, l'eooezione � manifestamente infondata. Nel. progetto di Costituzione della Commissione dei 75 il diritto di sciopero era riconosOiuto senza aloun limite; ma l'Assemblea Costituente, non segu� il progetto, e l'art. 40, infatti, � formulato diversamente. La norma � posta nel titolo III, dei Rapporti economici viene dopo l'art. 39, che si oooupa delle organizzazioni sindacali e prima dell'art. 42, ohe parla .. d�ll'inizj,atjpa economica pri�vata. Essa, pertanto, �ha considerato la libert� di sciopero come mezzo col quale i prestatori di lavoro mirano a tutelare i loro interessi professionali contro i datori di lavoro. .-. t�� I ; ! -~ 4 Lo sciopero rioonosoiuto dalla-;,O-Ostit'l!-.zione come� diritto. � quello ohe ha per fine la di'jesa:d(jgli interessi' eoonomio~ professionali; gli altri 8oiopen, oio� ti~tte le manifestazioni ohe hanno in comune Mn lo sciopero vero e proprio il solo elemento materiale, dell'astensione volontaria dal lavoro, ma hanno per propria finalit� interessi non eoonomioi sono fuori della previsione della norma della Costituzione. Trattasi di una questione gi� esaminata in giurisprudenza, numerose volte, e decisa sernpre nei sensi qu,i aooennati. Si aggiunga, ora, ohe l'art. 71 dello stato giuridico degli irnpiegati civili dello Stato, approvato oon D. Presidenziale 11 gennaio 1956, n. 17, prevede sanzioni in oaso di comportamento ohe produca interruzione, o turbamento;� Mlla regolarit� o nella continuit� del servizio, in genere, salvo per quanto oonoerne la tutela degli interessi collettivi ed individuali degli impiegati, per oui sar� provved�to a parte (art. 4 <1:ella legge delega 20dicembre1954, n. 1181). Ci� dirnostra ohe anohe �u �legislatore � dell'opinione seguita dalla giurisprudenza. Essendo ben chiari i limiti della norma costituzionale (rapporti �eoonomioi) la specie resta fuori dell'ipotesi della norma, peroh� � paoifioo il carattere non eoonomioo della manifestaziOne di protesta, colpita oon le sanzioni impugnate dai ricorrenti. In oonolusione, per quanto riguarda la specie, l'eooezione di illegittimit� costituzionale dell'art: 78 appare manifestamente in/Ondata. (Omissis) Col prirno motivo si � dedotto ohe l'art. 78 del Regolamento del per.sonale � stato abrogato dall'art. 40 della Costituzione. La tesi dell'abrogazione � stata giustificata oon gli �stessi argornenti sopra esaminati, della eooezione di illegittimit� costituzionale. Sotto questo profilo speoifioo (dell'abrogazione) la questione � stata esaminata e disattesa dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato (4� Sezione, 9 dicembre 1952, n. 1018; 6a Sezione, 20 ottobte 1954, n. 671 e 700). Oltre alle ragioni su ricordate, sull'oggetto dell'art. 40 (rapporti eoonomioi) in dette decisioni ii � rilevato ohe i pubblici dipendenti si trovano in una situazione particolare, peroh� il loro datore di luvoro � la pubblioa amministrazione e per essi nella Costitu,zion~ "?i sono altre .norme ohe implicitamente, ma ohiaram�nte esoludono la possibilit� di ricorrere allo sciopero, per la tutela dei loro interessi (art. 28, sulla responsabilit� diretta e personale, art. 54, sulVobbUgo di adempiere le pubbliche funzioni oon disciplina e onore, art. 98: i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione, eoo.). V a aggiunto ohe il progetto Rubinaooi sulla materia, presentato nel 1951, all'art. 27 dispone ohe l'esercizio del diritto di sciopero � concesso limitatamente alla tutela degli interessi eoonomioi del lavoratore. Sono vietati gli scioperi di altro genere (politici, di solidariet�, contro i licenziamenti, eoo.). Lo sciopero, in genere, � vietato per i dipendenti dello Stato e degli altri enti pubblici. Riesaminata la questione, in relazione agli elementi dedotti nel ricorso, il Collegio non trova ragioni per discostarsi dalle conclusioni oui era pervenuto nelle su ricordate decisioni >>. * * * Con questa decisione il Consiglio di Stato ha espressamente confermato la sua �giurisprudenza sulla natura del diritto di sqiopero rioonosoiuto e tutelato dalla Costituzione solo nei confronti dei dipendenti privati e per la t�tela dei loro interessi eoonomioi. I lavori preparatori relativi all'art, 40 della Costituzione, la sua oollooazione nella Carta Costituzionale e la particolare natura del rapporto di pubblico impiego, sia per quanto attiene al datore di lavoro, lo Stato o gli altri enti pubblici, di oui gli impiegati sono al contempo dipendenti ed organi, s_ia in riferimento alle funzioni ohe i pubblici dipendenti svolgono nell'interesse della collettivit� e ohe non tollerano interruzioni, confermano, a nostro avviso, l'esattezza della tesi accolta dal Consiglio di Stato. D'altra parte, lo sciopero per motivi politici � del tutto estraneo al rapporto di lavoro e non pu� considerarsi un diritto del lavoratore, ma, eventualmente, una facolt� del cittadino, ohe dovrebbe rientrare nel diritt<J di libert�, ma� ohe oertamente � estranea alla fattispecie ndrmativa dell'art. 40 della Costituzione. G.G. INDICE s I s T E M A T I e�o DELLE CONSULTAZIONI LA FORMULAZIONB DE[", QUESITO NON RIFLETTE IN ALCUN MODO LA SOLUZIONE CHE NE~ STATA PRESA AERONAUTICA E AEROMOBILI RELITTI. -I) Se ai relitti di aerei militari ritrovati in mare siano applicabili le norme degli artt. 510 e 511 del Cod. Navigaz. (n. 5). II) Se, in conseguenza, ai ritrovatori dei relitti medesimi, che abbiano adempiuto all'obbligo della denunzia e della consegna, spetti il rimborso delle spese ed il premio (n. 5). III) Se, nel caso di caduta di apparecchi militari in mare, l'Amministrazione sia tenuta a risarcire i danni cagionati alle reti da pesca (n. 5). AGRICOLTURA COMMISSIONI COMUNALI. -I) Se le Commissioni comunali per la massima occupazione in agricoltura possano considerarsi organi dello Stato (n. 10). II) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente incorressero le suddette Commissioni, sia in tema di elenchi che di assegnazione, possano essere corrette ed eliminate dalla Commissioni Provinciale (n. 10). III) Se �e suddette Commissioni possano essere sciolte e"Sostituite da un Commissario (n. 10). AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CIRCOLAZIONE AUTOVEICOLI. -I) Se l'Amm�nistrazione dello Stato (comprese in questo concetto anche le Aziende Autonome) possa, allo stato attuale della legislazione, stipulare contratti di assicurazione' in genere, o contratti di assicurazione di responsabilit� civile in specie (n. 199). COMMISSIONI COMUNALI. -II) Se le Commissioni Comunali per la massima occupazione in agricoltura possano considerarsi organi dello Stato (n. 200). III) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente incor ressero le suddette Commissioni, sia in tema di elenchi che di assegnazione, possano essere corrette ed elimi nate dalla nommissione Provinciale (n. 200). IV) Se le suddette Commissioni possano essere sciolte e sostituite da un Commissario (n. 200). COMPETENZE. -V) Se il D.M. 30 luglio 1952, n. 739 regoli attualmente in modo completo la materia delle competenze finanziarie degli organi centrali e periferici dell'Amministrazione ferroviaria (n. 201). ENAL COMUNALI E AZIENDALI. -VI) Se gli ENAL comunali e aziendali siano da ritenersi organi periferici dell'ENAL (n. 202). VII) Se dall'attivit� di detti circoli possa derivare alla ENAL una responsabilit� patrimoniale (n. 202). VIII) Se dall'attivit� di detti circoli possa derivare all'ENAL la responsabilit� per le obbligazioni tributarie (n. 202). IX) Se l'ENAL provinciale sia tenuto a rispondere delle obbligazioni tributarie, derivanti da inosservanza della legge dei diritti erariali sui pubblici spettacoli, di un cinema ENAL comunale (n. 202). OPERE PUBBLICHE. -X) Se, ai sensi dell'art. 13 legge lo giugno 1931, n. 1199, per i lavori interessanti grandi comunicazioni stradali e dighe di ritenuta, in qualunque parte del territorio nazionale compiuti, il progetto relativo debba essere assoggettato al parere della Autorit� Militare (n. 203). XI) Se, nell'ipotesi affermativa, il parere dell'Autorit� Militare sia obbligatorio e vincolante per le persone fisiche o enti che procedono ai lavori suddetti (n. 203). APPALTO CONTRATTI. -I) Se il provvedimento di rescissione di un contratto d'appalto, stipulato dal Provveditore di una Regione per la rifazione di una strada ai sensi della lettera g) della legge 10 gennaio 1952, n. 9, debba essere emesso dallo stesso Ente che ha stipulato il contratto e cio� dal Provveditore (n. 219). FORNITURE. -II) Se l'art. 11 della legge di Conta bilit� Generale dello Stato, che autorizza PAmministra zione ad aumentare o diminuire di un quinto del prezzo di appalto le opere, i lavori e le forniture, ed asf\oggetta l'appaltatore alle stesse condizioni del contratto princi pale, presupponga che il contratto sia in corso di esecu zione (n. 220). III) Se nei contratti per le commesse di fornitura alle industrie del Mezzogiorno, ai sensi della legge 6 ottobre 1950, n. 835, debba essere stabilito che tutte le forniture di materie prime debbano essere fatte da industrie delle provinci~ indicate nell'art. 1 della legge stessa (n. 221). INTERESSI COMPENSATIVI. -IV) Quale sia l'interpretazione dell'art. 46 delle condizioni generali di appalto per i lavori del Genio Militare, approvate con R. D. 17 marzo 1932, n. 366, riguardante la decorrenza degli interessi' compensativi sul ritardo nel pagamento degli acconti (n. 222). INTERESSI MORATORI. -V) Se sia applicabile, in materia di appalto pubblico, il disposto dell'art. 1224 C.C., ultimo comma, nel caso di ritardo di pagamenti (n. 223). -17 REVISIONE PREZZI. -VI) Se, ai sensi dell'art. 2, n. 3 della legge n. 329 del 1950, per i lavori appaltati dopo il 15 aprile 1946, la revisione debba essere effettuata in base al r.d.l. n. 1296 del 1938 (n. 224). VII) Se il R.D.L. n. 1296 del 1938 possa applicarsi raffrontando i prezzi correnti al tempo dell'esecuzione con i prezzi lordi di capitolati, ancorch� questi siano inferiori ai prezzi correnti al tempo dell'aggiudicazione (n. 224). ASSICURAZIONI CIRCOLAZIONE AUTOVEICOLI. -I) Se l'Amministrazione dello Stato (comprese in questo concetto anche le Aziende Autonome) possa, allo stato attuale della legislazione, stipulare contratti di assicurll.zione in genere, o� contratti di assicurazione di ~esponsabilit� civile, in specie (n. 46). I.N.P.S. II) Se debbano corrispondersi all'INPS le quote di assicurazioni sociali per� il personale itddetto ai Musei della Marina Militare (n. 47). AUTOVEICOLI MILITARI. -Se, militari in servizio, .abilitati, secondo le disposizioni di legge, alla condotta di autoveicoli militari, debbano .essere muniti anche della normale patente di idoneit� � civile >>, per essere autorizzati a condurre, in abiti civili, automezzi che, bench� appartenenti alle Amministrazioni Militari, portino, oltre la targa militare, anche quella civile (n. 53). AVVOCATI E PROCURATORI AvvocATURA STATO. -I) Se, ai sensi dell'art. 6, terzo comma della legge 4 febbraio 1956, n. 54, l'I.M.I. e gli altri istituti di credito a cui sono affidati i compiti di gestione dei finanziamenti indicati nella legge stessa, possano valersi per il ricupero dei crediti relativi a detti finanziamenti del patrocinio delle Avvocature dello Stato (n. 32). II) Se, ai sensi della predetta legge, l'I.M.I. possa richie dere l'assistenza delle Avvocature dello Stato per il recupero di crediti concessi in base alla legge 8 marzo 1949, n. 75 (n. 32). BANCHE Quali siano gli effetti del D.L. 7 novembre 1954, n. 1027, che ha stabilito la sospensione dei termini di prescrizione e di decadenza in alcuni Comuni della provincia di Salerno sulla legge 31 gennaio 1953, n. 51 e sul D. M. 25 settembre 1954, con i quali � stato fissato il termine entro il quale i titoli provvisori della Banca d'Italia potevano essere sostituiti dalla Banca d'Italia stessa (n. 7). BORSA TITOLI AZIONARI. -Se sia possibile ammettere alle quotazioni ufficiali nelle Borse Valori del Continente titoli azionari al portatore emessi in forza della legge regionale 2 luglio 1948, n. 30, da Societ�. aventi sede in Sicilia (n. 9). CONTABILIT� GENERALE DELLO STATO CESSIONE DI CREDITI. -I) Se la cessione di crediti, relativi ad un contratto di appalto con l'Amministrazione, effettuata da un'impresa a favore di una Banca sia da ritenersi valida in seguito al fallune�lto dell'impresa stessa (n. 155). CONTRATTI. -II) Se deboa considerarsi nullo un contratto col quale l'Amministrazione dello Stato, direttamente o indirettamente, assuma l'obbligo di adoperarsi perch� sia approvata una certa legge (n. 156). III) Se l'Amministrazione possa procedere all'incameramento della cauzione ai sensi dell'art. 332 della legge sui LL. PP. 20 marzo 1865, n. 2248 (alleg. E), quando l'appaltatore, trascorsi i due mesi previsti dall'art. 7 del Capitolato Generale di Appalto, si sia rifiutato di procedere alla stipulazione del contratto (n. 157). REVISIONE PREZZI. -IV) Se nei procedimenti di revisione prezzi per lavori e� forniture, eseguiti anterior: i;nente all'8 settembre 1943, possano applicarsi criteri e;naloghi a quelli dettati dall'art. 13 del D. L. 25 marzo 1948, n. 674, sulla sistemazione e liquidazione dei contratti di guerra (n. 158). CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI PUBBLICHE CALAMITA'. -Se, ai sensi. dell'art. 7-b~B della legge 12 febbraio 1952, n. 50, possa essere liquidato il contributo dei danni da alluvione al gestore provvisorio di una azienda fallita (n. 16). . DANNI DI GUERRA INDENNIZZI -NAVI. -I) Se la legge sui danni di guerra 27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile anche ai rapporti relativi agli indennizzi a suo tempo corrisposti per danni di guerra alle navi requisite o noleggiate dallo Stato e degli indennizzi per rischi di guerra alle navi assicurate (n. 64). INDENNIZZI -TERRITORIO DI TRIESTE. -II) Quale sia l'interpretazione e l'applicazione dell'ultimo comma dell'art. 21 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, per la concessione di in<l@nnizzi e contributi per danni di guerra (nel territorio di �Trieste) (n. 65). INDENNIZZI -RISCOSSIONE. -III) Se la esenzione dalla imposta di bollo .stabilita dall'art. 67 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile alle procure rilasciate per la riscossione degli indennizzi per danni di guerra (n. 66). e INDENNIZZI -SEQUESTRARILIT�. -IV) Se sussista incompatibilit�. fra la norma dell'.art. 11 della legge 26 ottobre 1940, n. 1543 e quelle della legge 27 dicembre 1953, n. 968 (n. 67). V) Se la suddetta legge del 1953 abbia o meno disci plinato l'intera materia gi�. regolata dalla legge del 1940 (n. 67). VI) Se, ai sensi della suddetta legge del J91;i3, l'indennizzo per danni di guerra possa essere sequestrato Q pignorato (n. 67). � VII) Se, in caso di fallimento del danneggiato, l'indennizzo debba essere pagato alla massa fallimentare e per esso al curatore (n. 67). 18 DEMANIO BENI PATRIMONIALI INDISPONIBILI. -Se possa adottarsi la procedura amministrativa per intimare lo sfratto ad una Cooperativa che tenga in regolare affitto locali gi� costituenti beni in dotazione della Corona (n. 128) DEPOSITO AUTENTICAZIONE. Se, ai sensi dell'art. 204 delle nuove istruzioni sul servizio dei depositi, l'atto di autenticazione delle scritture private presentate aila Cassa DD. e PP. possa essere effettuato con mezzi meccanici (n. 18). EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE ALLOGGI INA-CASA. -I) Quale sia, ai sensi dell'articolo 23 del D.P.R. 22 giugno 1949, n. 340, la figura giuridica del rappresentante degli assegnatari degli alloggi a riscatto costruiti dall'INA-Casa (n. 64). II) Se possa procedersi in via amministrativa per il rilascio di alloggi INA-Casa occupati abusivamente da terzi (n. 65). ALLOGGI INA-cASA -DECADENZA. -III) Se la decadenza dall'assegnazione di alloggio INA-Casa prevista dall'art. 21 del D.P.R. 22 giugno 1949, n. 340, abbia una disciplina giuridica analoga a quella stabilita per la decadenza dall'art. 17 della legge 28 febbraio 1949, n; 43 (n. 66). IV) Se sia ammissibile ricorso gerar�ihico al Comitato di Attuazione contro i provvedimenti della Gestione INA-Casa (n. 66). VI) Se oltre che della via amministrativa la Gestione INA-casa possa valersi per lo sfratto degli assegnatari colpiti dal provvedimento di decadenza, dell'azione giudiziaria (n. 66). ELEZIONI Se la condanna per omicidio colposo, ai sensi del n. 7 dell'art. 2, legge 7 ottobre 1947, n. 1058, comporti per il reo incapacit� elettorale (n. 3). ESECUZIONE FORZATA PIGNORAMENTO PRESSO TERZI. Se, nel caso in cui il credito, per cui si procede a pignoramento presso terzi, � inferiore a quello che il debitore vanta presso 1'Amministrazione terza pignorata, tutte le somme presso il terzo debbano intendersi totalmente indisponibili, ovvero se debbano limitarsi all'ammontare del credito oltre le spese (n. 17). ESPROPRIAZIONE PER P. U. DECRETO. -I) Se il decreto di espropriazione per p. u. per avere efficacia debba essere notificato in determinate forme (n. 129). II) Quale sia la portata dell'art. 51 della legge sulle espropriazioni per p. u. (n. 129). III) Se nel caso di espropriazioni per p. u. nelle quali la pubblica utilit� sia dichiarata per legge, l'emanazione �del decreto di espropriazione, dopo decorso il biennio della occupazione di urgenza, sia illegittima (n. 129). FALLIMENTO I) Se la cessione di crediti, relativi ad un contratto di appalto con l'Amministrazione, effettuata da un'impresa a favore di una Banca, sia da ritenersi valida in seguito al fallimento dell'impresa stessa (n. 29). II) Se, prima dell'iscrizione a ruolo di un credito per tributo diretto, sia legittimata l'Amministrazione Finanziaria a chiederne direttamente l'insinuazione al passivo fallimentare, o sia, per contro, anche in tal caso, riservata all'esattore la riscossione della imposta (n. 30). FERROVIE COMi\i!SSARIATICOMPARTIMENTALI P. S. -I) Quali siano i rapporti tra l'Amministrazione Ferroviaria e l'Amministrazione della Polizia in ordine all'attivit� dei Commissariati Compartimentali di P. S. (n. 248). COMPETENZE FINANZIARIE. -II) Se il D. M. 30 luglio 1952, n. 739, regoli attualmente in modo completo la materia delle competenze finanziarie degli organi centrali e periferici dell'Amministrazione Ferroviaria (n. 249) LETTERE DI VETTURA. -III) Se costituisca violazione delle Condizioni e Tariffe delle FF. SS., ai sensi dell'articolo 15, prog. 1 delle C. T. stesse, il fatto di aver usato una sola lettera di vettura per il noleggio di due carri (n. 250). MEDICI DI RIPARTO. -IV) Se e in quali casi i medici di riparto delle FF. SS. possano incorrere nella responsabilit� penale per la violazione del segreto professionale nei riguardi degli agenti da essi visitati (n. 251). V) Se i medici di riparto delle FF. SS. possano beneficiare delle particolari provvidenze della legge 15 maggio 1954, n. 232, recante disposizioni a favore dei sanitari perseguitati dal fascismo (n. 252). TRASPORTO (DI PERSONE). -VI) Se in caso di interruzzione della circolazione dei treni, avanti l'inizio del trasporto, l'Amm.ne Ferroviaria debba darne al pi� presto avviso al pubblico (n. 253). VII) Se, nel caso di omissione di detto avviso l'Amministrazione Ferroviaria sia tenuta al risarcimento dei danni nei confronti dei viaggiatori che hanno dovuto usufruire di altri mezzi, sostenendo una maggiore spesa (n. 253). FERROVIE E TRANVIE TRASPORTI IN CONCESSIONE. -Se, ai sensi dell'art. 8 della Cartella d'oneri, il servizio di trasporto degli effetti postali sulle pubbliche autolinee, in caso di interruzione a causa di forza maggiore debba proseguire con trasporti pedonali a carico dei concessionari delle autolinee (n. 254). IMPIEGO PUBBLICO ASSICURAZIONE INPS. -I) Se debbano corrispondersi all'INPS le quote di assicurazioni sociali per il personale addetto ai Musei della Marina Militare (n. 424). CERTIFICAZIONI. -Il) Se l'Amministrazione-p_gssa: rilasciare ad un funzionario, destituito dall'impiego, un certificato attestante che egli ha cessato di appartenere alla stessa Amministrazione senza l'indicazione dei motivi che determinarono la cessazione stessa (n. 425). 19 CONCORSI. -III) Se possano essere ammessi ai concorsi di nomina ad impiego civile presso l'Amministrazioni statali, quei candidati che abbiano conseguito il titolo di studio richiesto in data posteriore a quella di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande (n. 426). REIMPmGo. -IV) Quale sia l'interpretazione della legge 12 febbraio 1955, n. 44, che ha regolato la posizione amministrativa di ex dipendenti della SEPR.AL al fine del loro reimpiego presso altri enti similari (n. 427). SOSPENSIONE CAUTELARE. -V) Quali siano gli assegni da corrispondere ad impiegati della SEPR.AL, sospesi dal servizio e reintegrati nelle funzioni, a seguito di assoluzione in procedimento penale (n. 428). IMPORTAZIONE -ESPORTAZIONE Quale sia l'interpretazione e l'applicazione dell'art. 1 delle norme di esecuzione della legge 22 dicembre 1953, n. 955, sulla assicurazione dei crediti all'esportazione soggetti a rischi speciali (n. 3). IMPOSTA DI BOLLO ESENZIONI. -Se la esenzione dalla imposta di bollo, stabilita dall'art. 67 della legge 27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile alle procure rilasciate per la riscossione degli indennizzi per danni di guerra (n. 5). IMPOSTA GENERALE SULL'ENTRATA ESENZIONI. -Se l'esenzione dall'obbligo di registrazione per gli atti della Gestione speciale viveri La Provvida, stabilita nella legge 18 agosto 1942, n. 1066, implichi altres� la esenzione di tali atti dal visto dell'Ufficio del registro a norma del R. D. 3 giugno 1943, n. 452, ai fini della imposta sulla entrata (n. 61). IMPOSTE E TASSE DIRITTI ERARIALI. -I) Se l' ENAL provinciale sia tenuto a rispondere delle obbligazioni tributarie derivanti da inosservanza della legge sui diritti erariali sui pubblici spettacoli di un cinema ENAL comunale (n. 279). IMPOSTA FABBRICAZIONE SPIRITI. -II) Se il D.L. 15 settembre 1954, n. 859, relativo al trattamento fiscale previsto dal D.L. n. 879-1953; concernente modificazioni all'imposta di fabbricazione e ai diritti erariali sugli alcoli, abbia efficacia retroattiva (n. 280). IMPOSTA SULLE SOCIETA. -III) Se, ai sensi della legge 6 agosto 1954, n. 603, i Monti di Credito su Pegno di seconda categoria, siano esenti dall'imposta sulle societ� (n. 281). INVALIDI DI GUERRA COLLOCAMENTO AL LAVORO. -Quale sia l'interpretazione dell'art. 20, 2� comma, del regolamento approvato con D.P. 18 giugno 1950, alla legge 3 giugno 1950, n. 37, circa il collocamento obbligatorio degli invalidi di guerra (n. 6). ISTRUZIONE SUPERIORE Se le persone denunziate per falsit� commesse nei corsi di studio, sebbene siano state prosciolte per una causa estintiva dei reati loro ascritti, debbano essere sottoposte a procedimento amministrativo al fine di annullare il titolo di studio conseguito (n. 6). LAVORO I) Quale sia la parte lesa, direttamente danneggiata, dall'azione delittuosa di un collocatore comunale il quale si sia appropriato in tutto o in parte dei fondi desti 'nati ai sussidi per indennit� di disoccupazione (n. 7). COMMISSIONI COMUNALI. -II) Se le Commissioni comunali per la massima occupazione in agricoltura possano considerarsi organi dello Stato (n. 8). III) Se le violazioni di legge, in cui eventualmente incorressero le suddette Commissioni, possano essere corrette ed eliminate dalla Commissione provinciale (n. 8). IV) Se le suddette"Commissioni possano essere sciolte e sostituite da un Commissario (n. 8). LEGGI DECRETI E REGOLAMENTI Se, ai sensi dell'art. 17 del T. U. delle leggi sull'ordinamento della Corte dei Conti, 12 luglio 1934, n. 1214, debba essere sottoposto al controllo ed alla registrazione della Corte dei Conti il provvedimento di rigetto di un ricorso straordinario al Capo dello Stato (n. 12). LOCAZIONI CONTRATTI. -I) Se un contratto di locazione stipulato dall'Amministrazione con un privato posteriormente al 1� marzo 1947, ma con retrodatazione della decorrenza della locazione, possa essere soggetto a disciplina vincolistica (n. 95). INTERESSI LEGALI. -II) Se gli aumenti disposti dalla legge 1� maggio 1955, n. 368, debbano essere praticati anche sugli interessi legali che l'Amministrazione corrisponde ai proprietari degli immobili ad essa locati sullo importo dei lavori effettuati sugli immobili stessi (n. 96). MEZZOGIORNO AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE. -I) Se il Ministro dei trasporti possa concedere, ai sensi dell'art. 7, D.L.C.P.S. n. 1958 del 1947, l'applicazione di tariffe ferroviarie di favore per il trasporto di materiali e materie prime necessari per la costruzione di un albergo-ristorante-cinema teatro (n. 3). FORNITURE. -II) Se nei contratti per le commesse di forniture alle industrie del mezzogiorno, ai sensi della legge 6 ottobre 1950, n. 835, debba essere stabilito che tutte le forniture di materie prime debbano essere fatte da industrie delle provincie indicate nell'art. 1 della legge stessa (n. 4). MILITARI PATENTE CIVILE. -Se militari in serv1z10, abilitati, secondo le disposizioni di legge alla condott~ <li autoveicoli militari, debbano essere muniti anche della normale._ patente di idoneit� cc civile � per essere autorizzati a condurre, in�abiti civili, automezzi che, bench� appartenenti alle Amministrazioni Militari, portino, oltre la targa militare anche quella civile (n. 6). 20 NAVE E NAVIGAZIONE DANNI DI GUERRA. -Se la legge sui danni di guerra 27 dicembre 1953, n. 968, sia applicabile anche ai rap" porti relativi agli indennizzi a suo tempo corrisposti per danni di guerra alle navi requisite o noleggiate dallo Stato e degli indennizzi per rischi di guerra alle navi assicurate (n. 81). OMICIDIO E LESIONI COLPOSE ELEZIONI. -Se la condamia per omicidio colposo, ai sensi del n. 7 dell'art. 2 della legge 7 ottobre 1947, n. 1058, comportiper il reo incapacit� elettorale (n. 2). OPERE PUBBLICHE PROGETTI. -I) Se, ai sensi dell'art. 13 legge 10 giugno 1931; n. 1199, per i lavori interessanti grandi comunicazioni stradali e dighe di ritenuta, in qualunque parte del territorio nazionale compiuti, il progetto relativo debba essere assoggettato al parere dell'Autorit� Militare (n. 43). II) Se, nell'ipotesi affermativa, il parere dellaAutorit� Militare sia obbligatorio e vincolante per ~e persone fisiche od enti che procedono ai lavori suddetti (n. 43). PENSIONI PENSIONI DI GUERRA. -Se l'Amministrazione possa provvedere al recupero del credito per assegni di pensione di guerra indebitamente corrisposti mediante ritenute mensili da operare sullo stipendio dell'erede del defunto (n. 79). POLIZIA COMMISSARIATI COMPARTIMENTALI DI P. s. -Quali siano i rapporti tra l'Amministrazione ferroviaria e l'Amministrazione della polizia in ordine all'attivit� dei Commissariati compartimentali di P.S. (n. 19). POSTE E TELEGRAFI TRASPORTI IN CONCESSIONE. -Se, ai sensi dell'art. 8 della Cartella d'oneri, il servizio di trasporto degli effetti postali sulle pubbliche autolinee, in caso di interruzione a causa di forza maggiore debba proseguire con trasporti pedonali a carico dei concessionari delle autolinee (n. 55) PRESCRIZIONE CONTRAVVENZIONI FINANZIARIE. -I) Se sia appli cabile alle contravvenzioni tributarie il normale termine di prescrizione di diciotto mesi o quello triennale pre visto dall'art. 16 della legge 7 gennaio 1929, n. 4. (n. 28). II) Quale sia la prescrizione da applicarsi alle rate di ammortamento di un debito (nella specie rate compren sive di capitale ed interessi scalari dovuti dai Consorzi e dagli interessati PE'.r contributi di opere idrauliche di 2a e 3a categoria) (n. 29). III) Quali siano gli effetti del D.L. 7 novembre 1954, n. 1027, che ha stabilito la sospensione dei termini di prescrizione e di decadenza in alcuni Comuni della provincia di Salerno, sulla legge 31 gennaio 1953, n. 51 e sul D.M. 25 settembre 1954, con i quali � stato fissato il termine entro il quale i titoli provvisori della Banca d'Italia potevano essere sostituiti dalla Banca d'Italia stessa (n. 30). PREVIDENZA ED ASSISTENZA I.N.P.S. -Se, ai fini della corresponsione dei contributi previdenziali, il personale inserviente di un Istituto di beneficenza debba ritenersi personale domestico o comune personale operaio (n. 2&). PROFESSIONI Se sussistano gli estremi del reato nell'ipotesi di una persona che si attribuisca una qualifica professionale non riconosciuta dallo Stato (n. 1). PROPRIETA' INSTALLAZIONE DI ANTENNE TELEVISIVE. -Se un inquilino possa agire in base all'art. 1032 del e.e. nel caso che il proprietario dell'immobile, senza addurre alcun motivo, si rifiutasse ,di aderire alla richiesta per l'apposizione di una antenna televisiva (n. 22). RADIOAUDIZIONI ANTENNE TELEVISIVE. -I) Se la legge 6 maggio 1940, n. 554, relativa agli impianti per le radioaudizioni possa ritenersi applicabile agli impianti televisivi (n. 5). II) Se un inquilino possa agire in base all'art. 1032 del O.O. nel caso che il proprietario dell'immobile, senza addurre alcun motivo, si rifiutasse di aderire alla richiesta per l'apposizione di una antenna televisiva (n. 5). CANONI. -III) Se l'utente, ohe non intende o non pu� pi� usufruire delle radioaudizioni e deve disdire l'abbona mento solo con effetto per l'anno futuro, e non gi� per quello in corso, sia tenuto al pagamento dell'intero canone per l'anno in corso (n. 6). IV) Se l'utente che venda o ceda il proprio apparecchio sia tenuto alla denuncia della cessione entro un certo termine e a provare che il nuovo utente ha corrisposto l'ammontare del residuo canone semestrale di abbona-. mento. (n. 6). REGIONI TITOLI AZIONARI. -Se sia possibile ammettere alle quotazioni ufficiali" nelle Borse Valori del Continente titoli azionari al portatore emessi in forza della legge regionale 2 luglio 1948, n. 30, da Societ� aventi sede in Sicilia (n. 55). RESPONSABILITA' CIVILE ASSICURAZIONE. -Se l'Amministrazione dello Stato (comprese in questo concetto anche le Aziende Autonome) possa, allo stato attuale della legislazione, stipulare contratti di assicurazione di responsabilit� civile (n. 176). SANITARI MEDICI DI RIPARTO DELLE FF. SS. -I) Se i medici di riparto delle FF. SS. possano beneficiare delle parti colari provvidenze della legge 15 maggio 1954, n. 232, recante disposizioni a favore dei sanitari perseguitati dal fascismo (n. 5). II) Se e in quali casi i medici di riparto delle FF:Ss.� possano incorrere nella responsabilit� penale per viola zione del segreto professionale nei riguardi degli agenti da essi visitati (n. 6). 21 :STRADE CONTRATTI. -I) Se il provvedimento di rescissione di un contratto di appalto stipulato dal Provveditore di una Regione per la rifazione di una strada ai sensi della lettera g) della legge 10 gennaio 1952, n. 9, debba essere emesso dallo stesso Ente che ha stipulato il contratto e cio� dal Provveditore (n. 23). DISTANZE. -II) Quali siano le distanze da osservare fra le alberature poste lungo le strade statali e i fondi. finitimi (n. 24). VIABILITA'. -III) Se per l'applicazione del disposto dell'ultimo capoverso dell'art. 1 del Codice della Strada che vieta di eseguire costruzioni o piantagioni .in corrispondenza delle curve stradali di raggio inferiore a cento metri sia sufficiente l'accertamento della curva a stretto raggio nonch� della esistenza della costruzione in corrispondenza (n. 25). IV} Se per l'applicazione della suddetta norma nei casi di costruzioni effettuate in localit� di particolare delica tezza per il traffico, il pericolo per la viabilit� debba essere accertato di volta in volta dalle autorit�. competenti (n. 25). TRASPORTO TRASPORTO FERROVIARIO. -Se il Ministro dei Trasporti possa concedere, ai sensi dell'art. 7 D.L.C.P.S. n. 1958. del 1947, l'applicazione di tariffe ferroviarie di favore per il trasporto di materiali e materie prime necessarie per la costruzione di un albergo-ristorantecinema- teatro (n. 38). TRATTATO DI PACE AzIENDE TEDESCHE. -Se l'art. 304 della legge di guerra che determina i creditori che possono essere soddisfatti sui beni sequestrati, stabilisca a favore di essi o nei confronti di altri creditori, titoli di prelazione o di preferenza (n. 66). RASSEGNA DI LEGISLAZIONE, DOTTRINA E GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI RESPONSABILIT� CIVILE DELLO STATO E DI DIFESA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN TUTTI GLI STATI. DEL MONDO A CURA DI SALVATORE SICA 1. INTRODUZIONE. -L'Unione del Canada, che rientra nel sistema del Commonwealth britannico, va trattata: 1) secondo l'Unione; 2) secondo le provincie. � opportuno introdurre alla trattazione della: a) responsabilit� dell'Unione e degli Stati; b) della difesa dell'Unione e degli Stati, esponendo sommariamente il duplice sistema canadese dell'ordinamento giudiziario, che si pu� riassumere cos�: vi sono Corti supreme, aventi competenza esclusiva per tutta l'Unione (Ammiragliato, Court of Exchequer, ed all'apice la Corte Suprema del Canada) e Corti dette superiori nei singoli Stati, assieme con Corti distrettuali (District courts) e di contea (County courts); la nomina dei giudici di tali corti, la cui distinzione � importante per stabilire se il potere legislativo abbia eventualmente delegato i poteri non ultra vires ad organi amministrativi (administrative agencies) � disposta dal Governatore Generale (art. 26, British North America Act, 1867). Per il Canada il sistema della divisione dei poteri ha scarsa importanza nella pratica legislativa e nella dottrina. L'art. 35 dello Interpretation Act (Unione) (Rev. Stat. 1952, eh. 158) ha chiarito quali corti provinciali debbano considerarsi (( supertor courts �; soltanto queste elencheremo. 1) La Court of Admiralty, la cui giurisdizione concerne tutte le acque navigabili, sia naturalmente sia artificialmente (art. 18) ed esercitata dalla Exchequer Court of Canada (art. 3), avente un Adrniralty District in Ontario, Quebec, Nova Scotia, Province of New Brunswick, British Columbia, Prince Edward Island (art. 12) (eh. 1, Stat. 1952; Admiralty Act 1934, eh. 31). 2) L'Exchequer Court of Canada, avente giurisdizione esclusiva in materia di terre, beni o denaro del cittadino trattenuti (in the possession) dall'Amministrazione (Crown) ed in materia contrattuale in cui figuri l'Amministrazione stessa (Exchequer Court Act, Rev. Stat. 1952, eh. 98). 3) La Supreme Court of Canada, avente una giurisdizione suprema di appello (appellate jurisdiction) (art. 35-54) in materia civile e penale (art. 54) ed una giurisdizione speciale (art. 55 e seg.) (Supreme Court Act, Rev. Stat.1952, eh. 259 e 335); pi� non esiste il ricorso al Privy Council nel Regno Unito (art. 54, n. 2). Troviamo nelle Provincie le seguenti � superior courts n: 1. Alberta: Supreme Court (Rev. Stat. Alberta, 1942, Judicature Act, eh. 129). 2. British Columbia: Court of Appeal (Re-V. Stat. Brit. Col., 1948, eh. 74); Supreme Court (ivi, eh. 73; Supreme Court Act Amendment Act 1950, �h. 2; con ricorso alla Court of Appeal). 3 . .llfanitoba: Court of Appeal (Rev. Stat. of Manitoba 1940, eh. 40); Court of Queen's (King's) Bench (ivi, eh. 44). 4. New Brunswiok: Supreme Court (Rev. Stat. of New Bruns. 1952); 5. Newfoundland: Supreme Court (Rev. Stat. Newf., 1952; Judicature Act 1916, eh. 83). 6. Nova Scotia: Supreme Court (Rev. Stat. Nova Scotia, 1923; Supreme Court Act 1924 eh. 55). 7. Ontario: Supreme Court of Judicature (Rev. Stat. Ont. 1950; Judicature Act, eh. 190, ivi; Judicature Amendment Act 1951, eh. 40). 8. Prinee Edward: Supreme Court (Rev. Stat. Pr. Edw., 1951; Judicature Act, ivi, eh. 79). 9. Quebee: Court of Quem's (King's) Bench; Superior Court (Rev. Stat. of Quebec, 1941. Courts of Justice Act, ivi, eh. 15; Act 1951, eh. 55). 10. Saskatehewan: Court of Appeal; Court of Queen's (King's) Bench (Rev. Stat. of Sask. 1953; Acts, 1951, eh. 27 e eh. 28). 11. Yukon Territory: Territorial Ccurt .(Rev. Stat. Canada, 1952, Yukon Act, eh. 298, art. 51-71; Yukon Administratioil of Justice, ivi, eh. 299); i giudici di questa Corte sono ex otf�eio giudici della Territorial Court of the Northwest Territories (art. 20, Northwest Territories Act, Rev. Stat. Can. 1952, eh. 33). � A) RESPONSABILIT,\: a) dell'Unione (Union of Canada); b) degli Stati (Provinces of Canada). J.Ja materia della responsabilit� verso i terzi, nelle azioni contrattuali ed extracontrattuali (torts),� � diversa per l'Unione e per i singoli Stati. a) Unione. -Occorre tener presenti due leggi fondamentali, quella sull'Exchequer Court (Rev. Stat. Can. 1952, eh. 98) e la CroWn Liability Act del 14 maggio 1953 (Stat. of Canada, 1952-1953, eh. 30). � noto che il sistema inglese della irresponsabilit� dell'Amministrazione (Crown) verso i terzi, specie in materia extracontrattuale (King cannot wrong), venne sovvertito dal Crown Proceedings Act, 1947 (Gran Bretagna), che ammise l'uguaglianza di posizione tra l'Amministrazione ed il privato in tutti i casi ed abol� la procedura preventiva della petition of rights. 1. La legge sull'Exehequer Court. _.::.:Per la mat~ria in cui l'Amministrazione fosse obbligata a dare beni o ad assolvere obbligazioni, vi � una Court of Exchequer (Exchequer Court Act, Rev. Stat. Can., 1927, eh. 34; rev. Stat. Can. 1952, eh. 98). -23 Questa fu creata come una Sezione della Corte Suprema del Canada (Supreme and Exchequer Oourt .A.et 1875) e poi fu resa .autonoma (l887). Seguiamo i Revised Statutes of Canada 1952, eh. 98 (vol. II, p. 2583-2607). La legge e chiamata Exchequer Court Act (art. 1). La Corona (Crown) vi � indicata come Pubblica Amministrazione dell'Unione del Canad� (in the right or interest of Canada) (art. 2). La Corte � costituita dal Presidente e da quattro giudici inferiori (puisne judges); questi tutti sono nominati dal Governatore in Consiglio (Governor in Council) mediante appcsito decreto (letters patent under the Great Seal) (art. 4, n. 1). Pu� essere nominato a tale carica un giudice di una corte superiore (nel senso suindicato nella Introduzione) o di una county court di una provincia del Canada od un: avvocato (barrister or advocate) che abbia almeno dieci anni di pratica forense con iscrizione all'albo provinciale (art.5). Non � tollerata altra carica o presso il Governo dell'Unione o presso il governo provinciale (art. 6); � obbligatoria la residenza nella capitale entro un raggio di cinque miglia (art. 7); in casi determinati, il Governatore pu� nominare supplenti (deputy judge) (art. 8); i giudici possono essere rimossi dal Governatore Generale su richiesta del Senato e della Camera dei Comuni e sono collocati a riposo all'et� di 75 anni (art. 9). � disciplinato l'Ufficio del Registrar of Exchequer Court (art. 12-13); sono disciplinati gli avvocati presso la Corte (art. 14) nonch� gli attorneys, solicitors and proctors (speciali funzioni di pubblico ministero e di difesa della Pubblica Amministrazione) (art. 15). � stabilita la giurisdizione della Exchequer Court (art. 17-30). Di tale giurisdizione si trattano i punti pi� salienti. La Corte ha giurisdizione esclusiva (exclusive) in prima istanza (origina!) sulle seguenti materie: su di ogni ricorso contro la Pub� blica Amministrazione (Crown) nei casi di espropriazione per pubblica utilit� (for property taken for any public purpose), per i danni arrecati alle propriet� per la costruzione di un'opera pubblica, per la morte o per i danni arrecati alla persona e per i danni alla proprieta dipendenti dalla negligenza di un pubblico funzionario (O:fficer) od impiegato (servant) nell'esercizio delle loro funzioni, anche in certa materia delle :Ferrovie (art. 18, n. 1, lett. a-e; f); su di ogni ricorso contro la Pubblica Amministrazione (Crown), derivante da una legge del Canada o da un regolamento adottato dal Governatore in Consiglio (ivi, lett. d); su tutte le controdeduzioni e controrichieste, le richieste di danni liquidi od illiquidi o qualunque domanda da parte dell'Amministrazione (set-off, counter-claim, claim for damages wbeter liquidated or unliquidated, or other demand whatsoever) (ivi, lett. e); sulle transazioni concernenti il pagamento di somme a carico dell'Amministrazione e da determinare da detta Corte per reciproco accordo (ivi, lett. g) od in ordine al valore di beni mobili ed immobili (ivi, lett. h); su di una elencata materia di crediti dipendenti da trattati (lett. i) e sulle risoluzioni adottate sui ricorsi di prerogativa (prerogativerights: habeas corpus ad subjiciendum, certiorari, prohibi tion, mandamus) riferentisi ad ufficiali o truppa delle forze canadesi di marina, dell'esercito o dell'aereonautica che prestino servizio all'estero (lett. j); tali ricorsi di prerogativa vengono diretti al Ministero della Difesa Nazionale e da questo tra,smessi con urgenza alla autorit� competente (art. 18, n. 3). � inoltre prevista la competenza esclusiva ed in prima istanza in materia di diritti, anche ereditari, a pubbliche terre (public lands) in mancanza di un appo.'Jito titolo o su richiesta del Procuratore Generale diretta all'accertamento del titolare (art. 19, n. 1); la Corte decide tali casi come lo richiedano Justice and Equity; sulle decisioni, costitutive del titolo, viene fatta relazione (re11ort) al Governatore (art.19, n. 2). La Corte possiede competenza altres� in materia di patenti, diritti di autore e di marchi di fabbrica (patents, copyright, trade-marks) (art. 21); � prevista in tale materia la giurisdizione di appello (art. 22, n. 1 e 2) ed � previsto l'ulteriore ricorso alla Corte Suprema (art. 23, n. 2). Su istanza del Procuratore Generale, la Court of Exchequer decide nei casi dubbi sulla destinazione di somme al cui pagamento l'Amministrazione fosse tenuta (art. 24, n. 2). La Corte � competente in tutti i casi in cui la legge dell'Unione od un regolamento del Governatore in Consiglio rimetta la decisione ad O:fficial Arbitrators (art. 25); essa ha giurisdizione in materia di ferrovie interprovinciali, su istanza del Ministero dei Trasporti o, in seguito ad approvazione del Board of Transport Commissioners for . Canada, ad istanza di creditori di persone o compagnie insolventi o che abbiano interrotto i lavori ed in altri casi (art. 26 e 27; art. 28). La Corte ba una giurisdizione concorrente (concurrent) di prima istanza nel Canada, fra l'altro, in tutti i casi in cui sia fatta domanda contro un pubblico funzionario per quanto abbia fatto od omesso nell'esecuzione delle sue incombenze (art. 29, lett. o), ed in tutte le azioni di natura civile (at common law or equity) in cui l'Amministrazione sia richiedente (p,laintiff; petitioner) (art. 29, lett. d). I.a Corte � competente poi nei casi in cui la legislatura provinciale ne abbia gradito la giurisdizione per le controversie tra il Canada e la provincia o tra una ed altra provincia; in tali casi � sempre ammesso il ricorso alla Suprema Corte (art. 30, n. l e 2). Per le azioni contro l'Amministrazione, il cui fondamento (cause) trovi origine in una provincia, valgono le stesse limitazioni come per le cause tra privato e privato (art. 31). I.a Corte non pu� trattenere il ricorso, gi� pendente in altra Corte, quando sia stata chiamata una persona che, al tempo del sorgere della obbligazione, agiva in nome dell'Amministrazione (art. 32). Norme di procedura vengono dettate (art. 33 e seg.). I membri delle forze armate (dal 24 giugno 1938) sono considerati impiegati della Pubblica Amministrazione ai fini della determin.azione della responsabilit� nei giudizi contro l'Ammi11istrazione (art. 50). Il Ministro delle finanze paga gli interessi del 4 % per le somme su cui la Corte abbia giudicato, a cominciare dal giorno della decisione sino alla data del pagamento (art. 53). Sono previsti e regolati gli appelli alla Corte Suprema contro le -24 decisioni definitive od interlocutorie pronunciate nelle controversie superiori ai cinquecento dollari (art. 82), salvo (con l'autorizzazione di un giudice della Oorte Suprema) che la materia concerna la validit� di un atto del Parlamento canadese o provinciale (art. 83) o, interessando la Pubblica Amministrazione, implichi un principio ricorrente per casi il cui valore superi detta somma od, a parere dello Attorney Genera.I (facente funzione di Pubblico Ministero e di difensore dell'Amministrazione) implichi un principio di massima (articolo 84). La Oorte pu� adottare norme di procedura che non ostino a limiti preordinati (art..87). Dette azioni avrebbero dovuto sperimentarsi con il sistema della petition of right (art. 36, n. 1). 2. Il Crown Liability .Aot �eZ 14 maggio 1953. La materia della responsabilit�' dello Stato ha seguito i mutamenti avvenuti nel sistema inglese con il Orown Proceeding Act 1947. L'Amministrazione ha assorbito la responsabilit� personale per .il danno extracontrattuale. L'art. 3, n. 1, lett. a, del Orown Liability Act 1953 eh. 30 (Stat. 19521953, vol. I, pag. 161) stabilisce che l'Amministrazione Pubblica (Orown) � responsabile per i danni extra-contrattuali (in tort) come se fosse (if it were) una persona privata avente maggiore et� (full age) e capacit� ad essere obbligata per i danni (tort) arrecati dai dipendenti (by a servant of the Orown); essa � obbligata per ogni violazione della propriet� (lett. b, ivi); � obbligata per i danni arrecati alle persone dai suoi automezzi sulle pubbliche strade (highways) (art. 3, n. 2); trascuriamo qui ci� che si possa riferire ai diritti marittimi per salvataggio navale (civil salvage; ved. Oanada Shipping Act, 1934) (art. 3, n. 3-5). L'Amministrazione non risponde per i danni arrecati nell'esercizio di un suo potere od autorit� (power or authority), in pace od in guerra, in difesa del Oanada e per la efficienza delle forze armate (art. 3, n. 4); non � ammesso risarcimento ove sia stata pagata una pensione od altro compenso a carico dell'Erario (Oonsolidated Revenue Fund) (art. 4, n. 1). Resta la responsabilit� nel funzionario pubblico dipendente quando l'atto od omissione abbiano dato luogo ad una action in tort contro tale dipendente od il suo personale rappresentante (art. 4, n. 2). L'Exchequer Court of Oanada ha giurisdizione esclusiva ed originale in materia di responsabilit� della Pubblica Amministrazione (art. 7). La competenza per la domanda (claim) di somme che non eccedano i mille dollari per danni alla persona o� alla propriet� derivati dalla negligenza del pubblico dipendente nell'esercizio delle sue funzioni spetta alla Oorte provinciale, contro le cui decisioni � ammesso app.ello come nei giudizi tra privati (art. 8, n. 2). Le controdeduzioni dell'Amministrazione non alterano la competenza (articolo 9, n. J,) ma, in tal caso, su richiesta delle parti; un giudice della � Exchequer Oourt � pu� ordinare il trasferimento del giudizio provinciale a tale Corte (art. 9, n. 2). Tale avocazione pu� essere direttamente ordinata quando: a) sia in questione la validit� di una legge del Parlamento del Oanada o di legislatura provinciale o di. un regolamento; b) si tratti di materia che leda .diritti delle parti per l'avvenire; o) il giudizio sulla stessa materia pend,a presso l'Exchequer Oourt; �) vi siano motivi che re1;1.dano opportuno il trasferimento (art. 9, n. 3). Per tale parte,. dev'essere data comunicazione, con ogni dettaglio occorrente, al Deputy Attorney Genera.I of Oanada, salvo controproposte di questi, del ricorso avanzato (art. 10, n. 1); occorre il permesso della Oorte giudicante (leave of the Oourt), che lo pu� consentire soltanto dopo che siano trascorsi quattordici giorni dalla comunicazione del ricorso al Deputy Attorney Genera.I of Oanada (art. 12).Il sistema della petition of right, che gi� vigeva in Inghilterra prima del Crown Proceedings Act del 1947 e ch'era previsto dall'.articolo 36, n. 1, dell'Exchequer Oourt Act, Stat. 1952 eh. 98, non era pi� neoessario, salvo le limitazioni del cc leave � della Corte provinciale adita e delle comunicazioni da fare al Deputy .Attorney Genera.I. Per le ritenute da fare al pubblico dipendente per le responsabilit� di costui verso l'Amministrazione, il Treasury Board autorizza il Ministero delle Finanze (Financial Administration Act 1951, articolo 95 e seg. �ved. art. 89 e seg. per civil liability and offences; Rev. Stat. of Oanada 1952, eh. 116). b) Provinoie (Provinces). -Per l'esposizione del sistema inglese si rinvia alla trattazione di Gran Brettagna. Ved. voce Orown, in <c Dizionario Universale della Finanza Pubblica �, Istit. _Poligr. Stato, Roma, 1956, I, pag. 215. Fra i privilegi di cui la Corona godeva rientrava l'immunit� dalla responsabilit� amministrativa per i danni extra� contrattuali (liability for damages for tort), arrecati ai terzi dai suoi dipendenti (Orown servants); occorreva una cc petition of right �e veniva concesso un cc royal fiat � (Petition of Right Act, 1860, eh. 34). Il Orown Proceedings Act 1947 pose fine alla procedura della petition e del fiat (ved. anche Orown Proceedings Act 1947, Commencement Order 1947, numero 2527). Nell'Unione del Oanada il Orown Liability Act 1953, eh. 30 ha introdotto la responsabilit� dell'Amministrazione in torts ed ha abolito la procedura della petition of right e del fiat. Nelle Provinces il vecchio sistema inglese non ancora � stato del tutto abolito ed in alcune di esse vige ancora. Si espone qui il sistema provinciale. Nella provincia di Quebec la voce � tort >> significa delitto o quasi delitto (art. 2, Orown Liability Act, 1953); in tale provincia � restato il sistema giuridico francese, accoppiato al sistema inglese. 1) .Alberta: Supreme Court (Rev. Stat. Alberta, 1942, eh. 129); district courts (ivi, eh. 121). Ved. The Public Authorities Protection Act (ivi, eh. 138). Si pu� chiedere, mediante la petition of right (eh. 107, art. 3), decisa dal Lieutenant Governor in Council (art. 4, n. l}, il fiat per ogni relief (ricorso) (art. 2, lett. o). 2) British Columbia: Oourt of Appeal (Rev. Stat. Brit. Col. 1948, eh. 74) per gli appelli contro i giudizi (eh. 74, art. 6) della Suw:eme Court della Provincia (eh. 73). Ved. Public Officer's _Se�_uri~y Act (eh. 276); Civil Service Act (eh. 51). Si pu� chiedere, con la petition o~ right (Orown Procedure Act, Rev. Stat. 1948, eh. 86, art. 3) decisa dal Lieutenant Governor (ivi, art. 4), il fiat per avan zare relief (ricorso) di ogni genere contro l'Ammini strazione; la parola relief � usata per le restituzioni e per i danni' od altrimenti (or othe:rwise) (art. 2). 3) Manitoba: Court of .Appeal (Rev. Stat. Man. 1940, eh. 40); Court of Queen's Bench (ivi, eh. 34). Ved. Civil Service .Act 1951, eh. 7; Stat. Manitoba 1948, eh. 11; Rev. Stat. Man. 1940, eh. 34). Si pu�. ricorrer� contro l'Amministrazione (considerata come ogni altra persona privata) (Proceedings against the Crown .Act, 30 marzo 1951, Stat. 1951); non occorre il fiat del Lieutenant-Governor (art. 4); sono confermate le esclusioni gi� esistenti nel resto (art. 3). Ved. Real Property .Act (Rev. Stat. 1940, eh. 178); Registry .Act (Rev. Stat. 1940, eh. 179); Succession Duty .Act (Rev. Stat. 1940, eh. 201); Income Taxation .Act (Rev. Stat. 1940, eh. 209); The Manitoba Corporation Income Tax .Act. 1949. � 4) New Brunswiok: Supreme Court (Rev. Stat. New. Br. 1952, eh. 120). Non ho trovato la proce dma della petition of right; ved. The Crown as litigant, in Canadian Bar Review, 1936, p. 607. 5) N.ewfoundland: Supreme Court (Cons. St., Third Series, eh. 83); le District Oourts sono state soppresse (District Court .Act 1949, n. 96). Non si conosce legge alcuna sulla petition of right. 6) Nova Sootia: Supreme Court (Nova Scotia Stat. 1919, eh. 32; Stat. 1924, eh. 55); County Courts (Stat. N.S., 1945, eh. 5). Si pu� ricorrere alle corti contro l'.Amministrazione (His Majesty the King in the right of the Province of Nova Scotia) per i contratti e per i torts (Proceedings against the Crown .Act del 7 aprile 1951; N. S. I1aws 1951, eh. 8, art. 4); l'Amministrazione a tale effetto � conside rata come una persona privata (ivi, art. 5); � abo lita la procedura della petition of right (ivi, art. 25, n. 1). Ved. Civil Service .Act (1935), eh. 8; 1938, eh. 53; 1949, eh. 40; 1950, eh. 38) e e Public Officers' Security .Act (1939 eh. 13; 1941, eh. 53). Vi sono procedure speciali (The Workmen's Compensation .Act 1938, eh. 3; the Succession Duty .Act 1945, eh. 7 e 1946 eh. 53; the Nova Scotia Corporation Income Tax .Acts 1947 e 1949; Expropriation .Act 1948, eh. 19). 7) Ontario: Supreme Court (Rev. Stat. Ontario 1950, eh. 190); County and District Courts (Rev. Stat. Ont. 1950, eh..75). L'Amministrazione � responsabile anche per i torts (Proceedings against the Crown .Act 10 aprile 1952, eh. 78, art. 5, n. 1) come ogni altra persona; la petition of right � abolita (art. 26, n. 2). Ved. Petition of right .Act 1872, Rev. Stat. Ontario 1877, eh. 59. Ved. Highway Improvement .Act (Rev. Stat. Ont. 1937, eh. 56, art. 75). Ved. Ontario Rules and Practice (Rules n8-750). Ved. Public Service .Act (Rev. Stat. � 1950, eh. 317; Stat. 1952, eh. 88). 8) Prinoe. Edward Island: Supreme Court (Rev. Stat. 1951, eh. 79); County Courts (eh. 35). Non mi risulta la pro<ledura della� petition . of right. V ed. The Crown as Litigant, in Canadian Bar Review, 1936, p. 611. Ved. F. Mackinson, The Govern ment of Princes Edward Island, Toronto, 1951. 9) Quebeo: Oourt of Queen's Bench (Quebec Courts of Justice .Act Rev. Stat. 1941, eh. 15). Superior Court: questa nel District of Quebec, esercita una giurisdizione esclusiva in prima istanza nelle materie di petition of right (Code proc. civ. sect. III, art. 48 et suiv.). Chiunque voglia esercitare un'azione contro l'Amministrazione, sia per revindica di beni mobili od immobili, o per pagamento di denaro in coRseguenzar di un con" tratto o di danni od altrimenti pu� domandare una p�tition de droit � Sa Majest� (art. 1011, Code Proc. Civ.). � 10) Saskatohewan: Court of .Appeal (Rev. Stat. 1953, eh. 66); Court of Queen's Bench (eh. 34); County Courts (eh. 42). lJa petition of right (Petition of Right .Act, Rev. Stat. 1930, 'eh. 61) � abolita (Proceedings against the Crown .Act 24 marzo 1952, eh. 35); si ammette la responsabilit� della .Amministrazione anche per i torts (art. 5 ivi): l'Amministrazione. � responsabile come ogni altra persona (art. 5). 11) per Yukon Territory e N orthwest Tenitories, ved. il Crown Uability .Act (federale) 14 maggio 1953, eh. 30, art. 2, lett. c. Ved. Yukon .Act, Rev. Stat. Canada, 19521 eh. 298; Yukon .Administration of Justice .Act, eh. 299, ivi; Northwest Territories .Act, eh. 331, ivi; Northwest 'Terr. Power Commission .Act, eh. 196, ivi}. B) DIFESA DELLO STATO. Il sistema funzionale dello. .Attorney General nell'Unione e nelle Provincie, � quello stesso inglese, lo .Attorney General � un Officer of the Crown; la Corona � �presente nelle proprie corti per la difesa dei suoi interessi a mezzo dello His Majesty's .Attorney General (The King sues by his .Attorney; the .Attorney sues for the King); lo .Attorney General rappresenta la Corona in ogni materia in cui sono in questione diritti aventi carattere pubblico (in all matters in which rights of a public character come into question). In Inghilterra abbiamo gi� detto per l'Australia in questa Rivista, lo .Attorney General � sostituito (per assenza o malattia) dal Solicitor General; lo .Attorney General ed il Solicitor General sono (assieme al Lord .Advocate per la Scozia ed il S�licitor General per la Scozia) �law officers � (carica politica) facenti parte del Governo, ma non sono Ministri di Gabinetto n� Ministri non in Gabinetto. Essi sono nominati dalla Corona a far parte del Governo su raccomandazione del Primo Ministro. Nel Commonwealth of .Australia invece lo .Attorney General fa parte del Gabinetto ed il Solicitor General � un semplice funzionario (civil servant); negli Stati la posizione varia di poco, come vedremo. Occorre ricordare, per quanto andremo esponendo, che in Inghilterra operano in difesa dell'Amministrazione, �Solicitors to public departments� (per alcuni Ministeri) (.Attorneys and Solicitors .Act, 1874), un �Treasury Solicitor )) (Treasury Solicitor .Act, 1876); vi � poi, per le procedure criminali, un Director of Public Prosecutions (Pros.ecution of Offences .Act, 1908), che opera sotto le direttive dello .Attorney General (ved. Prosecution of Offences Regulations 1946, n. 1467); nelle cause dell'Ammiragliato ed in quelle matrimoniali .e testamentarie la Corona � rappresentata da un Queen's (King's) Proctor (carica tenuta dal Trea -26 sury Solicitor) (usi e Matrimonial Oauses Act, 1950). Di fronte al ceppo giuridico originario vedremo la situazione dell'Unione del Oariada e delle Provincie. a) Unione. -Abbiamo anzitutto presente il Department of Justice Act (Rev. Stat. 1952, eh. 71). Vi � un Ministero (Department) del Governo del Oanada, chiamato Department of Justice, presieduto dal Minister of Justice of Oanada; questi � nominato con decreto under the Great Seal of Oanada (art. 2. n. 1). Il Ministro di Giustizia � ex officio Procuratore Generale di Sua Maest� per il Oanada (Her Majesty's Attorney Generai of Oanada) esso conserva la carica sino a piacimento di Sua Maest� (during pleasure); esso ha l'amministrazione (management) e la direzione del Ministero di Giustizia (art. 2, n. 2). Il Governatore in Oonsiglio pu� peraltro nominare un funzionario (officer) chiamato Deputy Minister of Justice (-Vice Ministro della Giustizia), che avr� la carica altres� sino a1 piacimento (art. 3, n. 1). Il Vice Ministro della Giustizia � ex officio il Vice Procuratore Generale (Deputy Attorney Generai) (art. 3, n. 2). Sono nominati altri funzionari ed impiegati (clerks and servants) secondo le esigenze richieste dall'appropriato svolgimento degli affari del Ministero di Giustizia secondo apposita legge (art. 3, n. 3; ved. per il Oivil Service, Rev. St. 1952, eh. 48). Il M�nistro di giustizia ha le seguenti attribuzioni: a) � l'organo ufficiale di consulenza legale del Governatore Generale ed il membro legale dello Her Majesty's Privy Oouncil for Oanada (art. 4, lett. a). Il Governatore Generale � infatti assistito da un Queen's (King's) Privy Oouncil for Oanada a norma dell'art. 11 del British North America Act 1867; b) vigila affinch� l'Amministrazione pubblica si conduca in conformit� con la legge (art. 4, lett. b); o) possiede la sopraintendenza di tutte le materie connesse con l'amministrazione della giustizia nel Oanada, escluse quelle che rientrano nella giurisdizione delle provincie (art. 4, lett. o); d) � organo consultivo (advise upon) sugli atti legislativi e sulle procedure di ciascuna legislatura provinciale ed in genere esprime il parere all'Amministrazione (Orown) su tutte le materie legali ad esso riferite dall'Amministrazione stessa (art. 4, lett. d); e) ha la sopraintendenza sui penitenziari e sul sistema carcerario del Oanada (art. 4, lest. e); f) � in genere incaricato di tutte le altre attribuzioni che il Governatore in Oonsiglio creda eventualmente di conferire ad esso in qualit� di Ministro della Giustizia (art. 4, lett. f). All'Attorney Generai of Oanada sono affidati tutti i poteri e sono assegnati tutti gli obblighi che sono attribuiti all'Ufficio dello Attorney Gene rai d'Inghilterra (Attorney Generai of England) sia per legge e sia per gli usi legali (usage), e cio� in quanto tali poteri ed obblighi siano applicabili al Oanada; appartengono ad esso inoltr~ i poteri e gli obblighi che, in base alle leggi delle provincie appartengono all'Ufficio dello Attorney Generai di ciascuna provincia all'epoca in cui entr� in vigore il British North America Act 1867 in quanto le leggi e le norme di detto Act siano messe in ese cuzione ed attuate dal Governo del Oanada (art. 5, lett. a). L'Attorney Generai � organo consultivo dei singoli ministri del Governo su tutte le materie legali connesse con i i:ispettivi ministeri (art. 5, lett. b). Esso � incaricato del perfezionamento (settlement) e dell'approvazione di tutti gli atti (instruments) adottati. sotto il. Gran Sigillo del Oanada (Under the Great Seal of Oanada (art. 5, lett. o). Esso � competente per la istruzione (have the regulation) e la condotta (conduct) di ogni controversia legale (litigation) in favore o contro (for or against) la Pubblica Amministrazione (Orown) in generale od in particolare entro i limiti di competenza dell'Unione (art. 5, lett. d). � incaricato infine di tutti gli altri compiti che fossero eventualmente assegnati dal Governatore in Oonsiglio al Procuratore Generale del Oanada (articolo 5, lett. e). Il Oodice penale del giugno 1954 (Oriminal Law) emanato dal Parlamento dell'Unione ai sensi dell'art. 91, n. 27, del British North America' Act 1867 e che ha vigore in tutte le Provincie con 'le limitazioni contenute nel Northwest Territories Act e nello Yukon Act (art. 6) si riporta, quando parla di Attorney Generai, al Procuratore Generale (Attorney Generai or Solicitor Generai) ,della Provincia in cui si debbano applicare le norme del detto Oodice; per i Northwest Territories e per lo Yukon Territory il Oodice intende riferirsi al Procuratore Generale del Oanada (art. 2, n. 2). Non c'intratterremo sulla competenza assegnata da detto Oodice allo Attorney Generai. Si tenga presente che, in materia di responsabilit� della Pubblica Amministrazione del Oanada (Unione) e per la competenza delle Oorti provinciali (contenuta entro i 500 dollari) � possibile avanzare appello dalla Oorte provinciale alla Oourt of Exchequer su certificazione scritta da parte dello Attorney Generai of Oanada che la decisione appellata rivesta una �generai public importance � (art. 84, n. 1, lett.. b, Exchequer Oourt Act, Rev. Stat. 1952, eh. 98). Per la materia riservata alla competenza delle Oorti provinciali valgono alcune norme speciali, per convenire la Pubblica Amministrazione dell'Unione, contenute negli art. 10-14 del Orown Liability Act; la difesa della detta Amministrazione � assunta dall'Attorney Generai of Oanada; tale difesa si estende anche ad una �agency of the Orown � allorch� l'abbia prevista una apposita legge (ivi, art. 10, n. 2); sono disciplinate le notifificazioni da fare al Deputy Attorney Genera! of Oanada (art. 21); per le � Agencies of the Orown �, ved. art. 23, ivi; per i giudizi dinanzi all'Exchequer Oourt, per la responsabilit� della Pubblica Amminfstrazione, � indispensabile, in� materia di risarcimento per danni alle cose, notificare, entro sette giorni dal verificarsi del danno (after the claim arose), il danno stesso e le relative cause, al Deputy Attorney Generai of Oanada (ivi, art.. 4, n. 4); non � valida l'azione quando alla. stessa notifica, per la materia di danni alle cose, non si sia proceduto nei confronti del funzionario. (del Ministero o dell'Agency) che abbia avuto la disponibilit� (administering the propriety; in control or charge of the property) del bene danneggiato (ivi); in caso di morte della persona danneggiata, tale notifica -27 non impedisce l'azione (bar to proceedings) ove la Corte ritenga che non ne sia stata danneggiata la difesa dell'Amministrazione, salvo casi appositamente determinati (dovuti a nevicate od al ghiaccio) (art, 4, n. 5). Fuori di tali limitazioni, non sono pi� in vigore le norme del Petition of Right A.et (eh. 210, Rev. Stat, 1952), salvo che per il risarcimento di quanto si abbia operato in favore di navi od aerei canadesi: in tale caso la petition � of right si rende indispensabile (art. 25, n. 3, lett. b), Crown Liability Act, 1953). Norme che possono riguardare il Department of Justice, e quindi l'Attorney General of Canada, troviamo negli Acts, riferentisi al Treachery Act 1940 eh. 43, al Crown Liability Act (eh. 530, Stat. of Can. 1952-1953), al Criminal Code (Stat. of Can. 1953-54) nonch� nei seguenti capitoli (chapters) dei Rev. Stat. 1952, riferentisi alla materia a fianco indicata: Bankruptcy (eh. 14), Department of Justice (eh. 71), Exchequer Court (eh. 98), Expropriation (art. 106), Farmers' Creditors Arrangement (eh. 111), Financial.Administration (eh. 116), Fugitive Offenders (eh. 127), Identification .of Criminals (eh. 144), Inquiries (eh. 154), Interpretation (eh. 158), Judges (eh. 159), Juvenile delinquents (eh. 160); Official Secrets (eh. 198), Penitentiary (eh. 206), Petition of Right (eh. 210), Prisons and Reformatories (eh. 217, 333), Royal Canadian Mounted Police (eh. 241), Solicitor General (eh. 253), Supreme Court (eh; 259, 335), Ticket of Leave (eh. 264), Yukon Administration of Justice (eh. 299), Canada Evidence (eh. 307), Combines investigation (eh. 314), Extradition (eh. 322). b) Provincie. -Ci limiteremo alla sperimentazione per Ontario e Quebec, che possono servire di esempio. Per Ontario � in vigore il Crown Attorneys A.et 1949 (Stat. of Ontario 1949, eh. 21; Rev. Stat. of Ontario, 1950, eh. 81); il Lieutenant Governor in Council nomina un Crown Attorney per ogni contea e per ogni distretto giudiziario provvisorio (art. 1) nonch� assistant Crown attorneys (sostituti procuratori) (art. 2); sono nominati soltanto gli avv:ocati del foro di Ontario (art. 3); sono stabilite le attribuzioni del Crown Attorney; questi collabora alla locale amministrazione della giustizia; ha carattere inquisitivo ed istruttorio ed altre funzioni di ordine penale in cui la sua presenza si renda indispensabile, e rappresenta la Pubblica Amministrazione; esso ha tutti gli obblighi stabiliti dalle leggi di Ontario (art. 10, Stat. 1949, eh. 21). Per Quebec � in vigore l'Attorney General's Department Act (Rev. Stat. of Quebec, 1941, eh. 46). L'Attorney Generai o Procureur G�n�ral � il legale consulente del Luogotenente Governatore e membro legale dello Executive Council of the Province of Quebec (art. 3); esso vigila sulla legale condotta della Pubblica Amministrazione ed esercita una sovrintendenza generale sull'amministrazione della giustizia nella Provincia (art. 4); esso fra. l'altro � organo consultivo e rappresenta l'Amministrazione nei giudizi (art. 5); un Deputy Attorney Generai pu� sostituire l'Attorney Generai dinanzi alle Corti (art. 7). L'Attorney General fa parte del Consiglio Esecutivo (ministri) in Newfoundland (Attorney General), in Prince Island (Premier, Attorney and Advocate Generai, and President of .the Executive Council), in Nova Scotia (Attorney General, Minister of Municipal Affairs), New Brunswick (Attorney General), Manitoba (Attorney Generai), Saskatchewan (Attorney Generai), Alberta (Premier, Minister of Mines and �Minerals, Attorney General), British Columbia (Attorney Generai). Per Yukon Territory e per Northwest Territories vale il Procuratore Generale delCanada (art. 2, n. 2, CriminalJ;a w, 26giugno1954 ). BIBLIOGRAFIA DELLE BIBLIOGRAFIE S. SICA: Dizionario Universale della Finanza Pubblica, .4 vol., Ist. Poligr. Stato, Roma, 1956: ved. voci di rinvio nella voce generale del Canada, ed Administrative Justice in Canada; ved. bibliografia in vol. IV, pagina 451-53. D. PARK J AMIESON: Proceedings by and against the Crown in Canada, p. 373 e seg., in �Canad. Bar Review '" febbraio 1948. F. R. ScoTT: Administrative Law: 1923-1947, in �Canad. Bar Reviewn, gennaio 1948, p. 268 e seg.� Ved. in generale �Halsbury's Laws of Englandn, 3 ed., vol. 7, London, Butterworth, 1954, voce Costitutional Law, p. 385 e seg., ved. bibl. in �Statesman's Year-book "� 1956, London, Macmillan, 1956. (4111696) Roma, 1957 -Istituto PoHgvafico deUo Stato -<G. c.