Avvocatura dello Stato

La creazione degli uffici del contenzioso

Ultimo aggiornamento: 20/09/2007 12:51:00
StampaAll'indomani dell'unificazione, con R.D. 9 ottobre 1862 n. 915, vennero istituiti gli Uffici del contenzioso finanziario, alle dirette dipendenze del Ministero delle Finanze, a Torino, Milano, Napoli, Palermo, Firenze e Bologna. Quest'ultimo venne poi soppresso e le relative competenze vennero trasferite all'Ufficio di Firenze nel 1866, mentre nel 1867 venne istituito un nuovo Ufficio a Venezia. Sulla carta gli Uffici del contenzioso avevano compiti di consulenza legale e di tutela giudiziale e stragiudiziale dell'amministrazione erariale, nonché di controllo sulla corretta applicazione delle leggi finanziarie; ma poiché per la rappresentanza in giudizio potevano servirsi di avvocati del libero foro designati dai capi degli uffici, in pratica il decreto del 1862 venne applicato essenzialmente per ciò che concerneva la distribuzione delle cause tra i patrocinanti del libero foro. Le ragioni di questa iniziale scelta del legislatore post-unitario risiedono essenzialmente nella esigenza di non incidere sui vecchi ordinamenti preunitari con una riforma drastica e di difficile attuazione - soprattutto nel mezzogiorno - quale si sarebbe rivelata la costituzione di un organo di rappresentanza e difesa legale per l'intero territorio del regno, a modello di quello toscano. Si preferì quindi optare per un sistema più flessibile e "aperto", nel quale la possibilità di avvalersi di professionisti del libero foro si abbinava alla possibilità di provvedere direttamente alla difesa delle Amministrazioni. Allo stesso tempo, tuttavia, tale sistema rivelò presto le sue debolezze, dovute essenzialmente alla mancanza di un indirizzo unitario fra i vari Uffici ed alla impreparazione delle strutture ad affrontare i compiti istituzionalmente affidati.