Avvocatura dello Stato

ISTITUZIONALE

Cerimonia di apertura dell’anno giudiziario in Cassazione

Ultimo aggiornamento: 29/01/2010 13:26:22
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In occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, l’Avvocato Generale dello Stato Oscar Fiumara ha ricordato l’apporto dell’Avvocatura dello Stato al Potere esecutivo, rappresentando e difendendo in giudizio, in modo organico ed esclusivo, le amministrazioni e gli enti che si avvalgono del suo patrocinio; al Potere giudiziario, contribuendo con lealtà ed obiettività alla risoluzione delle controversie; al Potere legislativo, suggerendo direttamente o indirettamente le soluzioni idonee alla miglior tutela dell’interessi pubblico e della collettività.

Anche nell’anno 2009 il numero degli affari nuovi trattati dall’Avvocatura, nella sua struttura complessiva articolata nella sede romana e nelle 25 sedi distrettuali, è stato imponente. Si tratta di 209.995 affari, cui corrisponde un numero altrettanto elevato di sentenze di ogni ordine e grado, pari a 132.552: la percentuale di cause totalmente vinte si aggira intorno al 60/65%; negli altri casi la soccombenza è spesso molto limitata. L’avvocatura dello Stato affronta questo carico di lavoro con un organico di circa 370 avvocati e circa 850 impiegati amministrativi. La spesa per lo Stato, comprensiva di ogni voce, è di € 161.709.624, il che significa che mediamente una causa costa allo Stato circa 900 euro.

L’Avv. Fiumara ha insistito su alcune richieste già formulate al Governo per poter assicurare un servizio più produttivo alle amministrazioni patrocinate e al sistema giustizia: l’istituzione di un ruolo, anche molto contenuto, di dirigenti amministrativi (l’Avvocatura è l’unica amministrazione statale priva di dirigenti amministrativi); il comando di personale amministrativo, gravemente carente; alcune misure che consentano uno sviluppo di carriera ai giovani; l’opportunità di costituire una sede dell’Avvocatura a Lussemburgo, per una cura più diretta degli affari comunitari, che impegnano gli avvocati dello Stato ormai stabilmente.

Il contenzioso dell’Avvocatura dello Stato si è sviluppato, anche nel 2009, su tutti i fronti. In circa 800 affari sono state trattate importantissime questioni dinanzi alla Corte Costituzionale e ai Giudici comunitari: ad esempio, per la prima, i giudizi relativi al segreto di Stato (in relazione alla nota vicenda Abu Omar) e alla normativa sulla sospensione dei processi nei confronti delle alte cariche dello Stato; il giudizio sulla legge regionale sarda istitutiva di un’imposta sugli scali turistici nell’isola, che ha provocato il primo rinvio pregiudiziale della Corte Costituzionale alla Corte di giustizia delle C.E.; e quanto al contenzioso comunitario, le sentenze della Corte di giustizia sui poteri cautelari dei giudici nazionali in materia di affidamento dei 2

figli minori, nonché sulla titolarità delle imprese farmaceutiche e sul sistema nazionale di determinazione dei prezzi dei prodotti farmaceutici a carico del Servizio sanitario nazionale.

Dinanzi alla Corte dell’Aja l’Avvocatura ha esposto le ragioni dello Stato italiano nella causa promossa dalla Germania a proposito della giurisdizione affermata dalla Corte di cassazione italiana sulle richieste risarcitorie in relazione ai crimini nazisti.

Vastissimo e variegato è il contenzioso davanti ai giudici ordinari. L’Avvocato Generale ha ricordato le controversie relative all’irragionevole durata dei processi in applicazione della c.d. legge Pinto, che ammontano a 26.000 cause aperte nel 2009 e che producono un esborso per lo Stato molto elevato, con un effetto perverso dato dal moltiplicarsi delle cause, con l’accrescimento esponenziale della spesa, conseguente al ritardo nell’esecuzione delle pronunce di condanna: è assolutamente necessario che si snellisca il procedimento di pagamento effettuando tempestivi e idonei stanziamenti; ed è, ovviamente, particolarmente necessario che si intervenga a livello normativo e organizzativo per ridurre alla radice il fenomeno della durata irragionevole dei processi, nefasto non solo e non tanto per le casse dello Stato, ma anche e soprattutto per l’interesse dei cittadini ad una giustizia rapida ed effettiva.

L’Avv. Fiumara ha citato inoltre il vasto contenzioso in tema di lavori pubblici; di emergenza rifiuti; di risarcimento danni derivanti da contagio per trasfusione di emoderivati; di flusso migratorio di cittadini extracomunitari (il Comune di Lampedusa ha rivendicato un danno all’immagine per il clamore mediatico dei respingimenti); di compensi ai medici specializzandi; di trattamento carcerario in relazione alla convenzione europea per i diritti dell’uomo.

Consistente è il contenzioso in materia penale: l’Avv. Fiumara ha segnalato, fra i tanti, i processi relativi alla strage di piazza della Loggia a Brescia, a Calciopoli a Napoli; i processi contro i capi storici di "Cosa Nostra" e quello c.d. "Addio Pizzo" in Sicilia; i reati ambientali, con particolare riferimento alle discariche abusive, allo smaltimento e al mercato clandestino dei rifiuti, in specie in Campania.

Altrettanto importante e significativo è il contributo dell’Avvocatura dello Stato nell’ambito della giustizia amministrativa. Si tratta di oltre 25.000 cause dinanzi ai tribunali amministrativi regionali e oltre 4.000 cause dinanzi al Consiglio di Stato, dove la percentuale di cause vinte è del 70%. Si sono agitate questioni, singole o seriali, di grande interesse sociale ed economico: fra le tante, la prosecuzione delle cause relative all’ampliamento della base militare statunitense Dal Molin a Vicenza; la delicatissima questione della nutrizione e idratazione nei confronti di persone in stato vegetativo persistente3

(caso Englaro); la vertenza Telecom / Ministero Economia e Finanze, sulla pretesa restituzione di somme versate a titolo di canone di concessione di servizi di telecomunicazione, il cui esito positivo definitivo, in un contesto molto delicato, ha evitato allo Stato un esborso di oltre 500 milioni di euro (pari ad almeno un triennio della spesa per l’intera Avvocatura); le delicate cause relative ai provvedimenti delle Autorità indipendenti (circa 650).

Nell’anno decorso l’Avvocatura dello Stato ha assunto le vesti di ricorrente o resistente in ben 11.430 nuove cause innanzi alla Corte di cassazione, che, nello stesso anno, ha reso 10.966 sentenze in cause patrocinate dall’Avvocatura dello Stato, di cui il 60% favorevoli; tra queste, 6.287 sentenze hanno riguardato la materia tributaria.

A questo imponente lavoro, si aggiunge non solo l’attività consultiva alle amministrazioni, ma anche il supporto alle stesse nella loro attività concreta. L’Avv. Fiumara ha segnalato la continuazione dell’opera di recupero di opere d’arte illegalmente esportate (quest’anno il Museo di Cleveland ha restituito alcune opere di grande valore, che si aggiungono a quelle esposte l’anno scorso al Quirinale nella mostra "Nostoi"). Considerevole è stato l’impegno dell’Avvocatura a sostegno della Protezione civile e delle strutture commissariali per le emergenze ambientali in varie zone d’Italia.

Nel manifestare soddisfazione per l’impegno e i risultati di tutti gli avvocati dello Stato e del personale amministrativo di ogni sede, l’Avv. Fiumara ha sottolineato la piena disponibilità dei componenti dell’Avvocatura Distrettuale dell’Aquila che, alloggiati provvisoriamente presso la caserma di Coppito, e pur danneggiati essi stessi nei loro beni personali, hanno continuato a lavorare con continuità ed impegno, contribuendo all’auspicata normalizzazione della martoriata terra d’Abruzzo.